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  • Lippi: 'Via dalla Cina perché non volevo rubare soldi. La Nazionale...'

    Lippi: 'Via dalla Cina perché non volevo rubare soldi. La Nazionale...'

    Marcello Lippi, ex commissario tecnico di Italia e Cina, parla a Radio Punto Nuovo: "Non ho fatto nessun grande atto. Avevo chiuso con la Cina dopo sei anni a fine 2018, poi dopo ci sono state tutta una serie di combinazioni, con il presidente federale che mi ha manifestato una stima che mi ha gratificato enormemente. Lo stesso anche il presidente della repubblica cinese, che è venuto in Italia e mi ha persino invitato alla cena al Viminale col nostro presidente Mattarella, chiedendomi di tornare ad allenare la Cina. E non è facile dirgli di no, io ho gli ho detto ‘vediamo’ ma poi mi ha convinto. Ci ho riprovato, mi hanno fatto un contratto molto importante. Poi mi sono reso conto che era venuta a mancare un po' di fiducia, quest'anno eravamo in un girone abbastanza facile e ho pensato che se l'anno prossimo avessimo preso una squadra tra Corea del Sud, Australia o Giappone ci avrebbero mangiati vivi. Perciò ho detto che non volevo rubare i soldi, non avevo grande fiducia nella squadra e allora ho deciso di rinunciare a soldi che mi non mi sembravano meritati". 

    SULLA NAZIONALE - "Nazionale? È tutto possibile, dobbiamo essere fiduciosi e contenti di ciò che sta facendo Mancini. Poi pensare a ciò che può fare un gruppo prima degli Europei e dei Mondiali è difficile, ma Roberto sta facendo un percorso di grande qualità e coraggio, ha scelto giovani molto bravi e ha mandato messaggi alle società facendoli giocare prima che esordissero in Serie A e loro stanno ricambiando con buon calcio, entusiasmo e risultati. Questa squadra potrà combattere con chiunque, la crescita è costante e continua".

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