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  • Lega Serie A: salta l'elezione di Dal Pino, Lotito e Cairo quasi alle mani. E cresce il partito del ritorno di Miccicchè

    Lega Serie A: salta l'elezione di Dal Pino, Lotito e Cairo quasi alle mani. E cresce il partito del ritorno di Miccicchè

    E' una situazione incandescente quella che si è venuta a creare in Lega Serie A, dopo che anche ieri è andato a vuoto il tentativo di eleggere il successore di Gaetano Miccicché. Paolo Dal Pino, uomo di spicco nel mondo delle telecomunicazioni proposto dai vertici dirigenziali della Roma e sul quale esisteva il placet di Lazio e Milan tra le big, non ha raggiunto il quorum richiesto di 13 voti dopo due tentativi. Col terzo fortemente sollecitato dal patron biancoceleste (a quel punto sarebbero risultate sufficienti 12 preferenze) e osteggiato soprattutto da Juventus e Torino, motivo dello scontro quasi fisico tra Urbano Cairo e lo stesso Lotito.

    DAL PINO VERSO IL RITIRO - Il risultato è che le parti si riaggiorneranno nell'anno nuovo, precisamente il prossimo 8 gennaio, dove basteranno 11 voti per eleggere il nuovo presidente della Lega. Ma dove è tutt'altro che scontato che Dal Pino, che avrebbe contro metà del Consiglio, decida di rinnovare la propria disponibilità a candidarsi. Un nuovo scontro di potere che si inserisce nel clima di continui veleni alimentato dalla nomina di commissario ad acta di Mario Cicala, la cui nomina sarà presto giudicata incompatibile dalla Federcalcio in quanto ha omesso di informare le autorità di essere stato designato contemporaneamente come membro del consiglio di sorveglianza della Lazio di Lotito.

    E MICCICCHE' - Un chiaro conflitto di interessi che condurrà verosimilmente a un nuovo commissariamento e che fa il paio con quello contestato all'epoca all'ex numero uno Miccicché, che al termine della seconda votazione di ieri ha raccolto fino a 4 preferenze e che – secondo quanto riporta anche Il Corriere della Sera – può diventare la soluzione a sorpresa per l'appuntamento di gennaio. Tutto questo mentre il presidente della FIGC Gravina è chiamato a prendere posizione sulla relazione consegnatali dall'ex Procuratore federale Pecoraro, che ha indagato su eventuali irregolarità commessi nell'elezione di Miccicché lo scorso 18 marzo. Un report arrivato contestualmente alle dimissioni di Pecoraro, presentate lo scorso 11 dicembre e arrivate dopo che lo stesso Gravina lo aveva sfiduciato nominando il suo sostituto senza avvisarlo preventivamente.

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