Calciomercato.com

  • Laziomania: tranquilli, El Ghazi non è Kishna

    Laziomania: tranquilli, El Ghazi non è Kishna

    • Luca Capriotti
    Cerchiamo di tranquillizzare tutti*: El Ghazi non dovrebbe essere il nuovo Kishna. 

    *Soprattutto i tifosi che hanno commentato il pezzo su El Ghazi, in preda al terrore. 

    È giusto placare le ondate di panico che hanno sconvolto il web all'idea dell'arrivo, possibile ma non definitivo, di El Ghazi alla Lazio. Ovvero dell'arrivo di un altro esterno alto (i brevilinei godono sempre di maggior fiducia) 189 cm, dall'Ajax. 

    Qualcuno potrebbe chiamarla sindrome di Dennis Bergkamp (mio eterno pupillo), ma non siamo all'Inter, è solo il prevedibile effetto Kishna. Un doppio passo inutile di Kishna crea un uragano dall'altra parte dello stadio. 

    Ma andiamo a chiarire: Kishna non ha fatto male alla Lazio. Non ha fatto quasi niente, a dire il vero, a parte qualche minuto sparso qua e là, è una capigliatura da marine in congedo. Quindi non ci sono motivi fondati per temerlo, anzi perfino per vederlo in campo contro il Crotone (ma Luis Alberto dovrebbe essere in vantaggio, pensa te). Qualcuno, aderente di qualche setta oscura che vede ottimismo ovunque, continua perfino a dire "io ho visto qualcosa in lui". Lo stesso qualcosa, per dire, che avevano visto in Morrison, e forse quel "qualcosa" era un biglietto di andata senza ritorno per l'Inghilterra. 

    Dio salvi Kishna: un'altra parte dei tifosi biancocelesti lo ha adorato "perché ha un gioco associativo" e "fa un movimento mentre si scalda che solo i grandi campioni sanno fare". 

    Per fortuna sono una branca ristretta di biologi marini, che credono che i calciatori mandino segnali tra loro come fossero delfini, che vedono un movimento tattico pregevole quando l'animale getta sugli astanti un'onda d'acqua. 
    Il resto dei tifosi della Lazio, ovviamente, lo considera, con un gran sorriso di commiserazione ed esagerazione, una specie di bidone irrimediabile, che assolutamente non è, come considerano chiunque non sia capocannoniere in serie A o non abbia fatto almeno tre tunnel a De Rossi. 

    La sua storia non è ancora scritta, in realtà. Figuriamoci quella di El Ghazi. Ma sicuramente, almeno all'inizio finirà in una delle categorie appena descritte. Siamo a Roma, baby. Siamo la cornice marcia, dopotutto. 

    Altre Notizie