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  • Leicester per il futuro: Vardy leader, Ndidi speranza e mercato da star

    Leicester per il futuro: Vardy leader, Ndidi speranza e mercato da star

    • Alessio Salerio
    La meravigliosa cavalcata alla conquista della Premier League dell'anno passato, in una delle imprese calcistiche più incredibili e memorabili di sempre, ha aperto al Leicester la porta della Champions League. Nei quarti di finale il sogno condiviso da Claudio Ranieri prima e Craig Shakespeare poi sulla panchina delle Foxes si è spezzato di fronte ad un Atletico Madrid più cinico, perché più esperto su determinati palcoscenici. Non è bastato un avvio di secondo tempo all'arrembaggio, con il gol di Jamie Vardy e numerose occasioni importanti in area avversaria, perché la squadra di Diego Simeone non ha mollato e ha raggiunto le semifinali per la terza volta negli ultimi quattro anni. Deve imparare da quanto vissuto ieri sera, il Leicester, per costruire un futuro in crescita costante, in cui legittimarsi stagione dopo stagione tra le grandi d'Inghilterra e, di conseguenza, tornare in Europa con la frequenza necessaria per acquisire un'identità internazionale. 

    FUTURO IN PANCHINA - Con l'esonero di Ranieri, allontanato dalla panchina senza troppi complimenti lo scorso 23 febbraio dopo la sconfitta nell'andata degli ottavi di finale contro il Siviglia, il futuro sembrava compromesso. Eppure Craig Shakespeare, vice in società dal 2008, salvo un paio di esperienze tra Hull City e Nazionale inglese, ha conquistato cinque successi consecutivi in Premier, utili a togliere le Foxes dalla zona calda di classifica, e, nella massima competizione continentale, ha prima ribaltato i pronostici contro gli andalusi e poi dato battaglia fino all'ultimo contro i colchoneros. Tuttora, però, non è certo di essersi merito la conferma per la prossima stagione: "Non è una mia scelta, deciderà il club. Sarei più felice di decidere prima che finisca la stagione, in ogni caso è stata un'esperienza esaltante". L'incertezza, se prolungata, potrebbe rappresentare un freno alla preparazione del Leicester in vista della prossima stagione, che si attende migliore, almeno dal punto di vista dei risultati ottenuti in patria. 

    DELUSIONI DI MERCATO - Se le risorse economiche per essere tra le regine del mercato non mancano, considerando che la società è entrata di colpo tra le 20 più ricche del mondo in seguito alla conquista della Premier, ci vuole una pianificazione adeguata per evitare gli errori commessi durante la scorsa estate. I 32 milioni di sterline ricavati dalla cessione di N'Golo Kante, giocatore quanto mai rimpianto in un centrocampo che ha vissuto difficoltà non indifferenti nell'abbinare quantità e qualità, sono stati investiti negli acquisti del centrocampista Nampalys Mendy dal Nizza e dell'attaccante Ahmed Musa dal CSKA Mosca. Il primo ha collezionato appena 9 presenze in totale, il secondo non è andato oltre la miseria di 4 gol in 31 apparizioni. Fortuna che, nell'ultimo giorno di mercato, è arrivato il colpo di coda con Islam Slimani, l'acquisto più costoso nella storia del club con i suoi 28 milioni di sterline. Per lui 8 gol e 4 assist in 25 partite, ma l'algerino, tra Coppa d'Africa e problemi fisici, è anche rimasto ai box per un lungo periodo. La rivelazione, arrivata dal Genk nel mercato di gennaio, è stata Onyinye Ndidi. Non a caso si è fatto vivo l'interesse del Manchester United, ma il calciatore stesso ha affermato di voler restare.

    LA SQUADRA CHE VERRA' - I rinnovi di Vardy, Riyah Mahrez e Kasper Schmeichel hanno garantito, in teoria, una solida base su cui lavorare da ora in avanti. Il centravanti della nazionale inglese ha nuovamente stupito il mondo con le proprie prestazioni europee, con Diego Godin ("Sarebbe perfetto per la maggior parte dei club del mondo") e Simeone (Chi non vorrebbe un attaccante che si ucciderebbe per la squadra?") a tesserne le lodi dopo la partita, con gol del pareggio annesso, di ieri sera. Il no all'Arsenal della scorsa estate è un chiaro segnale che sarà lui il fulcro della squadra del futuro. Il talento algerino ha vissuto un calo evidente, passando dai 18 gol e 10 assist in 3.128 minuti dell'anno passato ai 9 con 7 assist nei 3.247 dell'attuale, ma resta un fondamentale concentrato di estro e fantasia su cui costruire il gioco offensivo delle Foxes, sempre che non lasci la città in estate per volare in un club più blasonato, considerando l'interesse delle grandi d'Europa, Barcellona in primis. La priorità in entrata è quella di regalare certezze di fronte al portiere danese, anch'egli nel mirino di tante squadre nonostante il rinnovo fino al 2021 dello scorso agosto. Serviranno almeno un paio di innesti tra i centrali difensivi, oltre a un terzino di fascia destra che possa garantire un ricambio adeguato a Danny Simpson. Il centrocampo dev'essere puntellato, continuando a sperare nella crescita di Ndidi nel ruolo che fu di Kante.

    L'applauso commosso ed emozionante del pubblico in un Leicester City Stadium gremito ieri sera ha lasciato nella squadra la voglia di vivere nuove emozioni europee al più presto. Per non lasciare che il titolo dello scorso anno resti un episodio isolato nella storia della società.
     

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