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  • Romamania: Lorenzo il Munifico, Pastore e quel non so che di armeno...

    Romamania: Lorenzo il Munifico, Pastore e quel non so che di armeno...

    • Paolo Franci
    Quanto non vorrei essere nei suoi panni. E' un modo di dire questo, che esce fuori sistematicamente quando si ragiona sulle scelte difficili. A volte impossibili. Un modo di dire che si utilizza per significare il contrario. E cioè per dire che essere in quei panni ci piacerebbe eccome. Quest'ultima interpretazione la faccio mia per il Magnifico Dualismo appena nato nella Roma. Pastore e Pellegrini. O Pellegrini e Pastore. Quanto vorreste essere nei panni di Fonseca dovendo scegliere tra seta e cachemire? Quanto è bello per un allenatore avere due giocatori così da sprigionare in mezzo alle linee nemiche?
    Quanto manchi Pastore alla Roma s'è visto nella gara con il Brescia, vinta in penombra e grazie ai guizzi dei (magnifici) centrali difensivi. Però, Javier è mancato alla squadra eccome, improvvisamente orfana di inventiva e fantasia. In quella partita, Lorenzo il Munifico (di assist e giocate, of course) era appena rientrato. S'è tolto la ruggine di dosso e in Coppa ha fatto vedere il meglio del suo repertorio. Due assist splendidi, un rigore procurato e una lezione di stile e sportività in mondovisione. Colpito da un accendino, sanguinante, non ha fatto scene. S'è fatto medicare e via, di nuovo in campo. Giusto per dire quanto la classe a volte, varchi le linee del campo. Ma torniamo al Magnifico Dualismo e a una domanda che, vedrete, a breve affiorerà nei salotti e nell'etere romano: Lorenzo e Javier possono giocare insieme? Beh, perchè no? Lorenzo basso lo abbiamo già visto e il fatto che Fonseca lo disegni come “polivalente” è più di un indizio. Eppoi, se l'idea è quella di dominare il gioco a centrocampo con palleggiatori in grado di dire la loro anche in fase di recupero del pallone _ Pastore, da questo punto di vista, è stato addirittura sbalorditivo, tenendo conto delle sue caratteristiche naturalmente _ perchè non pensare a soluzioni di questo tipo? E, continuando a giocare con i ruoli e la fantasia, perchè non considerare l'idea di un Pastore finto nove come idea tattica alternativa, nel caso in cui si volesse far rifiatare Dzeko? D'altra parte, se l'emergenza stimola la fantasia, lo stesso può dirsi per l'abbondanza, considerando anche il recupero di Mkhitaryan. Sperando che quel modo di dire, “Non vorrei essere nei suoi panni”, per il prossimo futuro includa anche un non so che di armeno.

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