Hanno creduto, cercato e voluto che fosse così. Un verso di Ramazzotti come metafora dell'estate di Florentino Perez e del suo entourage. Il presidente del Real Madrid ha cercato in tutti i modi Carlo Ancelotti, lo ha corteggiato, ha discusso e convinto il Paris Saint-Germain a lasciarlo partire, mantendo una promessa fatta quando il tecnico azzurro era sulla panchina del Milan: "Un giorno sarai il mio allenatore". L'inizio di stagione dell'erede di Mourinho non è però stato solo baci e abbracci. Ancelotti si è trovato tra le mani una squadra con troppe prime donne, innervosita dall'arrivo di Bale e dall'esclusione di Casillas, che sul campo fatica ad avere un gioco e in campionato non convince.

Il momento è delicato, la stampa spagnola ha preso di mira Re Carlo, come veniva chiamato a Parigi, i tifosi lo hanno fischiato per l'ostinazione nel puntare su Benzema, la poca considerazione di Morata e la scelta di mandare  San Iker a scaldare la panchina. Perez per ora non commenta, ma i ben informati parlano di un presidente infastidito e deluso. Anche in Francia Ancelotti partì con il freno a mano tirato, per poi diventare l'artefice dei successi del PSG. A Madrid avranno voglia di aspettare?