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  • Le Classifiche di CM: da van Basten a Sheva, i 10 colpi dell'era Berlusconi

    Le Classifiche di CM: da van Basten a Sheva, i 10 colpi dell'era Berlusconi

    • Angelo Taglieri
    "Il Milan? È un affare di cuore, costoso, ma anche le belle donne costano". Parola di Silvio Berlusconi, che il 10 febbraio del 1986 prese il Milan. 30 anni tinti di rossonero, pieni di vittorie, usando uno slogan caro al presidente, in Italia, in Europa e nel Mondo. E per arrivare in cima servivano i migliori giocatori al mondo. Costosi, come le donne. 13 trofei internazionali e 15 italiani non sono arrivati per caso. A San Siro, in questi 30 anni, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, si sono visti tanti fuoriclasse calpestare il prato verde della Scala del Calcio. E, data la ricorrenza, la Classifica di CM di questa settimana è dedicata ai 10 migliori colpi dell'era Berlusconi. 

    Come sempre, precisiamo che Le Classifiche di CM non sono un 'prendere o lasciare', quanto piuttosto un 'discutiamone'. Per ogni categoria, noi diciamo la nostra, proponendo la top ten di Calciomercato.com. Ma il dibattito è aperto, e ognuno può esprimere le sue preferenze nella sezione commenti.

    DAL TRIO OLANDESE AL GENIO - Ruud Gullit, Marco van Basten e Frank Rijkard. I tre tulipani del Milan di Sacchi sono stati tra i grandi colpi di Silvio Berlusconi. Il primo arriva nell'estate del 1987 dal PSV per 13,5 miliardi di lire, il secondo, che starà fuori per gran parte della stagione, sempre nell'87, dall'Ajax a parametro UEFA, a 1,75 miliardi di lire. Il terzo sbarca a Milano l'anno dopo dal Real Saragozza per 5,8 miliardi di lire. Nel 1992, in Italia, arriva un altro talento dall'estero, non olandese, ma montenegrino: Dejan Savicevic, il Genio, preso dalla Stella Rossa per 10 miliardi di lire. Vince tutto con Capello, entrando nella storia rossonera con quel gol, in pallonetto, a Zubizzaretta nella finale di Coppa dei Campioni del '94 contro il Barcellona vinta 4-0. Nel '96, poi, arriva la stella africana George Weah. Pagato 11 miliardi al PSG, ci mette 6 minuti per timbrare il cartellino in Serie A. E a dicembre alza, sotto il cielo di San Siro, il Pallone d'Oro. 

    DA SHEVA A KAKA' - Nell'estate del '99 a Milano sbarca dall'Ucraina Andriy Shevchenko, pagato 25 milioni di dollari. E anche per lui, come per Weah, gol al debutto contro il Lecce. E, nel 2004, il Pallone d'Oro si tinge ancora di rossonero. Nel 2001 doppio colpo: Filippo Inzaghi dalla Juve e Andrea Pirlo dall'Inter. 70 miliardi il primo (40 più il cartellino di Cristian Zenoni), 35 complessivi il secondo (con l'inserimento nella trattativa di Drazen Brncic). Un anno dopo, al termine dell'estate, Alessandro Nesta diventa rossonero per 31 milioni di euro. L'ex capitano della Lazio sarà fondamentale per la vittoria della Champions League al termine della stagione. Infine, Ricardo Kakà: arrivato per 8,5 milioni di euro dal San Paolo, tra le prese in giro degli addetti ai lavori per il soprannome ("Uno con un nome così non potrebbe giocare nella Juve" disse Luciano Moggi), si laurea al primo anno campione d'Italia. Vince anche la Champions nel 2007, da assoluto protagonista, alzando in cielo anche il Pallone d'Oro. Poi, in quanto il Milan è "un affare di cuore", certi amori hanno fatto giri immensi per tornare, ma quella è tutta un'altra storia...

    I 10 COLPI DELL'ERA BERLUSCONI 

    1. Marco van Basten
    2. Andriy Shevchenko
    3. Ricardo Kakà
    4. Ruud Gullit
    5. Andrea Pirlo
    6. Frank Rijkaard
    7. Filippo Inzaghi
    8. George Weah
    9. Alessandro Nesta
    10. Dejan Savicevic

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