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  • Leonardo: 'Dobbiamo cambiare la mentalità da settimo posto, in campo e fuori. Al Milan oggi manca...'

    Leonardo: 'Dobbiamo cambiare la mentalità da settimo posto, in campo e fuori. Al Milan oggi manca...'

    Leonardo, direttore generale area tecnico-sportiva del Milan, è stato intervistato da Milan TV al termine del match contro l'Atalanta: "Difficile avere risposte chiare, ma c'è un Milan a due facce e subiamo i momenti in cui caliamo perché sono determinanti come a Napoli, Cagliari ed oggi. Durante i 90 minuti alterniamo prestazioni ottime a cali, non abbiamo preso in campo tutto quello che meritiamo. Non è una scusa, ma se guardiamo gli ultimi anni il Milan ha sempre finito intorno al sesto posto, si perde la mentalità vincente. Questo è il nostro obiettivo, tornare ad essere quella squadra che domina, che controlla, che sa soffrire e che chiude le partite".

    Il potenziale offensivo: "Ci sono tante cose positive, non solo questa. Anche la costruzione da dietro, i tanti passaggi della manovra, il saper creazione molteplici occasioni da gol perché il primo tempo poteva finire due a zero. Suso ha fatto una grande partita, ha fatto due assist e ci aspettiamo sempre di più perché ha talento. Il centrocampo è organizzato e la difesa sta cercando solidità. Ci sono tante cose positive, ci manca il controllo completo dei novanta minuti".

    Il processo di crescita della squadra: "Siamo arrivati un po' di corsa, abbiamo iniziato tutto il 25 luglio e abbiamo creato un ambiente positivo e favorevole. Il Milan ha l'esigenza di arrivare al proprio obiettivo ma passa dall'aspetto mentale di dominare le partite". 

    A Sky Sport ha aggiunto: "Mentalità? Non è una scusa ma se andiamo a vedere negli ultimi cinque anni il Milan è finito lontano dalla testa della classifica, è normale perdere la convinzione da grande squadra. Oggi potevamo chiudere il primo tempo sul 2-0 ma anche avendo subito un gol riusciamo andare in vantaggio e dopo ci è venuto il braccino. Dobbiamo cambiare. Ma è normale vedere, dopo anni in quelle zone, pensare che viaggiare tra le prime quattro sia una cosa lontana. Io sono convintissimo che con questa rosa e con questo gruppo possiamo gestire meglio queste situazioni a livello emozionale e chiudere queste partite che ci metterebbero in situazioni diverse. È normale che una squadra come il Milan abbia un’aspettativa da grande squadra, di lottare per cose importanti. Siamo convinti che si possa fare già quest’anno anche vedendo le altre che stanno facendo fatica. L’importante è sapere che i momenti difficili non sono determinanti, dobbiamo guardare avanti e essere tranquilli. Il nostro obiettivo è cambiare la mentalità da settimo posto, possiamo dare un segnale già nelle prossime partite. Gazidis? Serve prendersi delle responsabilità, tutta la società lo deve fare. I campionati li vincono le società. Stiamo costruendo un team, è normale che la cosa sia graduale e sono sincero, penso che anche la società deve avere una mentalità vincente, creando questo intorno a noi diamo un contributo importante alla squadra per ottenere risultati. Siamo in costruzione ma consapevoli di poter fare qualcosa nell’immediato”.
     

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