Ledesma a CM: 'Sanchez Mino farà innamorare il Toro'
Quattro stagioni come perno del Catania, un'ampia parentesi in una vita tutta xeneize. Pablo Ledesma è cresciuto nel Boca Juniors, ha militato anni nel Boca Juniors, quindi è tornato nel Boca Juniors; con lo storico club di Buenos Aires tocca le 150 presenze, e lì vorrebbe chiudere la carriera. Nella sua seconda vita in azul y oro ha avuto modo di veder sbocciare Juan Manuel Sanchez Miňo, e di giocare proprio accanto al neoacquisto del Torino, che domenica ha conosciuto il suo debutto n granata e ieri si è presentato alla stampa. Lo raggiugiamo rapidamente in Argentina.
Pablo Ledesma, ricorda il Sanchez Miňo giovanissimo, prima della sua partenza per Catania?
"Sinceramente no, era un promettente ragazzo delle giovanili ma non eravamo a contatto".
Quando è tornato a Buenos Aires, invece, se l'è ritrovato come compagno di squadra.
"Sì, era emerso per le sue qualità ed era entrato in prima squadra, già da un paio d'anni".
Che tipo di giocatore era?
"Un ragazzo di grande grinta, che aveva iniziato in un modo per poi cambiare, credo grazie all'allenatore Falcioni".
In che modo?
"Se non sbaglio lui aveva iniziato come esterno sinistro, dalla difesa quasi all'attacco, insomma uno di quelli di gran corsa che si fanno tutta la fascia. Poi penso che abbia notato il suo bel sinistro e forse avran pensato che poteva rendere meglio in altre zone del campo, o magari fu l'infortunio. Fattostà che me lo trovai accanto, e fu un piacere giocare con lui".
Pensa sia pronto per l'Italia?
"Certo che sì; ha giocato diversi anni come titolare nel Boca Juniors, mica in una squadra o in un campionato di poco conto. Ed è un ragazzo maturo, tranquillo, pronto a esplodere".
Quali qualità faranno innamorare la curva Maratona?
"Penso l'insieme di grainta e tecnica. Quello che gli viene forse anche dall'avere vissuto una prima parte di vita, come dicevo, a correre su e giù, e un'altra a giocare più di fino; ha una garra notevole, e sa fare un po' di tutto. In più è un ragazzo sorridente, basta dargli fiducia".
Ledesma segue sempre la Serie A? Il Catania purtoppo è retrocesso...
"Sì, l'ho seguita e la seguo, per Catania mi dispiace. Dico solo questo".
Pablo Ledesma, ricorda il Sanchez Miňo giovanissimo, prima della sua partenza per Catania?
"Sinceramente no, era un promettente ragazzo delle giovanili ma non eravamo a contatto".
Quando è tornato a Buenos Aires, invece, se l'è ritrovato come compagno di squadra.
"Sì, era emerso per le sue qualità ed era entrato in prima squadra, già da un paio d'anni".
Che tipo di giocatore era?
"Un ragazzo di grande grinta, che aveva iniziato in un modo per poi cambiare, credo grazie all'allenatore Falcioni".
In che modo?
"Se non sbaglio lui aveva iniziato come esterno sinistro, dalla difesa quasi all'attacco, insomma uno di quelli di gran corsa che si fanno tutta la fascia. Poi penso che abbia notato il suo bel sinistro e forse avran pensato che poteva rendere meglio in altre zone del campo, o magari fu l'infortunio. Fattostà che me lo trovai accanto, e fu un piacere giocare con lui".
Pensa sia pronto per l'Italia?
"Certo che sì; ha giocato diversi anni come titolare nel Boca Juniors, mica in una squadra o in un campionato di poco conto. Ed è un ragazzo maturo, tranquillo, pronto a esplodere".
Quali qualità faranno innamorare la curva Maratona?
"Penso l'insieme di grainta e tecnica. Quello che gli viene forse anche dall'avere vissuto una prima parte di vita, come dicevo, a correre su e giù, e un'altra a giocare più di fino; ha una garra notevole, e sa fare un po' di tutto. In più è un ragazzo sorridente, basta dargli fiducia".
Ledesma segue sempre la Serie A? Il Catania purtoppo è retrocesso...
"Sì, l'ho seguita e la seguo, per Catania mi dispiace. Dico solo questo".
