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  • Lo sfascio Eldense e non solo: ora per Capuani spunta il fronte rumeno
Lo sfascio Eldense e non solo: ora per Capuani spunta il fronte rumeno

Lo sfascio Eldense e non solo: ora per Capuani spunta il fronte rumeno

  • Pippo Russo
La settimana passata è stata senza dubbio la più lunga nella vita di Nobile Capuani, ma quella che inizia oggi s'annuncia non meno intensa. E se il lunedì passato era nel segno della squallida vicenda dell'Eldense, quello di ieri è all'insegna delle rivelazioni che giungono dalla Romania.

Giusto ieri pomeriggio il sito di Gazeta Sporturilor ha pubblicato un articolo firmato da Costin Ştucan, il referente rumeno del consorzio EIC, quello che pubblica i documenti di Football Leaks. Nell'articolo si riferisce che durante la scorsa estate Capuani avesse provato a comprare un club rumeno, e che ha stretto dei legami con un gruppo di italiani anch'essi decisi a radicarsi nel calcio rumeno. Come riferisce l'articolo, nell'estate del 2016 Capuani avrebbe inviato una lettera d'intenti a Iosif Kiss, che in quel momento è il sindaco di Tărlungeni, cittadina alle porte di Brasov. L'obiettivo dichiarato è quello di acquisire l'Unirea, club allo sfascio sia sul piano sportivo che su quello economico finanziario. Alla testata rumena Kiss riferisce che Capuani non si è mai fatto vedere in loco. Conduce la trattativa per telefono, e parla di una gestione triennale del club. Ma poi sparisce. E per il club, che a cotante mani aveva affidato le speranze di sopravvivenza, rimangono pochi mesi di vita stenta. Viene trasferito presso la municipalità di Ştefăneştii de Jos, dove però le autorità locali si rimangiano l'accordo e decidono di non farsi carico della squadra. Va a finire che lo scorso febbraio, in pieno campionato di Seconda Divisione, l'Unirea è costretta a ritrarsi lasciando il torneo con una squadra in meno.

L'articolo firmato da Costin Ştucan riferisce pure che Capuani è in contatto con altri personaggi italiani ansiosi d'avviare un'avventura calcistica in Romania. Si tratta del gruppo che fa capo a Giovanni Pellegrini. Costui si presenta in Romania com rappresentante di Nilor Group, un fondo d'investimento con sede a Londra accreditato di un capitale da 33 milioni di sterline, il cui CEO sarebbe un altro italiano: Lorenzo Grassini. In Romania, Pellegrini si muove accompagnato da Claudio Sperduti Rampini, imprenditore di Tavarnelle (zona del Chianti fiorentino) e di Virgil Colfescu, agente rumeno da anni residente a Firenze. La scorsa estate Sperduti è morto a causa di un incidente aereo, avvenuto su un biplano che stava puntando su Brasov. Tornando a Pellegrini, Grassini e Nilor Group, da marzo 2016 i media rumeni riportano notizie che gli italiani sarebbero interessati al Brasov, poi al Poli Timosoara, e infine al Cluj. Nessuno di questi affari andrà in porto. L'articolo della Gazeta riferisce che, stando alle fonti del giornale, nella trattativa tra Capuani e la municipalità di Tărlungeni fosse coinvolto anche Pellegrini. Rimane il fatto che l'uomo dell'Eldense (e prima dello Jumilla) fosse l'anno scorso freneticamente in cerca di un club all'estero. Per i motivi che riteneva opportuni,e  che forse vorrà spiegare.

@pippoevai

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