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  • La top 10 delle finali più belle della storia del calcio

    La top 10 delle finali più belle della storia del calcio

    La finale nel calcio è un momento importante, ma non sempre. In questo sport infatti, ci sono state finali che sono servite unicamente per l'assegnazione di un trofeo e che hanno avuto meno fascino di un timbro su un documento da parte di un impiegato comunale, fungendo cosi esclusivamente da mero atto conclusivo di un torneo. Tuttavia quando una finale passa alla storia, c'è sempre immancabilmente più di un motivo. Qui di seguito potrete ritornare indietro nel tempo e gustarvi le finali in gara unica che sono rimaste scolpite nella memoria di tutti, per lo svolgimento della partita e per la bellezza della prestazione offerta sia dai vincitori che dagli sconfitti.

    10 : Porto – Celtic 3-2 (2003). La maggiore qualità tecnico-tattica dei portoghesi diretti da un giovane e non ancora famoso Mourinho, contro la grinta britannica e lo spirito di Dunkerque degli orgogliosi cattolici del Celtic capeggiato da Martin O'Neil. Una partita bella, vibrante, fatta di botte e risposte che decretò l'avvento di un nuovo stratega del calcio come lo Special One, che infatti un anno dopo conquistò clamorosamente anche la Champions ottenendo cosi la sua definitiva consacrazione come nuovo guru mondiale degli allenatori. Gli scozzesi dal canto loro – come sempre – ci misero tanto cuore e una grinta infinita, ma purtroppo per loro non bastò.

    9: Inghilterra – Germania 4-2 (1966). Quella del sessantasei è stata si una finale bella e combattuta, ma soprattutto la partita che è passata alla storia per l'errore più macroscopico e determinante in tutta la storia del calcio, quello del gol (non gol) assegnato agli inglesi per il 3-2 siglato da Hurst. L'università di Oxford trent'anni dopo con un software particolare, dimostrò che la palla era al di fuori della linea di porta di ben 6 cm. Ma quel mondiale non poteva essere che inglese, impossibile pensare ad una Germania trionfante davanti alla Regina e ai 100.000 di Wembley. Quindi ci pensò il guardalinee sovietico Bakhramov a indirizzare quella coppa del mondo verso la parte “giusta” della storia. Tanto poi la Germania di finali e mondiali ne avrebbe conquistati altri a differenza dei maestri inglesi.

    8: San Paolo – Milan 3-2 (1993) La più bella finale in gara unica nella storia della coppa intercontinentale. Il Super Milan degli invincibili, arriva da supplente dei campioni d'Europa del Marsiglia, squalificati per frode sportiva. La squadra di Capello se la vede con alcuni reduci del grande e sfortunato Brasile anni '80: Cerezo e Muller,allenati ancora una volta dal grande Telè Santana. Il mattatore assoluto è il vecchio Cerezo, che nonostante le 38 primavere segna il gol del 2-1 e regala l'assist del 3-2. La partita è una di quelle scazzottate senza guardia, e infatti vince il primo a sferrare il colpo, in questo caso i paulisti con l'1-0 segnato da Palinha. Memorabile il gol della vittoria di Muller, con uno strano colpo di tacco al volo, da ricordare poi anche il debutto sulla scena mondiale di un certo Cafù. Questa vittoria sancisce il ritorno in grande stile del calcio brasiliano sulla scena internazionale dopo anni di anonimato e cocenti delusioni.


    7: Uruguay – Argentina 4-2 (1930) Una finale mitica per definizione: perché fu la prima dei mondiali, perché si giocò in uno stadio appositamente costruito per essa (Il Centenario) in soli 8 mesi, perché era annunciata fin dalla vigilia e soprattutto perché si giocò con due palloni, uno leggero, voluto nel primo tempo dai più tecnici e talentuosi argentini e l'altro pesante, preteso invece dai più ruvidi e arcigni uruguaiani. Il primo tempo fini 2-1 per l'Argentina, nel secondo si scatenò l'Uruguay con tre gol. La Celeste vinse il suo primo mondiale e si consacrò come la nazionale migliore del pianeta dopo le vittorie conseguite alle Oimpiadi del '24 e del '28. Una curiosità alquanto singolare riguarda il direttore di gara di questa partita, il belga John Langenus, il quale pretese un'assicurazione sulla vita per i propri familiari e una nave pronta a salpare verso l'Europa entro un'ora dalla fine della partita. L'arbitro non aveva tutti i torti viste le tensioni della vigilia, e prima della gara, egli stesso fu addirittura arrestato all'ingresso dello stadio perché scambiato per l'ennesimo mitomane che voleva spacciarsi per arbitro della finale, dato che prima di lui ben tredici persone avevano provato a fare le sue veci.


