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Lecce-Inter, le pagelle di CM: Dumfries salva tutti. Gosens un mistero, Lukaku un cecchino. Super Falcone

Lecce-Inter, le pagelle di CM: Dumfries salva tutti. Gosens un mistero, Lukaku un cecchino. Super Falcone

  • Gennari e Guarro
Falcone 7,5: grandi parate su Dimarco, sul colpo di testa di Dzeko e sul tiro di Lautaro. Sempre preciso nelle uscite. Solo un gol fortuito gli nega la gioia.

Gendrey 6: non spinge quanto potrebbe sulla fascia ma compensa con qualche buon intervento difensivo.

Baschirotto 5: colpevole sul gol, interventi poco precisi e irruento negli interventi. E' uno dei difensori a perdersi Dumfries sul gol.

Cetin 5,5: incolpevole sul gol, perde un pallone che può costare il raddoppio. Poi costretto ad uscire per infortunio.

(dal 21’ p.t. Blin 6-: entra a freddo, dimostrandosi pronto negli interventi e da un suo anticipo parte l’azione del pareggio. E' compartecipe con il compagno di reparto nel perdersi Dumfries.)

Gallo 5,5: soffre prima Darmian e poi Dumfries sulla sua fascia, sia sul gol che in altre occasioni.

Bistrovic 6: meno vivace nel primo tempo, ritrova il suo dinamismo nel secondo e si rende pericoloso su punizione.

(dal 29’ s.t. Listkwowski sv)

Hjulmand 6,5:
ottima prestazione soprattutto per i palloni recuperati e il continuo pressing. Determinante a salvare in scivolata una conclusione a botta sicura.

Gonzalez 6: cerca di fare densità a centrocampo per limitare un avversario difficile come Barella.

(dal 29’ s.t. Helgason sv)

Strefezza 6,5: si muove su tutto il fronte offensivo e cerca la giocata vincente. 

Ceesay 7:
nel primo tempo si sbatte con De Vrij e guadagna punizioni, poi duetta con Di Francesco e incrocia per il gol de pareggio. Impegno premiato.

(dal 17’ s.t. Colombo 5,5: poco servito, si nota solo per il giallo preso.)

Di Francesco 6,5:
tanta corsa concretizzata con l’ottimo assist che taglia la difesa avversaria.

(dal 29’ s.t. Banda 6-: al primo pallone toccato impegna Handanovic. Ottima presentazione ma il calo del resto della squadra lo limita)


All. Baroni 6+:
inizio partita in salita con il gol a freddo ma la squadra non si scompone, subisce poco e guadagna campo con personalità fino a raggiungere il pareggio in un secondo tempo promettente che non preclude persino la vittoria. Nelle difficoltà la difesa ha avuto qualche indecisione ma Blin, subentrato all’ennesimo infortunato nel ruolo, tiene il reparto. In avanti Di Francesco e Strefezza impacchettano per Ceesay. Solo un gol fortuito nega ai suoi un gran risultato ma è solo una flebile macchia su un’ottima prestazione. Ad maiora mister.


Handanovic 6,5: Ingoia senza problemi una conclusione centrale di Strettezza, non accenna neanche l’intervento sul diagonale-gol di Ceesay. Mura una punizione violentissima di Bistrovic. Si distende bene a deviare la bordata di Banda.

Skriniar 5: Lento, macchinoso, ancora in ritardo di condizione e l’uscita con il mancato anticipo su Di Francesco è la fotografia del suo stato di forma.

(Dal 42’ s.t. Correa: s.v.)

De Vrij 6,5: Compie l’intervento più bello su Ceesay lanciato in contropiede con una punizione battuta a sorpresa. Tiene bene per l'intera durata del match. 

Dimarco 6,5: Inzaghi lo schiera dal 1’ al posto di Bastoni e la sua presenza risulta decisiva, così come lo era stata in precampionato. È tra i più in forma della rosa e dal suo sinistro nasce il cross che porta alla sponda di Darmian e al gol di Lukaku. Al 17’ della ripresa raccoglie un cross di Darmian e prova la conclusione al volo, mancino murato. 

Darmian 6: È l’uomo che bilancia gli schemi di Inzaghi. Taglia alle spalle del difensore, schiaccia di testa e apparecchia in mezzo un pallone che Lukaku deve solo spingere in rete.

(Dal 22’ s.t. Dumfries 7 Stacca a raccogliere il traversone dalla fascia opposta di Dimarco, sovrasta Gendrey e scheggia il palo. Prova a puntare con continuità l'avversario, ci crede fino all'ultimo e a tempo scaduto raccoglie il corner e spinge la palla in rete regalando ai suoi una vittoria al fotofinish.

Barella 5,5: Primi 20’ di gioco a tamburo battente, riconquista palla e si inserisce, poi tira un po’ il freno. La ripresa non va meglio, solo un paio di conclusioni  malamente svirgolate.

Brozovic 5: Prova a verticalizzare ma ci riesce ben poco. Segue Ceesay sul contropiede leccese ma lo molla sul più bello e il centravanti fa l’1-1.

(Dal 12’ s.t. Mkhitaryan 5,5: A partita bloccata, Inzaghi si affida al suo fosforo ma l’armeno fatica ad accendersi e perde anche qualche pallone.

Calhanoglu 5: Poco presente, nel primo tempo solo un tiro telefonato verso la porta avversaria e nient’altro di memorabile. Con l’uscita di Brozovic agisce da play, ma poco dopo Inzaghi lo richiama in panchina.

(Dal 22’ s.t. Dzeko 5,5: Una sponda per Lautaro e una vistosa trattenuta che avrebbe potuto fargli guadagnare un rigore).

Gosens 5: Un corpo estraneo, non riesce a dialogare con i compagni né a sfondare sulla fascia. Serve molto, molto, molto altro dal sostituto naturale di Perisic, altrimenti diventa un bel problema.

(Dal 12’ s.t. Bastoni 6: Crossa bene per la testa di Lautaro ma l’argentino salta con una scelta di tempo non perfetta e spreca un ottimo assist.

Lukaku 6: Gli sono sufficienti 80 secondi per ricominciare da dove aveva lasciato. Sorprende alle spalle un distratto Baschirotto e di testa segna un gol facile facile ad un metro dalla linea di porta. Fatica per il resto della partita, va in confusione, poi arriva a rimorchio a botta sicura ma Falcone gli nega la doppietta.

Lautaro 5: L’Inter fatica ad attivarlo e per adesso il feeling con Lukaku funziona a intermittenza. Scende spesso a prendersi il pallone e quando riesce a puntare l’area Baschirotto lo stende con un fallo da cartellino arancione. Da buona posizione sceglie male il tempo per lo stacco e spreca di testa una grande occasione.


Inzaghi 5: Il primo tempo dei suoi lo innervosisce non poco, calcia con rabbia un pallone che capita dalle sue parti rendendo palese il suo stato d’animo. La ripresa è anche peggio, l'Inter subisce il pareggio e non riesce a reagire. La sua squadra è arrivata scarica al primo impegno stagionale. Non il massimo. 

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