Un anno solare, due campionati diversi, cinque squadre protagoniste. Il 2012 è stato l'anno del Paris Saint-Germain, nel bene e nel male, poi tante comparse. Nella prima parte di stagione è stato il Montpellier a stupire tutti: trascinato da Belhanda e Giroud, il club dello scorbutico Louis Nicollin, ha conquistato il suo primo titolo della storia davanti al Paris Saint-Germain, che si è dovuto accontentare della qualificazione Champions, l'obiettivo minimo stagionale. Nella prima parte di stagione promosso anche il Lille di Hazard, passato in estate al Chelsea, bocciato invece il Marsiglia, che a giugno ha esonerato Deschamps.

Stagione nuova e vita nuova, ma non per il Paris Saint-Germain, che forte di un mercato da urlo ha chiuso il 2012 in vetta alla classifica, davanti per differenza reti al Lione low cost e al Marsiglia del ritrovato Gignac. Merito soprattutto di Zlatan Ibrahimovic che nella sfida prenatalizia con il Brest ha segnato il suo 18esimo centro in campionato, come Vahid Halilhodzic nella stagione 1984-85. Lo svedese ha timbrato il cartellino  46 volte nelle ultime 48 gare ufficiali disputate (Milan compreso). Prossimi obiettivi? Le 30 reti di Papin nel 1990 con la maglia dell'Olympique Marsiglia e il record assoluto di 44 gol in Ligue 1, stabilito nella stagione 1970/71 da Josip Skoblar, allora nel Marsiglia.