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  • Lo strano caso di Marko Marin: un acquisto 'politico'?
Lo strano caso di Marko Marin: un acquisto 'politico'?

Lo strano caso di Marko Marin: un acquisto 'politico'?

  • Luca Cellini
Mentre il tecnico viola Vincenzo Montella era in televisione a provare a spiegare i motivi per cui la sua Fiorentina non era riuscita per l’ennesima volta in questa stagione a vincere una gara in casa (ultimo precedente il 29 ottobre scorso contro l’Udinese) ed il difensore azzurro Daniele Rugani passava quasi un’ora dopo il triplice fischio finale fra paletti ad ostacoli da evitare e, scatti da effettuare sul terreno dello stadio di Firenze, per svolgere lavoro di scarico supplementare, Micah Richards, Milan Badelj e Marko Marin si affrettavano ad abbandonare, trolley alla mano, lo stadio Franchi, pronti ad essere caricati su un pulmino che li avrebbe portati all’aeroporto e da lì su un aereo destinazione le proprie mete per le vacanze natalizie. Un gesto che è valso più di mille parole e che dà ragione a quanto dichiarato nel post partita di Fiorentina-Empoli dal tecnico azzurro Maurizio Sarri ovvero come nel club gigliato non vi sia quel senso di appartenenza per la maglia presente invece nella formazione capitanata da Davide Moro.

MERCATO DELUDENTE - Sta di fatto che se è vero che per una parte dello spogliatoio viola domenica scorsa non c’erano motivi per trattenersi ulteriormente allo stadio per provare a capire i motivi del pareggio contro Maccarone e compagni, dall’altra parte il tecnico gigliato Vincenzo Montella ha dimostrato chiaramente come lo scorso calciomercato estivo, al netto del riscatto di Cuadrado, e dell’arrivo di Basanta, quest’ultimo usato con continuità nell’ultimo mese e mezzo, è stato nettamente bocciato. Octavio mai convocato per una gara ufficiale, Brillante dimenticato negli ultimi due mesi, con Richards, Kurtic e Badelj  spesso confinati in panchina, ed usati saltuariamente in campionato. Chi invece non è mai sceso in campo nella prima parte di questo torneo di serie A, oltre a Cyprian Tatarusanu, che potrebbe presto approfittare del mancato rinnovo con la Fiorentina di Norberto Murara Neto (scadenza giugno 2015), è il trequartista Marko Marin.

MISTERO - Ma come mai Montella non ha mai deciso di utilizzare nelle prime sedici giornate del girone di andata il classe ’89 di Bosanska Gradiška? La versione buonista parla di un Marin assente per infortunio nei primi due mesi di stagione perché costretto a recuperare da un problema che ne ha condizionato anche il finale della passata annata al Siviglia: l’attuale numero 8 gigliato ha dovuto saltare tutta la preparazione estiva ed ancora non avrebbe capito ciò che la serie A esige, e quello che tatticamente il mister gigliato vuole da un giocatore con le sue caratteristiche. Eppure Marin non ha fatto male nelle presenze in cui lo si è visto in campo in Europa League, con tanto di gol decisivo al Guingamp, bissato da uno poi rivelatosi inutile contro la Dinamo Minsk. 

SCELTA 'POLITICA' - E allora emergere la versione maliziosa che qualcuno ha tirato fuori dopo gli ennesimi 90’ in panchina dell’ex anche di Chelsea e Werder Brema contro l’Empoli: il giocatore è arrivato a Firenze non per volontà di Montella ma della proprietà gigliata che ha un ottimo rapporto con il procuratore dello stesso Marin, ed il tecnico viola sta ingaggiando una battaglia personale per dimostrare al club che un calciatore come il tedesco di origini serbo-bosniache non gli serve ma che nel mercato invernale necessità di un attaccante con caratteristiche differenti. Se è vera questa seconda tesi, chi vincerà lo scontro su Marin? In caso di successo della linea dell’allenatore gigliato, tutt’altro che escluso che il connazionale di Mario Gomez possa chiedere una sua cessione già ad inizio 2015. 

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