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  • Linda, il segreto di Barthez. I laccetti arcobaleno di Dessena, Sportiello e il sogno europeo

    Linda, il segreto di Barthez. I laccetti arcobaleno di Dessena, Sportiello e il sogno europeo

    CAMPIO-NATI 10 maggio. Auguri di buon compleanno a:

    DENNIS BERGKAMP, 1969, ex trequartista olandese di Ajax, Inter e Arsenal. I tifosi dell'Arsenal lo soprannominarono, per la sua paura dell'aereo “non flying dutchman” (L'olandese non volante): “Prendere l’aereo mi fa male. Soffrivo così tanto quando viaggiavamo che passavo tutto il tragitto a guardare il cielo e a chiedermi quando sarei arrivato. Alcune volte, mentre giocavo, non ero tranquillo perché pensavo al viaggio di ritorno“. Molte trasferte europee le faceva in auto. Nel 2006 partecipò però all'inaugurazione del nuovo stadio dell'Arsenal, che, com'è noto, porta il nome di una conosciutissima compagnia aerea. Altri calciatori refrattari al volo erano Sivori e Pecci. Proprio i due anni interisti sono stati probabilmente i più deludenti della sua carriera, nonostante la conquista della Coppa UEFA "Cruijff non voleva che andassi, preferiva che lo raggiungessi a Barcellona. Ma all'epoca la A era il top, al Milan non volevo andare perché l'avevano già scelto Gullit, Rijkaard e Van Basten, dovevo scegliere tra Inter e Juve. Ma i dirigenti dell'Inter mi fecero tante promesse e dissero: "Giocheremo un calcio più offensivo". E lo facemmo, ma solo il primo mese. Non era quello che avevo sperato. Ma l'Italia è stata importante per la mia crescita". I giornalisti italiani si aspettavano che io parlassi tutti i giorni, io non volevo e loro si arrabbiavano. In Inghilterra mi hanno criticato perché le prime 7-8 partite non ho segnato e a me non interessava se mi rompevano le scatole sul calcio. Ma in Italia inventavano storie ridicole. Una volta mi tagliai i capelli e dissero che mi erano caduti perché non resistevo alla pressione...". Passato all'Arsenal, tornò ad essere uno dei migliori talenti del periodo.

    MARCO SPORTIELLO, 1992, portiere dell'Atalanta. Un cognome perfetto per un portiere! L'infortunio di Perin potrebbe aprirgli la strada per la convocazione ai prossimi Europei. E per il prossimo campionato c'è chi lo vede con la maglia azzurra del Napoli.

    Danilo Larangeira, detto semplicemente DANILO, 1984, difensore brasiliano dell'Udinese. Ha ottenuto, grazie al nonno paterno che arrivò in Brasile partendo da Padova, anche il passaporto italiano e spera in una chiamata di Conte. Quest'anno, dopo la sconfitta interna con la Roma, ha reagito con un gestaccio alle contestazioni dei tifosi udinesi. Si è poi subito scusato "Ho chiesto scusa, sono qui da cinque anni e non ho mai mancato di rispetto a nessuno. È un momento complicato e difficile, sono veramente dispiaciuto: metto la faccia per chiedere scusa per il mio gesto a tutta la curva e alla gente che era allo stadio".

    DANIELE DESSENA, 1987, centrocampista  e capitano del Cagliari,(ex Parma e Sampdoria). Quest'anno ha finito la stagione il 28 novembre in seguito alla frattura di tibia e perone durante il match casalingo col Brescia. Nel febbraio 2014  aderì alla campagna contro l'omofobia “Allacciateli”, indossando laccetti delle scarpe arcobaleno. Fu pesantemente insultato in rete da una parte dei tifosi cagliaritani "Per combattere l’omofobia c’è da fare ancora tanto e scendendo in campo con un simbolo ci metto il mio impegno. Gli insulti mi hanno fatto infuriare, ma solo perché colpivano persone che non fanno niente di male: non mi sono sentito offeso personalmente da quello che è stato scritto sul web, ho reagito perché in ballo c’è una questione molto più importante". "Siete solo degli ignoranti, abbiate rispetto". "Ho ricevuto una quantità inaspettata di messaggi in questi due giorni. Non credevo che potesse succedere: non lo avevo messo in conto, perché ero convinto di fare qualcosa di normale. Non pensavo bastassero due lacci colorati per scatenare le polemiche. Questo dimostra che la società italiana è davvero molto indietro".

    EVERT SKOGLUND, 1953, ex centrocampista di Inter (in 3 anni giocò in tutto 16 partite) Sant'Angelo, Lecco, Lecce, Piacenza, Pro Patria e Latina. Era figlio di Laennart Skoglund, ex ala destra svedese di Inter, Samp e Palermo. Nel Lecce giocò al fianco di suo fratello Giorgio, che era cresciuto nel Milan, e insieme al quale ha poi aperto una tabaccheria a Milano.

    Auguri anche a
    GABRIELE ALDEGANI, 1976, portiere del Pescara
    GAETANO VASTOLA, 1978, centrocampista della Virtus Lanciano
    DIEGO FARIAS,1990, ala destra brasiliana del Cagliari
    ALEXIS ZAPATA, 1995, ala sinistra colombiana del Perugia, in prestito dall'Udinese
    PIER GRAZIANO GORI, 1980 portiere del Benevento
    LUCA MORA, 1988, centrocampista della SPAL
    GIANMARCO ZIGONI, 1991, attaccante della SPAL, in prestito dal Milan. E' il figlio di Gianfranco, estrosa ala destra di Juve, Genoa, Roma e Verona negli anni 60-70, che tra l'altro, nel 1968, segnò il gol che condannò proprio la Spal alla retrocessione dalla serie A, dove non è più tornata
    DANIELE MIGNANELLI, 1993, terzino sinistro della Reggiana, in prestito dal Pescara
    MATTEO ZANINI, 1994, terzino sinistro del Messina
    MARCO BOSCOLO ZEMELO, 1996, attaccante del Melfi, in prestito dal Perugia
    DOMENICO FRARE, 1996, difensore della Tuttocuoio

    Il 10 maggio, 1929, era nato anche HASSE JEPPSON, scomparso nel 2013, attaccante svedese che Achille Lauro, presidente del Napoli, acquistò nel 1952 dall'Atalanta per la cifra record, allora, di 105 milioni di lire (all'epoca uno stipendio medio era di 100.000 lire). I tifosi  partenopei, con la loro consueta ironia, lo ribattezzarono “Banc 'e Napule”

    Buon compleanno anche a
    CARLO NESTI, 1955, giornalista, telecronista e figura storica di 90' minuto (fu il succssore da Torino del mitico Cesare Castellotti)

    Chiudo con la fascinosa topmodel italoamericana LINDA EVANGELISTA, 1965, che nel 1999 ebbe una relazione col portiere francese Fabien Barthez “Qualcuno scrisse che tra i calciatori brutti ero il più bello del mondo. Definizione che mi piaceva da morire. Stavo con Linda Evangelista, la modella, da cui venni mollato forse perché Manchester non è Los Angeles”. Rimase anche incinta, ma purtroppo perse il bimbo al sesto mese.

    Cesare Bardarossa Bardaro

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