Calciomercato.com

  • Libri e arbitri.| Presentato 'Dirige Michelotti da Parma'

    Libri e arbitri.| Presentato 'Dirige Michelotti da Parma'

    • Luca Cellini

    Serata speciale ieri sera al Museo del calcio di Coverciano per l'ex arbitro Alberto Michelotti che, ha presentato ufficialmente, davanti alla sezione Aia di Firenze, ed ai fischietti del circondario della città, fra cui le giacchette nere Gianluca Rocchi di Firenze e Riccardo Pinzani di Empoli, il libro scritto da Claudio Rinaldi, e che racconta le sue memorie da arbitro 'Dirige Michelotti da Parma. Vita e passioni di un grande arbitro'.

    "Ad ottant'anni ho raggiunto una tappa, un traguardo importante della mia vita ed ho voluto raccontare la storia di questo ragazzo, nato in un rione molto povero di Parma che si è appassionato ad uno sport, e lo ha fatto diventare la sua vita - ha raccontato proprio Alberto Michelotti, a margine della presentazione del suo libro -. Sono diventato arbitro, raggiungendo traguardi mondiali, facendo tutte le manifestazioni principali, dalle Olimpiadi agli Europei, dove ho diretto in due edizioni. Non ho diretto in un Mondiale perchè c'è stata una furberia che me lo ha impedito. L'arbitraggio per me è stato formazione, uno stile di vita, guai se non avessi trovato prima il calcio e poi il mondo arbitrale. Diventando arbitro ho imparato a comportarmi, a vivere, a scrivere, ad essere un uomo vero. Quando uno nasce nella miseria e senza la scuola, puoi diventare monello, mentre l'arbitraggio mi ha aiutato".

    "La mia passione per il calcio nasce da ragazzino, ed allora senza computer e televisione, fare attività fisica, come l'ho fatta anche in altri campi, era fondamentale - ha aggiunto l'ex fischietto parmense .- L'amicizia nasceva anche dalla condivisione nella pratica sportiva, e la passione nel fare le cose era vera. Oggi si parla solo di arrivismo, denaro, egoismo. In casa mia, pur poveri che eravamo, c'erano delle regole non scritte: onesta, rispetto,educazione e mancanza di invidia. Oggi fatico a trovare a queste cose. Al mondo degli arbitri di oggi dico che serve passione e poi una motivazione particolare. Nel fare l'arbitro per se stessi, si trova l'essenza per diventare un serio giudice di gara. Serve formazione totale in materia e non quella superficialità che vedo troppo spesso nel mondo del calcio".

    Altre Notizie