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  • Le stelle non sono amiche di Zidane
Le stelle non sono amiche di Zidane

Le stelle non sono amiche di Zidane

  • Marco Bernardini
Si dice, “crepi l’astrologo”. Già in questa frase c’è tutto il valore che l’uomo dà alla scaramanzia e al non verificabile. L’osservazione delle stelle, non per fini astronomici ma per tentare di scorgere nella loro luce una qualche indicazione esistenziale, è una pratica che si perde nella notte dei tempi. Inizialmente era la superstizione a condizionare in una certa misura le scelte di chi credeva nel potere, magico in senso positivo e anche negativo, di eventi inspiegabili o di criptiche premonizioni. In seguito, con il trionfo  della ragione e con il progresso della scienza la suggestione dell’occulto è andata progressivamente calando insieme con il numero di maghi e veggenti, perlopiù ciarlatani, che per arricchirsi sfruttavano l’ingenuità delle anime candide o degli sciocchi. Non tutto, però, è andato perduto del fascino innegabile posseduto dalle meraviglie del possibile. Una disciplina, in particolare, si è staccata dal carrozzone del paranormale per proporsi con un certo successo come categoria parascientifica. Si  tratta dell’astrologia.

Non ci credo, ma…Ecco, dietro quel “ma” dubitativo si nascondono gli ancestrali timori che spingono l’uomo a immaginare di non essere completamente autonomo e e libero in quanto ad arbitrio. Almeno in questo modo è possibile spiegare perché quando in una delle tante reti televisiva compare Paolo Fox con il libro aperto delle sue previsioni astrali l’audience  fa un balzo in alto per toccare picchi di share addirittura spropositati. Non vi è rotocalco privo della rubrica delle stelle. La maggioranza dei quotidiani continua a pubblicare l’oroscopo. Stupidità o sintomi di oscuro malessere in cerca di adeguata medicina? Nessuno può giudicare, mentre tutti possiamo farci quattro sane risate  se siamo scettici oppure, toccando ferro e dintorni, ripetere il classico mantra “crepi l’astrologo” nel caso ci credessimo.

Al proposito mi è piaciuto entrare nel cuore del problema “Zidane nuovo allenatore del  Real Madrid” aprendo la porta con la chiave astrologica dopo che il direttore Stefano Agresti aveva analizzato la questione sotto il profilo sportivo-caratteriale con rara puntualità e precisione. Io non so leggere le stelle. Era bravo il mio amico Peter Van Wood, ma purtroppo se ne è andato. Una vita trascorsa a Torino, città magica per eccellenza, mi ha permesso di conoscere alcuni operatori dell’occulto la cui affidabilità viene sottoscritta da scienziati, medici e anche investigatori ufficiali di polizia e carabinieri. Una mia cara amica, per esempio, compone gli oroscopi non per denaro ma per diletto e vocazione trasmessagli dalla nonna. A lei ho chiesto di Zidane e della sua prossima avventura sulla panchina della società più ricca e più potente del mondo. Bene, alla fine di questa sua disamina astrale, con un bel po’ di stupore, ho potuto notare come la disamina dell’astrologa fosse, tra le righe, dubitativamente speculare a quella “scientifica” fatta da Agresti. Un giochino che potete fare anche voi, se vi pare.

“Zinedine Zidane è nato sotto il segno del Cancro accompagnati da Mercurio e Marte. La presenza di questi due pianeti gli garantisce una buona dose di intuito insieme ad una rara qualità di fantasia. Marte in quadratura con Nettuno gli garantiscono ottima forza fisica e chiare possibilità di eccellere nelle discipline sportive. La permanente dissonanza tra Marte e Mercurio rivela una manifesta discontinuità nell’applicazione della volontà con pericolosi alti e bassi a livello di umore. Non è un’aquila.Talvolta si sente infallibile, ma spesso vede nemici anche dove non ci sono e diventa pericoloso per se stesso. Vorrebbe socializzare ma, in realtà tende a isolarsi perdendo l’occasione di essere un vero leader. Ambizioso, ma suscettibile. Estroso ma anche stravagante. Attaccato alle sue radici e alle sue origini in maniera eccessivamente ortodossa, difficilmente riesce a stabilire un rapporto di sintonia con chi non la pensa come lui. Fondamentalmente un disadattato che difficilmente può mettere ordine in un gruppo variegato da mille caratteri. Ciò che combinò la sera del primo luglio a Berlino durante la finale dei Mondiali era prevedibile per il fatto che il segno dello Scorpione si trovava nella casa della luna a quale, a sua volta, era in cattivo aspetto con il Sole: un quadro che amplificava al massimo la tendenza all’aggressività di Zidane il quale, avendo paura di perdere a livello inconscio, trovò il modo da solo per essere cacciato via”.
E ciò che dicono le stelle.

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