Leghe unite: nuovo progetto per le coppe europee contro la super Champions
Fondato su tre principi: la protezione dei campionati nazionali, l'aumento del numero dei club nelle coppe (tra 128 e 144) e una diversa e più equa distribuzione finanziaria. No alle partite nei weekend destinati ai campionati nazionali, non più di 7 club per Paese, gli stessi posti i primi cinque paesi del ranking, niente retrocessioni, sì alle promozioni di Europa League ed Europa League 2, posto confermato l'anno dopo soltanto per i campioni, non più di 17 partite per stagione (playoff compresi) distribuite in un massimo di 25 date e solidarietà economica al 20% (3,5% ai turni preliminari, 10% per cento ai club che non partecipano alle coppe, 6,5% per lo sviluppo del calcio professionistico). Sempre per quanto riguarda la distribuzione finanziaria, il rapporto tra le coppe sarebbe equilibrato così: tra Champions ed Europa League 3,5 a 1; tra Europa League ed Europa League 2 si scende a 2,5 a 1.
Martedì a Ginevra è attesa una riposta dall'Eca guidata dal presidente juventino Andrea Agnelli che si riunisce in assemblea.