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  • Scandalo Rocchi e vergogna Platini

    Scandalo Rocchi e vergogna Platini

    di Xavier Jacobelli
    (direttore quotidiano.net)


    Un giorno o l'altro, Braschi, Nicchi e Collina ci dovranno spiegare se siano loro i santi in paradiso di uno fra i peggiori arbitri del secondo e del terzo millennio che, tutti insieme, i tre di cui sopra si ostinano a difendere, a mandare sui campi della serie A e addirittura della Champions League. Per non dire della fase finale degli Europei 2012 in Polonia e Ucraina dove l'arbitro fiorentino Gianluca Rocchi, ieri a Bologna ancora una volta disastroso, rischia di rappresentare l'Italia su designazione dello stesso Collina.

    A giorni sapremo e, se sarà così, avremo la prova provata che la meritocrazia fra i fischietti non esiste e che, dopo essere stato il miglior arbitro del mondo, ma uno scadente designatore in Italia, Collina fa danni anche in Europa. Con la benedizione di Platini, la cui ignavia a proposito del presunto premiato biscottificio Dinamo Zagabria-Olympique Lione 1-7 è un'indecenza pari alla cecità del'Uefa che Michel presiede e che non ha manco aperto lo straccio di un'inchiesta su una delle partite più invereconde della storia recente del calcio europeo.

    Ma Platini è francese, come il Lione. E francese è Thierry Henry, l'uomo che nel 2010, con un colpo di mano mandò in gol Gallas facendo fuori l'Irlanda di Trapattoni dai mondiali sudafricani. Dove andò la Francia, che però venne fatta a pezzi perché Dio esiste. La stessa Francia che si è qualificata agli Europei 2012 grazie a un rigore inesistente con il quale ha battuto la Bosnia, poi eliminata dal Portogallo nei playoff.

    Nei giorni scorsi, il settantacinquenne Sepp Blatter, che purtroppo dovremo tenerci sul groppone per altri quattro anni alla presidenza della Fifa, ha dichiarato di essere favorevole all'uso della tecnologia, ma solo per stabilire se un gol sia gol per davvero. A parte il fatto che da Blatter non si potrebbe comprare nemmeno la ruota di una macchina usata, tali e tante sono state le panzane che ha sparato negli ultimi trent'anni, ieri a Bologna abbiamo avuto la prova provata di quanto falsa e ipocrita sia la posizione della federcalcio mondiale sulla moviola in campo. Perché, se ci fosse stata, Rocchi non avrebbe danneggiato il Bologna, negandogli un rigore e fischiandogliene uno contro a causa del tuffo di Ibrahimovic, con grande onestà evidenziato dallo stesso Allegri dopo la partita.

    C'era anche un rigore per i campioni d'Italia, tanto per gradire. Ma, adesso, se nel calcio esiste uniformità di giudizio, ci aspettiamo che Ibrahimovic venga squalificato come fu squalificato Krasic dopo la simulazione di Bologna. Augurandoci che Rocchi torni ad arbitrare nel 2013. In ottobre ha sfasciato Inter-Napoli, ieri Bologna-Milan: coraggio, Braschi e Nicchi. Se non lo fermate voi, fermatevi voi. Sopravviveremo.


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