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  • VIDEO De Boer: 'Prima della Juve ero già morto e ora... Chance per Gabigol'

    VIDEO De Boer: 'Prima della Juve ero già morto e ora... Chance per Gabigol'

    L’Inter vuole confermare quanto di buono fatto vedere contro la Juventus anche contro l’Empoli. Frank de Boer, allenatore dei nerazzurri, presenta la trasferta toscana ai microfoni dei giornalisti presenti ad Appiano Gentile: 

    Senza Benega cambieranno gli uomini o il modulo?
    "Non cambieremo il modulo ma solo un giocatore. Sarà un piccolo dettaglio di tattica, ma voglio vedere la stessa intensità vista contro la Juve. Per me è molto importante non avere paura, abbiamo una granda squadra e adesso è tempo per i giocatori di dimostrare la loro qualità"


    Gabigol è pronto per giocare uno spezzone di gara?
    "Ha fatto due o tre allenamenti. Ieri è stato con il gruppo per la prima volta e devo dire che sta bene. Oggi vedremo come sta, ma credo che potrebbe essere convocato"

    A che punto è il processo di crescita? 
    "Contro l'Empoli capiremo a che punto è il nostro processo di crescita. Contro la Juve c'erano motivazioni diverse, adesso devo capire a che punto è l'apprendimento della mia squadra" 

    Cosa deve dimostrare Brozovic?
    "Deve capire qual è il suo ruolo in squadra. Una volta che saprà questo per me non è un problema. Deve essere chiaro che un giocatore non è grande quanto l'Inter. Al momento ha fatto qualcosa che io non avrei potuto accettare".

    Avete attaccato la Juve a tutto campo, è questa l'Inter che vuoi vedere contro le piccole?
    "Vorrei vedere una squadra che vuole sempre dominare la partita e quando facciamo pressing alto è per me molto importante. Io chiedo di giocare molto rapidamente la palla, è questa la filosofia che chiedo di dimostrare ai miei giocatori e credo che stiamo migliorando in questo anche se non è facile. Contro la Juve ho visto un buon lavoro, ma possiamo migliorare in tante altre cose. Deve essere una questione di mentalità e voglio vedere le stesse cose contro l'Empoli"

    Alla fine della partita tutto lo staff ha atteso i giocatori per salutarli. Com'è il tuo rapporto con i giocatori, Mourinho li aveva conquistati e per lui avrebbero dato tutto.
    "Io vorrei trattare tutti allo stesso modo perché sono un uomo onesto. Io lavoro e loro lavorano, ma sempre con rispetto. Chiaro che ogni tanto debba rimproverarli e se non viene rispettato il ruolo possono crearsi dei problemi. Le mie porte sono sempre aperte per parlare con i miei giocatori quando ci sono problemi. Conoscono la mia filosofia e ritengo di avere un buon rapporto con loro". 

    La vittoria contro la Juventus ha dato un segnale alle avversarie e consapevolezza a voi?
    "Sappiamo di avere una squadra forte, ma dobbiamo dimostralo sempre, in gara e in allenamento. Per me è questa la cosa più importante. Abbiamo una squadra co molta qualità, ma solo la qualità non serve a niente e questo i giocatori devono saperlo: prima viene il duro lavoro e solo dopo il talento può essere decisivo".

    Quale passo avanti vorrebbe vedere nella prossima partita?
    "Voglio che si domini la partita, avere la palla deve diventare la nostra filosofia. Questo può succedere solo se la squadra rimane unita e compatta. Contro la Juve è stata una squadra" 

    Ha incontrato qualche tifoso dopo la gara contro la Juve? 
    "É chiaro che adesso la gente sia molto più positiva, il mondo del calcio è tutto uguale. Quando si vince va tutto bene, quando si perde una partita è tutto negativo. Il nostro è un processo di crescita ed io sono fiducioso"

    La vittoria con la Juventus è una delle tre vittorie più importanti della tua carriera?
    "Una vittoria contro la Juve è fantastica, ma non serve a niente se non vinciamo la prossima partita. Posso dire che è una gara che aumenta il nostro processo perché quando lavori duro qualcosa poi ti ritrovi. Forse è la più importante, ma spero di vincerne altre"

    Cosa ha detto a Icardi per farlo cambiare così?
    "Sono molto contento dei miei calciatori e sono contento anche di Icardi. Un capitano deve sempre dimostrare di esserlo, non solo a parole. É questo quello che chiedo al mio capitano e sono contento di come Icardi stia svolgendo il ruolo"
     


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