    6: Liverpool – Milan 3-3 (6-5 d.c.r; 2005). Una roba mai vista! Questa è l'unica frase adatta per descrivere quello che accadde ad Instanbul nel 2005. Dopo un primo tempo in cui i rossoneri si portarono letteralmente la coppa negli spogliatoi con un disarmante 3-0, gli inglesi sembravano rientrare in campo solo per portare a termine la partita e invece nel giro di sei minuti vanno in gol con Gerrard (54'), Smicer (56') e Alonso (60'). Poi la partita va in quello che negli scacchi verrebbe definito stallo per scacco perpetuo, con il Milan all'assalto per tutti i supplementari e il Liverpool che si salva in qualsiasi modo. Impossibile dimenticare la doppia conclusione a distanza ravvicinatissima di Shevcenko nei minuti finali dei supplementari, con Dudek autore di una doppia parata – di abilità la prima e di puro riflesso la seconda – che fu la dimostrazione lampante del fato a favore degli inglesi, che infatti poi si imposero ai calci di rigore. The Miracle lo chiamarono quelli del Liverpool, come dar loro torto...

    5: Man.Utd – Bayern 2-1 (1999). La finale che sarebbe piaciuta da matti a Yogi Berra e che è stata una dimostrazione pratica del suo: “Non è finita finché non è finita”. Il Bayern stradomina la partita dall'inizio alla fine, si porta in vantaggio dopo soli 5 minuti con SuperMarioBassler e poi colpisce un palo e una traversa dopo aver dominato in lungo e in largo. Ma a novantesimo scaduto i Diavoli Rossi con Sheringham e Solskjaer infliggono due stilettate ferali al cuore di Oliver Kahn e a quello del Bayern. Rimane emblematica l'immagine dei tedeschi schiantati per terra che non si rialzano più, con Collina che si avvicina loro invitandoli a rimettersi in piedi per giocare gli ultimi secondi della partita prima del tragico fischio finale. Pare che Kuffour non abbia mai avuto il coraggio di riguardare quella partita, e neanche la vittoria della coppa due anni dopo a San Siro riusci ad alleviare quell'immane lutto calcistico.

    4: Germania – Ungheria 3-2 (1954). Il Miracolo di Berna. In tutta la storia dei mondiali, mai come in quella occasione i pronostici della vittoria finale furono cosi a favore di una squadra. La grande Ungheria di quell'anno, soprannominata Aranycsapat, (squadra d'oro) è stata molto probabilmente la nazionale più forte di tutti i tempi, si avete capito bene. Più forte persino del Brasile 70 o dell'Arancia Meccanica di Cruijff. I magiari arrivarono in finale dopo aver schiantato nella prima fase la stessa Germania per 8-3, il Brasile per 4-2 (facendo imbestialire i sudamericani perché umiliati tecnicamente) e il fortissimo Uruguay campione del mondo in carica per 4-2. Gli ungheresi andarono subito in vantaggio sferrando un micidiale uno-due nei primi otto minuti, gol di Puskas al 6' e di Czibor al 8'. Dopo un simile avvio si sarebbe dmoralizzato chiunque, ma non la Germania che reagisce immediatamente due minuti dopo con Morlock al 10' e che addirittura raggiunge il pareggio al 18' con Rahn. Gli Ungheresi non ci stanno e riprendono ad attaccare a testa bassa per tutta la partita colpendo pali e traverse, ma la Germania resiste grazie anche ad un terreno pesante a causa della pioggia sempre più forte, che abbassa il livello tecnico della gara e innalza invece il tasso atletico dei tedeschi che infatti arrivano con più gamba nel finale e sempre con Rahn segnano il gol del clamoroso 3-2 che vale la vittoria. Su quella partita rimase per sempre il sospetto di doping, tanto è vero che dopo breve tempo la squadra tedesca si ammalò in massa di una strana infezione itterica.

