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Milanmania: Leonardo, mercato sontuoso 'alla Berlusconi'. Castillejo la sorpresa

Milanmania: Leonardo, mercato sontuoso 'alla Berlusconi'. Castillejo la sorpresa

  • Carlo Pellegatti
Una campagna rafforzamento sontuosa, logica, sorprendente, ambiziosa, affascinante, orgogliosa. La squadra ora può sfidare le avversarie, tutte le avversarie, perché il gruppo è guidato da Rino Gattuso, candidato a essere la più bella sorpresa della stagione. Certo, a leggere titolari e panchina della Juventus, diventa quasi impensabile poter immaginare di competere con questa “Invincible Armada”, ma lo sport, il calcio in particolare, è bellissimo proprio perché lascia spazi infiniti alla immaginazione e ai sogni. Sarò più tranquillo e convinto del cammino dei rossoneri quando il lavoro del tecnico milanista avrà permesso di affinare la manovra e l’attenzione difensiva, le fondamenta sulle quali poggiano i grandi trionfi. Spiego intanto gli aggettivi usati nella prima riga di questa pagina .

SONTUOSA - . In qualità e quantità. Per il secondo anno consecutivo, l’estate ha regalato alla rosa del Milan petali importanti e profumati. In difesa con Caldara,  Reina e Strinic. A centrocampo, oltre che a Laxalt, bravo nelle due fasi, fondamentale l’acquisto di Bakayoko per aumentare la potenza del reparto, utile come alternativa a Kessiè, ma anche pedina tattica sostanziale quando Gattuso punterà sui due armigeri davanti alla difesa nel possibile futuro 4-2-3-1. In attacco, oltre al Fuoriclasse, l’immenso Higuain, che ha debuttato con un gol fantastico al Santiago Bernabeu, la più bella sorpresa potrebbe essere Samu Castillejo, che ha già impressionato Maldini  nei suoi primi allenamenti a Milanello.

LOGICA – Gattuso aveva indicato in quali ruoli avrebbe desiderato giocatori più forti e funzionali .E’ stato puntualmente accontentato con Bakayoko per Kessiè, troppo unico nella scorsa stagione quanto a caratteristiche in mezzo al campo.  Con Castillejo, poliedrico attaccante giudicato come uno dei talenti più interessanti della Liga, soprattutto per aiutare a tirare il fiato a Suso. Infine con un bomber. Leonardo è andato a far la spesa da “Peck”, se siete buongustai, o da Bulgari ,se amate i gioielli, acquistando una eccellenza del ruolo di attaccante .

SORPRENDENTE- Nessuno si sarebbe certo aspettato, dopo le traversie con l’Uefa, un mercato così esplosivo e ubriacante ,nei numeri e nella forza dei giocatori. “Chapeau” a Leonardo e Maldini, ma anche ai responsabili del fondo Elliott, che hanno lavorato di bulino per cercare di rimanere nei parametri Uefa, pur rinforzando la squadra in tutti i reparti.

AMBIZIOSA – Ora il tecnico milanista può disporre di pedine valide e intercambiabili in tutte le parti del campo. Mi rende triste pensare di puntare “solo” alla posizione Champions League, perché la mia storia, anzi la storia del Milan, ci ha portato a pensare sempre allo scudetto e alla finale di Coppa. Apro una parentesi. Baku, città della finale di Europa League, è lontana e mai vista da molti tifosi del Milan.Una bella occasione per un viaggio in Azerbaigian. Chiaro che la concorrenza, come detto, è terribile, ma... Signori, siamo il Milan!!!

AFFASCINANTE -  Quando il sole picchia forte, non si vincono gli scudetti. Si deve lavorare soprattutto nel tepore di settembre, nell’umido di ottobre e novembre, nel gelo di dicembre e gennaio, poi a primavera quando le gambe si illanguidiscono. Però è indubbio che la squadra costruita dai plenipotenziari rossoneri ha il fascino della sorpresa. Laggiù, un orizzonte, forse  con una luce che potrebbe essere accecante emozionante .  

ORGOGLIOSALeonardo è stato implacabile, fermo e coraggioso quando, intavolando le trattative con la Juve, non ha mai deflettuto dalla sua linea, che lo ha portato a acquisire Gonzalo Higuain,  uno dei tre centravanti più forti del mondo, poi puntando anche su un difensore centrale, vera promessa del ruolo, Mattia Caldara. “Siamo il Milan!”, sembrava esclamare a ogni passo della trattativa lo storico  “Caipirinha”. Facile il paragone con Silvio Berlusconi, che ruppe il dominio juventino del mercato quando riuscì a strappare Donadoni a proprio a Gianni Agnelli, mettendo la prima pietra allo strapotere rossonero durato 30 anni. Mi sembra bello chiudere con una frase di Sigmund Freud, che sintetizza queste bellissime settimane di mercato: "Forse c’è qualcosa di peggio dei sogni svaniti… Perdere la voglia di sognare ancora!”.  Noi non l’abbiamo persa e non la perderemo mai!  

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