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  • LITTLE ITALY Beccaria, Borriello di Indonesia: 'Ho trovato la mia serie A'

    LITTLE ITALY Beccaria, Borriello di Indonesia: 'Ho trovato la mia serie A'

    Sulle orme di Simone Quintieri, Alessandro Beccaria  ha scelto l'Indonesia per rilanciare la sua carriera.  A calciomercato.com il 23enne attaccante, con un passato tra Dilettanti e Lega Pro, racconta il suo momento.

    Che tipo di attaccante sei? Il tuo modello?
    Sono un attaccante moderno, una classica prima punta che attacca gli spazi. Non sto fermo in area di rigore ad aspettare il pallone, mi piace partecipare alla manovra. Il mio modello calcistico Marco Borriello.

    Una carriera tra Lega Pro e campionati dilettantistici. Quanto è difficile emergere nelle serie minori?

    E' molto compicato. La mia carriera è iniziata a 16 anni, a Pescara, poi sono passato alla Reggiana dove ho subito una grave infortunio al ginocchio (rottura del collaterale esterno e crociato anteriore ndr) che mi ha tenuto lontato dai campi di gioco per un anno. Sono ripartito da Pistoia, ma la sfortuna mi ha colpito ancora! Mi sono fatto male, sempre al ginocchio, per questo sono sceso in Eccellenza, ho giocato a Vibo Valentia e ultimamente alla Sambonifacese.

    Com'è nata l'idea Indonesia? Come vivono il calcio?
    L'idea Indonesia é nata grazie ai miei procuratori di AMsports Giulio Biasin, Alessandro Magni e all'aiuto di Alberto Castellani. Qui sono pazzi per il calcio, è lo sport più seguito del Paese.

    Com'è stata l'accoglienza? Vivi ancora il albergo? Sei in Indonesia da solo?
    Indimenticabile, qualcosa di unico, di meraviglioso! All'aeroporto c'erano 5 mila persone ad aspettarmi, allo stadio per la presentazione addirittura 10 mila. E' stata un' emozione bellissima, che ricorderò per sempre. Non vivo più in albergo, ho trovato una villetta e vivo da solo. Mi tocca imparare l'inglese così ....

    Indossi la maglia del Bali Devata, quali sono le ambizioni del tuo club?
    Gioco in una squadra che lotta per vincere il campionato, per giocare la Champions League asiatica. Al momento siamo secondi in classifica.

    Un nuovo Paese, una nuova avventura. Cosa ti ha colpito di più? Se hai un episodio da raccontare o qualche anedotto...
    E' tutto nuovo, dai modi di vita alle tradizioni. Per esempio prima e dopo allenamento ognuno prega il suo Dio. C'è massimo rispetto per tutti. Un episodio particolare? Quando sono andato a trovare Simone Quintieri (altro italiano che gioca in Indonesia ndr), accanto alla sua villa c'era una statua eretta dai tifosi in suo onore!


    Le difficoltà?
    Molte, stare a 10 mila chilometri di distanza dai miei genitori e dalla mia sorellina Francesca è dura, ma sono contento della scelta fatta. Venire qui è stata anche una sfida personale. Il campionato è competitivo, si gioca un calcio molto fisico e non c'è tempo per il warm up. Bisogna ambientarsi subito. Il livello è simile a quello di una Lega Pro in Italia.


    Le tue ambizioni?
    Ho firmato fino a giugno e voglio dare il massimo in questi mesi per vincere il campionato. Ho inziato nel migliore dei modi, segnando al debutto davanti a 20 mila persone. E' stata la seconda emozione più bella della mia vita calcistica, dopo il gol con la maglia della Sambonifacese al Mantova, la città dove sono nato.

    Cerchi rivincite?
    Nessuna rivincita. Volevo giocare in serie A e qui sono riuscito a farlo. In questi mesi voglio dimostrare di meritarmi la categoria.

    Cosa pensi di Simone Quintieri?
    Siamo molto amici, lo conoscevo già in Italia perchè è di Cosenza e io per due anni ho giocato in Calabria con la Vibonese. Dirò alla mia difesa di stare attenta, è un giocatore che può cambiare la partita da un momento all'altro.


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