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  • Lega Pro, Pitrolo a CM: 'No alle 'squadre b' delle big nel nostro campionato!'
Lega Pro, Pitrolo a CM: 'No alle 'squadre b' delle big nel nostro campionato!'

Lega Pro, Pitrolo a CM: 'No alle 'squadre b' delle big nel nostro campionato!'

  • Gianluca Minchiotti

 

La sicurezza e la salute dei calciatori, i rapporti con la Serie B riguardo alla ripartizione dei soldi che arrivano dalla Serie A, l'idea delle 'squadre B' delle big della A in Serie B o Lega Pro. Di questi temi, argomento di discussione giornaliera nel mondo della Lega Pro, parla a Calciomercato.com Archimede Pitrolo, vicepresidente della Lega Pro, un dirigente molto attento, in particolare, alle politiche di valorizzazione dei giovani. 
 
Domenica scorsa la Lega Pro è finita in prima pagina per via del caso relativo a Russo, il giocatore del Melfi che ha accusato un arresto cardiaco e che è stato soccorso, con successo, in campo. Per quanto riguarda questo aspetto il vostro campionato ha dimostrato di essere organizzato molto bene...
"Onore alla Lega Pro e ai club. Noi pretendiamo che il medico sociale sia un medico dello sport e che ci siano defibrillatori e tutto quanto occorre per la sicurezza e la salute dei calciatori, anche in casi di emergenza come questo". 
 
Prendendo ad esempio il caso di Muamba, il calciatore del Bolton ancora in condizioni critiche a causa di un infarto accusato in campo, Roberto Mancini, manager del Manchester City, ha detto che in Inghilterra, su questa questione, hanno da imparare dal calcio italiano. E' d'accordo? 
"Credo che Mancini si riferisse solo al tema dei controlli preventivi sullo stato di salute dei calciatori. Perché per il resto, anche per quanto riguarda la sicurezza e la salute degli atleti sui campi di gioco, il calcio inglese è un esempio da seguire. Le cito un episodio: tre settimane fa siamo stati a Fleetwood, dove la squadra locale milita nella quinta divisione inglese, per una gara della nostra Rappresentativa contro la selezione inglese di pari livello. Stadio meraviglioso (Highbury Stadium, ndr) da 5.300 posti tutti a sedere, e, nel corridoio degli spogliatoi, defibrillatore appeso al muro. E la squadra locale milita in quella che da noi sarebbe la Serie D. Come filosofia e organizzazione, gli inglesi sono molto più avanti rispetto a noi".
 
Come sono i rapporti della Lega Pro con la Serie B?
"Sono buoni. Nell'ambito della Legge Melandri abbiamo definito l'accordo per i compensi per quanto riguarda il passato e fino al 30 giugno di quest'anno. Come è noto, il 10% dei proventi che arrivano dalla cessione dei diritti tv, la Serie A lo deve cedere, secondo questa suddivisione: il 6% alle squadre di Serie B e Lega Pro, il 4% a una fondazione che poi diramerà i soldi in varie direzioni, fra le quali gli altri sport, gli impianti sportivi e lo sport giovanile. Per il futuro, invece, sarà necessario trovare un nuovo accordo per la suddivisione di quel 6% fra noi e la Serie B. Dovremo decidere come dividerlo: o ci sarà un accordo fra le parti o andremo al Tnas. Il nostro orientamento, comunque, sarà sempre quello di destinare questo denaro alle società, con lo scopo principale di far giocare e valorizzare i giovani".
 
Cosa pensa della proposta di Albertini, vicepresidente Figc, di far giocare le 'squadre B' delle big di Serie A in Serie B o Lega Pro?
"Io sono assolutamente contrario. La cosa è semplicemente inattuabile, per varie ragioni. Per prima cosa, far giocare le 'squadre B' delle big della Serie A in B o in Lega Pro significherebbe snaturare quei campionati. Come giudica un campionato con squadre fuori classifica, perché tali sarebbero? E se all'ultima giornata ci fosse una gara decisiva per una promozione o una retrocessione e una delle squadre implicate si trovasse a dover affrontare una di queste 'squadre B'? Sarebbe regolare una gara in cui una squadra lotta col coltello fra i denti e l'altra non ha nessun obiettivo? Poi, altro punto: noi attuiamo una politica a favore dei giovani, queste 'squadre B' invece come si comporterebbero? Se il Milan ha un Boateng che deve recuperare da un infortunio, siamo sicuri che per testare il suo stato di forma non lo schiererebbe un paio di volte nella 'squadra B'? E poi c'è il discorso degli stranieri. Noi non possiamo tesserarli, quelli che giocano in Lega Pro arrivano dalla A e dalla B. Questo a favore dei giovani italiani. Le 'squadre B' delle big farebbero altrettanto? O sarebbero piene zeppe di stranieri?".
 
La Serie A sta pensando di anticipare il campionato all'inizio di agosto, per prolungare la pausa invernale e scongiurare problemi legati a neve e gelo. La Lega Pro ha questo tipo di problema?
"Per noi giocare d'inverno non è un problema. Facciamo già una pausa abbastanza lunga da prima di Natale a dopo l'Epifania. Poi le notturne nostre notturne sono pochissime, una al lunedì e una al venerdì".    

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