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  • Laziomania: Tare, nell'ultimo giorno di mercato non fare come Vidal!

    Laziomania: Tare, nell'ultimo giorno di mercato non fare come Vidal!

    • Luca Capriotti
    Tare, nell'ultimo giorno di mercato non fare come Vidal. Non fare il finto morto, come certe lucertole. Non fare come Vidal, disposto a perdere la coda, pardon, la faccia pur di guadagnarsi uno sportivo vantaggio, il rosso di Immobile guardando tra le mani se l'arbitro ci casca. Non fare il Vidal, non fare il Napoli, comportati seriamente. Li hai visti in campo, lo sai: la solidità muscolare dei nostri difensori ogni 3 giorni è minima, oltre la soglia di rischio, con 2 cambi bruciati per infortuni non traumatici. Chi non prende un difensore oggi se ne prenda poi le sue responsabilità.

    PUNTO CORAGGIOSO - Il punto contro l'Inter è d'oro, coraggioso, frutto di una squadra che ha lottato contro infortuni, furbizie, una corazzata costruita per lo Scudetto. Un punto vero, ma di più, è vitale per guardare a questa stagione sempre più caotica e politica e farsesca e furbetta (vero, De Laurentiis?) con lo sguardo giusto. Quello di Inzaghi: che ha superato senza mercato (tranne un po' di Fares e due medianoni di corsa e polmoni e l'uno saggezza -Escalante - l'altro vivacità pendolina) un tour de force crudele per entità di infortuni (ma Marusic e Radu lo sapevate, lo sapevamo, cosa vi aspettavate?) e pizze in faccia. 

    INTER SPORCA E CATTIVA - L'Atalanta oggi ne fa quattro a tutti, noi non siamo stati meglio del Cagliari. L'Inter oggi si era apparecchiata la partita sul piano delle botte autorevoli, in vantaggio con un gol sporco, con furbizia voleva portarla a casa. E tra un Vidal meschino prima - che va a sparecchiare un Immobile a terra, già toccato duro - colpito da un fulmine poi (no, era solo un tocco manco preso bene) io starò sempre con Immobile. Ingenuo, con l'aggravante di essere capitano, ma se quello è atteggiamento violento io mi chiamo Charlize Theron. Va detto: Immobile stava per rovinarci una partita che avevamo ripreso con un secondo tempo gagliardo, nonostante le incertezze di Strakosha (occhio a non infierire su di lui, che tanto rimane titolare lo stesso). Comunque, il karma a nome Patric alla fine ha risolto l'insana disuguaglianza. Ma tra un Tare Vidal e un Tare Immobile, io preferisco un Tare Milinkovic che schiaccia in rete un nuovo difensore.

    TARE COME VIDAL - Ma ora che ci sono due settimane di pausa nazionali, che faranno riposare, recuperare, integrare Pereira Fares Muriqi e forse Hoedt, io se fossi Igli Tare farei l'ultimo serio sforzo di un mercato frustrato, in cui quasi tutte le prime scelte (tranne forse Fares e su Muriqi non sono certo) sono sfumate. Tare, non fare il Vidal: ora, un mercato che sembra già inerte come la famosa rana di una famoso esperimento, deve vivere la sua ultima scossa di vita. Serve provare l'ultimo assalto alle resistenze di Lotito: facciamolo. Serve forzare qualche rapporto, chiedere qualche sforzo, aprire qualche porta inaspettata? Apriamola. Tare, parafrasando una celebre frase di Guzzanti/Mariano, qui mi sembra che l'unico che sta facendo molti sforzi per non metterti solo un 6 stiracchiato su questo mercato sono sempre io che alla fine ti metterò un 6 stiracchiato se non arriva un centrale serio, forte, valido. Avevo detto: con Pereira mercato da 7. Ora dico, dopo Atalanta ed Inter, serve l'ultimo disperato assalto ad un difensore vero, che aiuti davvero Acerbi, sano, forte, capace di giocare a 3 e darci solidità. E poi ci divertiamo. 

    POI CI GODIAMO TUTTO - Poi ci godiamo tutto, sapendo di aver fatto il massimo, mettendo mano a tutte le nostre decennali lacune. Poi ci godremo Fares e Muriqi, due possibili titolari con tutti i crismi per fare bene (Fares aspettiamo, non è giudicabile contro questo Hakimi, in questa partita di trincea) perfino il colpo alla Tare, questo Pereira. Manca solo un giorno, meno: ma io se fossi Tare questo mercato lo chiuderei con un colpo. Non in faccia, non mi rotolerei a terra come è successo dopo un David Silva finito in Liga ma capace di colpire al cuore e all'orgoglio il nostro Igli. A maggior ragione con questo girone Champions, non impossibile, non fuori portata, non oltre le umane possibilità di questa squadra. 

    SPERANZA IMMOTIVATA - Sento già aria di resa sul centrale che non sia solo Hoedt, lo ammetto, vedo già un Tare rotolarsi a terra tra un indice di liquidità e un no di Lotito e un "aspettiamo il campo siamo competitivi etc etc": conservo timida la stessa speranza - immotivata, contro ogni logica, contro ogni statistica e prassi lotitiana - che, in una partita bloccata e dura, al cross di Acerbi mi ha fatto alzare in piedi, come se fosse quel gesto già un buon segno, un presagio, un irrealistico ottimismo. Io se fossi Tare coltiverei un ultimo giorno di follia, un ultimo stacco verso il cielo: un colpo grosso, perché sia un anno davvero speciale. Un colpo grosso da rovesciare a rete con tutta la forza di un anno Champions da brividi.

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