Laziomania: una vittoria per ripartire
La prima è andata nel migliore dei modi, una vittoria rotonda contro il Chievo Verona: un 3 a 0 che lascia poco all'immaginazione, anche se non è stata la Lazio migliore. Ma ai biancocelesti serviva ritrovare delle certezze, di gioco, di vittoria e di uomini in campo. La vecchia guardia ha rimesso in sesto una situazione non facile dopo due settimane di polemiche, botte e risposte tra tifosi e dirigenza. Oggi si torna a sorridere anche in vista dell'Europa League di giovedi e soprattutto del derby di domenica prossima. Due partite che diranno se la Lazio ha trovato la continuità di prestazioni e di risultati. La stracittadina è sempre un'arma a doppio taglio, per chi sta bene psicologicamente ma dovesse incappare in una sconfitta potrebbe essere un colpo troppo forte da digerire subito e di fatto minare un cammino apparentemente positivo, la vittoria invece darebbe maggiore consapevolezza dei propri mezzi.
Consapevolezza che la Lazio deve ritrovare, il primo passo è stato fatto con decisione, la spinta è quella giusta per intraprendere un cammino positivo di risultati dopo un momento 'no' che in realtà ci poteva stare, anche se in maniera diversa.
La prima certezza è che la vecchia Lazio è solida, è compatta e si trova a meraviglia anche quando non gioca benissimo, l'altra certezza è invece che gli inserimenti dei nuovi arrivati vanno fatti in gare come quella di ieri, dove gli sbagli non si notano, quando è tutto molto più semplice ed anche le giocate più difficili diventano facili.Resta il fatto che questo è il modo per ripartire, l'entusiasmo giusto, i gol, i sorrisi in campo e la voglia di tornare a vincere, mettendosi alle spalle quello che è stato, nel bene e nel male, per non rimanere incollati ad una Supercoppa persa male o ad un Coppa Italia storica. Vincere serve a ripartire, a dimenticare e a ricordare, ma serve sempre e comunque vincere.
