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  • Laziomania: parole, parole, parole. Per fortuna segna Candreva
Laziomania: parole, parole, parole. Per fortuna segna Candreva

Laziomania: parole, parole, parole. Per fortuna segna Candreva

La Lazio vince all’ultimo respiro, batte il Parma e mantiene vive le flebili possibilità di qualificarsi in Europa League. Quel gol di Candreva lascia ancora qualche speranza perché questo non venga ricordato come una dei peggiori campionati dell’era Lotito: inutile e anonimo. 
In uno scenario triste, 8000 presenti all’Olimpico, con una Curva Nord vuota è necessario 'alzare a palla’ l’effetto stadio delle Tv per sentire cori che non siano contro la presidenza. Sì, perché anche chi è entrato, o almeno la maggior parte dei presenti hanno manifestato il loro dissenso nonostante abbiano provato ad evitarlo: striscioni con scritto ‘Lotito Vattene’ e ‘Libera la Lazio’ fatti rimuovere dalla Tribuna Tevere ed i famosi cartoncini di dissenso sono stati bloccati al prefiltraggio. Una situazione quasi dittatoriale che fa eco al comunicato della Lega Calcio pubblicato venerdì.
La Lazio vince ma non vince la Lazio società perché continuano le promesse a cui non crede nessuno e continuano le dichiarazioni quasi farneticanti dei dirigenti. Lotito non parla nel post partita ma parla Tare, parla Cana, non parla Lulic. 
Il ds albanese in zona mista dice: ‘Partite come queste possono essere considerate partite della svolta’, sì, come contro il Trazbonspor e soprattutto a fine marzo quando si è fuori da ogni competizione. Continua: ‘Questa non può essere considerata una stagione negativa. Siamo in corsa per l’Europa League’. Non ha bisogno di commento una frase come questa, purtroppo basta solo guardare la classifica della Serie A, quella vera non quella immaginaria.
Parla Cana della situazione tifosi - società ed a precisa domanda sul fatto che la contestazione manda via i giocatori dalla Lazio: 'Andare via no, ma se non si trova una soluzione, certo, qualsiasi giocatore si porrebbe il problema, salterebbe in testa a chiunque di guardarsi intorno’. Domanda: guardarsi intorno perché non si gioca, perché non si hanno obiettivi reali e non si combatte per nessuno obiettivo da anni o perché i tifosi vogliono una Lazio più forte e lo dimostrano?
Parla Lulic, ma non parla. Alla domanda sul futuro sorride, si imbarazza e dice: ‘Vedremo a fine stagione’, poi incalzato dai cronisti sulla Juventus, imbarazzatissimo dice: ‘Cosa volete che vi dica? Ora penso solo alla Lazio’.

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