Il Guangzhou Evergrande guidato in panchina da Marcello Lippi ha vinto la Champions League asiatica. La squadra cinese ha pareggiato 1-1 in casa nella gara di ritorno con l'F.C Seul, dopo il 2-2 ottenuto in trasferta. Nel match di oggi, vantaggio di Elkeson al 58' per i cinesi, pareggio di Damjanovic al 62' per i sudcoreani

Per il tecnico viareggino si tratta dell'ennesimo trionfo in campo internazionale, dopo il Mondiale vinto come ct dell'Italia nel 2006 e dopo le vittorie ottenute sulla panchina della Juventus: Champions League, Coppa Intercontinentale e Supercoppa Europea. 

Lippi diventa così il primo allenatore nella storia ad aver vinto la Champions League in due continenti diversi.

"Sono orgoglioso di essere l'unico allenatore ad aver vinto due Coppe dei Campioni in due continenti diversi - spiega Lippi a Sky Sport -. Peccato però che qui non c'è la musichetta della Champions ed i tifosi intonano l'inno cinese. Il calcio sta crescendo in Cina, ha anche buoni giocatori ma gli manca cultura calcistica e su questo si sta lavorando maggiormente. Le strutture ci sono, quelle che non mancano, ma pochi stadi sono pieni. Serie A? La Roma ha fatto un cammino stratosferico, ma dietro sono a due punti quindi anche loro hanno fatto qualcosa di stratosferico. Si giocheranno il titolo fino alla fine".

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(x.j.). A 65 anni, Marcello Lippi non si è stancato di vincere e di arricchire una bacheca che lo consacra come un autentico Maestro del calcio mondiale. L'allenatore di una formidabile Juve, il ct dell'Italia campione del mondo 2006, è diventato il primo tecnico del pianeta capace di vincere la Champions League in due continenti diversi. Il suo palmarès è impressionante: 5 scudetti con la Juve, primo allenatore nella storia del calcio ad aver vinto le massime competizioni internazionali sia a livello di nazionali (il mondiale) sia di club (Champions League '96, Coppa Intercontinentale '96), condivide attualmente questo primato con Vincente Del Bosque.  Insieme con Munoz e Ferguson, Lippi ha disputato il maggior numero di finali di Champions, di cui tre consecutive, al pari di Capello. In Cina, l'ex ct ha esportato il modello di organizzazione e di tattica del calcio italiano, ha rivoluzionato la preparazione e i metodi di allenamento del Guangzhou Evergrande, ha dimostrato quanto sia inarrivabile la scuola tecnica di Coverciano. Ora l'hanno capito anche in Cina.