    3: Benfica – Real Madrid 5-3 (1962) La finale più bella nella storia della coppa dei campioni, vede di fronte il Benfica campione d'Europa e il Real Madrid degli eroi classici. Le merengues partono subito in quarta e in soli 20 minuti si portano sul 2-0 con una doppietta devastante di Puskas. Dopo un simile avvio i giochi sembrano chiusi, ma non è cosi. Il grande Benfica di Eusebio e Coluna infatti reagisce e si porta sul 2-2. Il Real colpisce ancora col suo Colonnello Ferenc, portandosi sul 3-2 proprio poco prima dell'intervallo. Si va negli spogliatoi con la sensazione netta che è ancora tutto da decidere, e infatti nella ripresa il Benfica imperversa e raggiunge di nuovo il pareggio con Coluna; nel finale Eusebio straripa con una doppietta portando i lusitani sull'incredibile risultato di 5-3 e consacrandosi come una stella di livello mondiale. Da allora il Benfica non è mai più stato campione d'Europa, perdendo una valanga di finali, ma rimarrà per sempre nella storia per averne vinte due consecutive contro gli arroganti tiranni di Spagna.

    2: Liverpool – Alaves 5-4 (2001) La finale più bella nella storia del calcio europeo? Molto probabilmente si. Da una parte un club leggendario come il Liverpool, dall'altra una cenerentola di nome Alaves che non conosce nessuno e che arriva all'atto conclusivo, facendo fuori nell'arco del torneo una serie di squadre ben più forti e blasonate, come ad esempio l'Inter. La partita all'inizio sembra una formalità per i reds, che si portano in meno di 20 minuti sul 2-0. Ma gli spagnoli non si arrendono e ribattono colpo su colpo fino a raggiungere un clamoroso 4-4 nel finale, col figlio di Cruijff. Poi però si va ai supplementari e la girandola di reti si chiude con il golden goal del 5-4, una regola stramba imposta da Blatter in quegli anni, che tra l'altro costò un Europeo a noi italiani. Un risultato da calcio delle origini, un gioco da assalto all'arma bianca e la disparità tecnica e storica tra le due compagini, fanno di questa finale, una delle più spettacolari ed emozionanti di sempre; se l'avesse spuntata l'Alaves sarebbe stata la vittoria di Davide contro Golia, ma non si può avere tutto.


    1: Argentina – Germania 3-2 (1986) La finale più bella nella storia dei mondiali e del calcio in assoluto, senza se e senza ma. Da un punto di vista storico calcistico è da considerarsi come il primo autentico confine tra l'ultimo calcio inteso come puro sport e quello che invece da li a pochissimi anni sarebbe diventato lo Show Business che poi successivamente si è evoluto  nella vera e propria industria dei giorni nostri. La bellezza e il pathos di questa partita sono indimenticabili, il tutto inserito in un contesto unico come quello del mitico mondiale di Messico 1986, a detta di molti il migliore di sempre. Le squadre, i giocatori, le maglie, i colori, lo stadio e tanti altri particolari ammantano quella gara di un'atmosfera unica, ma la vera differenza la fanno i contenuti. Una partita vibrante, con protagonisti di valore mondiale e con interpretazioni tattiche geniali da una parte e dall'altra, come quella di mettere Matthaus in marcatura su Maradona e l'arretramento dello stesso fin dietro la propria linea mediana per portare fuori posizione il tedesco e trovare cosi il geniale assist vincente. L'Argentina va avanti sul 2-0, tutto sembra finito, ma mai dare per morti i tedeschi, che infatti compiono una rimonta da urlo portandosi sul 2-2. Ci pensa Maradona a mettere sui piedi di Burruchaga il pallone dell'apoteosi albiceleste. Dopo quella finale Maradona divenne il nuovo Dio di questo sport, (infatti perse psicologicamente la propria dimensione umana) e i tedeschi da allora portano la più bella cicatrice sportiva da esporre nella propria gloriosa storia di macchina da guerra del calcio, ma conoscendoli dubitiamo che se ne siano mai vantati. 



    1 Argentina – Germania 3-2 (Mondiale 1986)

    2 Liverpool – Alaves 5-4 (Coppa UEFA 2001

    3 Benfica – Real Madrid 5-3 (Coppa dei Campioni 1962)

    4 Germania – Ungheria 3-2 (Mondiale 1954)

    5 Liverpool – Milan 3-3 (6-5 dcr) (Champions League 2005)

    6 Man.Utd – Bayern 2-1 (Champions League 1999)

    7 Uruguay – Argentina 4-2 (Mondiale 1930)

    8 San Paolo – Milan 3-2 (Intercontinentale 1993)

    9 Inghilterra – Germania 4-2 (Mondiale 1930)

    10 Porto – Celtic 3-2 ( Coppa UEFA 2003)



    Antonio Martines
    @Dragomironero

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