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  • Le 10 cose che il Napoli ha più della Juve Le 10 cose che la Juve ha più del Napoli

    Le 10 cose che il Napoli ha più della Juve Le 10 cose che la Juve ha più del Napoli

    • Stefano Agresti
    Ci siamo. Sabato, 20.45, la madre di tutte le partite: Juve-Napoli. Non sappiamo come finirà, ma possiamo individuare cos’ha una più dell’altra: dieci punti di forza ciascuna. Vediamoli.
     
    Cos’ha il Napoli più della Juve
    1 Attacco. Il migliore del campionato, senza rivali: 53 gol segnati. Il secondo, quello della Juve (ma guarda un po’), è staccatissimo, a quota 45. Devastante. Attenzione: al di là di ciò che comunemente si crede, non è vero che lo scudetto lo vince chi subisce meno reti: 23 volte lo ha conquistato chi ha avuto la difesa più forte, 24 chi ha avuto l’attacco più prolifico.
    2 Higuain. Un gol a partita: 24 in 24 giornate. Con lui si comincia davvero 1-0 ogni gara. Il miglior giocatore della A, senza discussioni: l’unico che vince gli incontri da solo.
    3 Due punti di vantaggio. Non è un dettaglio, non è un aspetto irrilevante. E’ un margine che dà al Napoli la possibilità di accontentarsi, in ultima analisi, di un pareggio. Quei due punti segnano una differenza notevole: se Sarri dovesse vincere volerebbe via, a più cinque; se invece dovesse perdere resterebbe attaccato ai rivali, a meno uno. Solo la Juve, insomma, non può fallire.
    4 Zero infortuni. Il mercato di gennaio ci ha fatto dire: la Juve sta meglio perché ha più alternative in organico. Poi sono arrivati gli infortuni della Juve, tutti assieme: Khedira, Mandzukic, Caceres, Chiellini. E la situazione si è ribaltata: ora forse è il Napoli ad avere maggiori possibilità di scelta.
    5 Fame. Il Napoli è vorace, come chi non vince da troppo tempo: prima di mollare, darà l’anima.
    6 Gioco imprevedibile. Ha tante soluzioni offensive, benché adotti sempre lo stesso modulo. Insigne e Callejon sugli esterni, Higuain in mezzo, Hamsik che si inserisce, Jorginho che ispira, i difensori esterni che spingono: possono inventare qualsiasi magia.
    7 Formazione collaudata. Sembra una contraddizione rispetto al punto 7, in realtà è una qualità in più: spesso giocano gli stessi undici, gli automatismi sono collaudatissimi.
    8 Allenatore speciale. Sarri vive una favola, assieme a Napoli: dai dilettanti al sogno dello scudetto. Da non credere. E’ incredibile come si sia calato subito nella realtà del grande calcio.
    9 Popolo in amore. I tifosi del Napoli non saranno allo Stadium, ma il loro entusiasmo darà comunque un aiuto agli azzurri: quando giocano, sembrano volare sulla spinta della gente.
    10 Appuntamento con la storia. Gli azzurri hanno la percezione di inseguire un obiettivo sensazionale, centrato solo due volte in passato e sempre con un campione fuori categoria in squadra: Maradona. L’idea di essere i primi a portare lo scudetto a Napoli, Diego a parte, dà un sapore particolare alla corsa del Napoli.
     
    Cos’ha la Juve più del Napoli
    1 Difesa. La migliore del campionato, senza rivali: 15 gol subiti. La seconda - ora che è crollata l’Inter - è proprio quella del Napoli a quota 19. Una garanzia assoluta.
    2 Tifosi. Allo Stadium non ci saranno i sostenitori del Napoli per motivi di ordine pubblico, comunque l’impianto torinese è da sempre un’arma in più per i bianconeri: durante il campionato avere la propria gente così vicina al campo vale sicuramente diversi punti e anche sabato darà un vantaggio alla Juve.
    3 Abitudine a vincere. La consuetudine con certe partite, con certi appuntamenti, può essere decisiva in uno scontro del genere: il Napoli è sicuramente meno testato della Juve per questo tipo di “finali”, non a caso i bianconeri ne hanno appena giocata anche una di Champions League.
    4 Buffon e Dybala. Il Napoli ha Higuain, la Juve gli contrappone il miglior portiere della storia e un suo connazionale dal talento infinito. Il Pipita piegherà Gigi? E supererà Paulo nel duello tutto argentino? Vedremo: di sicuro la Juve ha due armi straordinarie, una davanti e l’altra dietro.
    5 Capacità di cambiare modulo. La Juve può passare dalla difesa a tre a quella a quattro con sufficiente disinvoltura, grazie alle esperienze maturate prima con Conte e poi con Allegri. Un vantaggio anche a partita in corso.
    6 Allenatore esperto. Allegri è temprato a mille battaglie e in questi anni ha dimostrato di saper interpretare bene ogni partita, anche durante il suo svolgimento. Non è un caso che sia finito nel mirino del Chelsea per la ricostruzione studiata da Abramovich.
    7 Alternative doc. Benché minata da infortuni a raffica, la Juve ha rincalzi che fanno pesare di meno le assenze. Peseranno parecchio i ko, soprattutto quelli di Chiellini e Khedira, ma i bianconeri si faranno comunque trovare prontissimi. Se una simile serie di sventure fosse capitata al Napoli, per gli azzurri sarebbe stata molto più dura rimpiazzare i titolari.
    8 Spietatezza. E’ una caratteristica storica della Juve: la capacità di vincere anche quando non entusiasma. Anche per questo ha vinto molto più di tutte le altre.
    9 Ambiente sereno. Dopo quattro scudetti consecutivi, non ha l’obbligo assoluto di vincere. Per di più, Torino è una città che lascia vivere piuttosto serenamente i suoi campioni: preparerà la sfida con il Napoli senza eccessive pressioni.
    10 Peso politico. Come diceva l’avvocato Agnelli, la sudditanza psicologica esiste e riconosce il peso di un club così come di un uomo. La Juve - intesa come società - ha sicuramente un rilievo superiore rispetto al Napoli e questo storicamente un po’ conta. L’arbitro, a meno di sorprese, sarà Rizzoli.

    @steagresti
     

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