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  • Lok. Mosca, Zhivoglyadov: 'Miranchuk sta facendo bene all'Atalanta. Joao Mario? È un grande, all'Inter il problema...'

    Lok. Mosca, Zhivoglyadov: 'Miranchuk sta facendo bene all'Atalanta. Joao Mario? È un grande, all'Inter il problema...'

    Dmitri Zhivoglyadov, terzino della Lokomotiv Mosca, ha rilasciato un'intervista esclusiva a Goal alla vigilia del match di Europa League con la Lazio.

    LA LOKOMOTIV - ​"Possiamo essere soddisfatti dell'inizio di stagione. Siamo tra le prime tre in classifica in campionato e siamo ancora imbattuti. Nelle ultime due partite non siamo riusciti a fare goal (0-0 contro Ural e Khimki), a volte può succedere. Abbiamo creato diverse occasioni ma le abbiamo sprecate. Dobbiamo migliorare nella fase di conclusione". 

    COMAN E SUAREZ - "Sono tutti grandi campioni. Coman è un calciatore molto intelligente, che sfrutta la sua grande velocità, mentre Joao Felix è molto tecnico. Suarez e Lewandowski sono tra i migliori attaccanti al mondo da 10 anni a questa parte. È difficile scegliere un solo giocatore tra questi".

    LAZIO - "Non ho visto una Lazio in difficoltà. Sì, forse dal punto di vista dei risultati, ma nel derby contro la Roma la squadra di Sarri ha vinto ed è sembrata in fiducia. Sono tutti calciatori di altissimo livello. Pedro ha vinto l'Europa League tre anni fa, Immobile si è laureato campione d'Europa con l'Italia in estate".

    MIRANCHUK - "Miranchuk dà un grande contributo alla squadra quando gioca. Però dipende da cosa l'allenatore (Gasperini, ndr) si aspetta da lui. Quando Aleksey viene schierato in campo, spesso riesce a collezionare assist e goal. A mio parere i suoi numeri sono buoni". 

    JOAO MARIO - "Joao Mario è un grande calciatore. Ha mostrato il suo ottimo livello durante gli allenamenti e le partite. Non l'ho seguito in altre squadre, quindi posso solo provare a immaginare. Probabilmente all'Inter non si è adattato al campionato, come anche in Premier League, competizione che richiede una grande preparazione fisica. In generale è importante che qualsiasi giocatore, anche il più forte, trovi la sua squadra ideale e il suo allenatore ideale per potersi esprimere al massimo. Ad esempio, Lukaku non convinceva al Manchester United, ma dopo essersi trasferito all'Inter, si è sbloccato ed è diventato il vice capocannoniere dell'ultima Serie A. Ora è tornato in Premier League e sta segnando goal decisivi".

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