Per la 34esima volta nella sua storia, il Real Madrid è campione di Spagna. Il 2-1 casalingo sul Villarreal e il contemporaneo clamoroso ko del Barcellona contro l'Osasuna valgono la certezza aritmetica della conquista della Liga con una giornata di anticipo. La doppietta del solito Benzema - che sale a quota 21 centri nel torneo - vale il decimo successo in altrettante partite dopo il lockdown e il sigillo sul secondo campionato vinto da allenatore da Zinedine Zidane.

Aveva bisogno di vincere e sperare il Barcellona, che crolla invece sotto i colpi di Arnaiz e Robert Torres nonostante l'Osasuna giocasse in dieci dal 77° per l'espulsione di Enric: non basta il gioiello su punizione di Leo Messi.
Consolida il suo terzo posto l'Atletico Madrid, che passa per 2-0 sul campo del Getafe, prossimo avversario in Europa League dell'Inter, grazie ai gol di Llorente e Thomas. Finisce senza gol il match tra Real Sociedad e Siviglia, con gli andalusi già certi aritmeticamente del quarto posto che vale il ritorno in Champions League.

In chiave Europa League, tornano a sperare il Valencia (che supera per 1-0 il già retrocesso Espanyol) e il Granada, che espugna Maiorca e condanna gli isolani al ritorno in Segunda Division. Brutto passo falso interno invece per l'Athletic Bilbao, che cede in casa per 2-0 al Leganés, che dal canto suo può ancora sperare nella salvezza, grazie al contemporaneo ko del Celta Vigo contro il Levante. Tra le due squadre c'è un solo punto di differenza.
Sono salvi aritmeticamente l'Alaves, che batte in trasferta un Betis Siviglia desideroso di cancellare un'annata da incubo e già proiettata alla prossima dopo aver annunciato il nuovo allenatore Manuel Pellegrini, e il Valladolid, nonostante la sconfitta per 3-1 per mano dell'Eibar.