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  • Leccemania: rosa completata, ora bisogna ritrovare le proprie caratteristiche

    Leccemania: rosa completata, ora bisogna ritrovare le proprie caratteristiche

    • Stefano Gennari
    Il mercato di gennaio ha permesso al Lecce di “riparare” alcune defezioni, prevalentemente dal lato meramente quantitativo in difesa, dopo le risultanze della gravità dell’infortunio di Pongracic, e a centrocampo. Nel reparto arretrato sono stati due gli acquisti conclusi in seguito alla defezione del giocatore croato e l’addio di Cetin, a cui si aggiunge probabilmente un minore impiego di Tuia che è stato vicinissimo alla cessione. L’addio di Bistrovic è stato invece compensato da Maleh.

    ORGANICO DEFINITIVO MA… – La rosa del Lecce si è completata con gli arrivi di Ceccaroni e Romagnoli, entrambi dalla Serie B. Il primo (27 anni) è stato capitano del Venezia con cui vanta 131 presenze di cui 35 in Serie A. Porta esperienza anche Simone Romagnoli, 32enne, che ha giocato in Serie A con le maglie di Carpi ed Empoli, oltre a quelle più brevi con Bologna e Pescara per 64 complessive nella massima competizione. Probabilmente non saranno al livello di Pongracic, che vanta presenza in Europa nonché in Nazionale, ma le conferme di Baschirotto e Umtiti da titolari fanno sicuramente da scudo.  

    Dovrà essere maggiore l’apporto di Maleh, dopo aver brillato proprio al Venezia per poi passare alla Fiorentina, rispetto a quanto fatto vedere da Bistrovic e per poter formare un trio importante e continuativo a centrocampo. Le prime presenze non sono state delle migliori ma, d’altronde, è stato coinvolto nelle prestazioni negative di tutta la squadra.

    Proprio le ultime prestazioni hanno fatto pensare alla necessità anche di un attaccante visto che Colombo non può essere sempre decisivo e Ceesay non sta incidendo neanche da subentrante ma, ribadiamo, sono stati succubi di cattive prestazioni collettive.

    IMPERATIVO RITROVARSI – Nelle recenti partite, che parevano alla portata dei giallorossi dopo l’ottima striscia positiva, il Lecce sembrava aver smarrito la propria identità che tanto aveva funzionato. Infatti i quattro gol subiti e solo uno realizzato nelle ultime due giornate hanno (ri)allarmato e messo in guardia la squadra con una classifica che pareva tranquilla ma nel girone di ritorno è risaputo che le ultime della classe fanno più punti rispetto a quello di andata, trovandosi con l’acqua alla gola. Non bisogna sottovalutare, infatti, la distanza dalla zona rossa e rimettere in campo la cattiveria e il gioco che tanto avevano funzionato dato che i giochi sono ancora aperti.

    Baroni deve ritrovare quei giocatori che tanto avevano inciso e che ora hanno conosciuto un calo nelle precedenti settimane, come l’attacco che ha costruito poco e concretizzato ancora meno e di ciò ne è prova il secondo tempo contro la Salernitana quando i giallorossi hanno cercato di costruire azioni senza mai pungere effettivamente. Ad incidere in questo è stato soprattutto il centrocampo con il calo di Gonzalez, come mostrato anche da subentrato nell’ultima sfida casalinga. Ha acceso la luce il solo Strefezza ma ha bisogno della collaborazione di tutti come fatto vedere in tanti altri casi.
     

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