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  • BUFERA LOTITO: Tavecchio lo censura. Malagò: 'Discredito sul pallone'. Iodice: 'Ho altri audio'. Beretta: 'Io un garante'

    BUFERA LOTITO: Tavecchio lo censura. Malagò: 'Discredito sul pallone'. Iodice: 'Ho altri audio'. Beretta: 'Io un garante'

    20.00 LE PAROLE DI BERETTA - Maurizio Beretta, attuale presidente della Lega Serie A e Vice Presidente Vicario della FIGC, ha detto la sua sul caso Lotito: "Lotito ha detto che conto zero? Che volete che sia, io non decido sono soltanto un garante. Ci siamo sentiti stamattina con Lotito, poi rivisti in Lega e spiegati subito. Lotito ha usato modi discutibili ma si è inteso con quello che voleva dire nell'ottica di riforme. Carpi e Frosinone? Sono solo citazioni esemplificative, i migliori auguri a loro".

    19.49 IL COMUNICATO DI PALLOTTA - Il presidente della Roma James Pallotta ha espresso tramite un comunicato la sua posizione sulla questione:  "È curioso come nello stesso momento in cui la Premier League annuncia un incremento sostanziale dei diritti tv, un individuo stia provando a prendersi i meriti del recente accordo sui diritti televisivi italiani. In realtà certi passi avanti sono stati fatti grazie un club come il nostro e ad altri che hanno spinto per una nuova visione. Siamo inoltre convinti che molti benefici non si siano realizzati nella Lega per colpa di questo stesso individuo. Congratulazioni alla Premier League per l’accordo raggiunto: è sicuramente meritato. Il mercato globale conferma che questa opportunità esiste anche per noi in Italia. Per arrivarci, però, tutti i Club Italiani devono guardare al futuro e lavorare insieme con trasparenza per riportarci dove meritiamo di essere.
    James Pallotta"


    19.30 IODICE E GLI ALTRI NASTRI - "Non è il solo audio a mia disposizione. Ho altri documenti che attestano come Claudio Lotito mi abbia minacciato, in caso di mancato appoggio all'attuale governance, di togliere i finanziamenti che ci spettano. La registrazione rappresenta solo una telefonata tra me e Claudio Lotito". E' quanto fa sapere il dg dell'Ischia Pino Iodice.

    h 18.47 I COMMENTI DI MALAGO' E DELRIO - Ecco il primo commento del Presidente del Coni Giovanni Malagò alla grave vicenda odierna: "Fermo restando i modi scorretti per portare alla luce un colloquio priivato, le parole di Lotito sono state incaute e rischiano di gettare discredito sul mondo del calcio." In un breve tweet anche Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, ha riassunto la sua posizione sulla bufera che si e' sollevata oggi per il contenuto della telefonata fra Lotito e Iodice: "Il calcio deve cambiare. Si tratta di una conversazione che non rappresenta il calcio come lo vorremo noi e come lo vogliono gli italiani. Che delude profondamente tutti coloro, piccoli e grandi, che credono in uno sport sano. Ora come governo, che vigila sullo sport, che tra l'altro sostiene con fondi pubblici, chiediamo, a nome dei cittadini, che la Figc affronti un serio e radicale cambiamento di approccio nella gestione dello sport più popolare degli italiani".

    18.26 LOTITO CONTRATTACCA: 'LA MAGGIORANZA E' CON ME' - Accuse rispedite al mittente, parole di fuoco nei confronti dell’ex direttore generale della Lega Pro Francesco Ghirelli e di chi lo trascina nella bufera per “preservare i propri interessi”. Poi l’annuncio: “La maggioranza è con me, voglio un sistema trasparente”. Claudio Lotito sventola ed espone il programma finito nella bufera dopo che il direttore generale dell’Ischia Pino Iodice ha registrato una telefonata con il consigliere federale, in cui quest’ultimo – a sentire il dg – esercita pressioni. Una registrazione nella quale il presidente della Lazio si lascia andare a considerazioni pesanti sul numero uno della Lega Serie A, Maurizio Beretta, e ribadisce la sua influenza a tutto campo, dai diritti tv (“L’accordo Sky-Mediaset è merito mio”) alle telefonate con il presidente della Serie B Andrea Abodi (“Gli ho detto che il Carpi in A sarebbe rovinoso”). E mentre la Procura federale sta valutando se aprire o meno un fascicolo su quanto accaduto, sulle registrazioni risponde anche Mario Macalli, presidente della Lega Pro, al centro della vicenda dopo la mancata approvazione del bilancio 2014: “Mi viene il vomito”, dice a ilfattoquotidiano.it.

    18.08 LA PRO VERCELLI: 'OGGI SIAMO TUTTI TIFOSI DEL CARPI' - La Pro Vercelli, con un comunicato sul suo sito, si schiera al fianco del Carpi: ""Oggi siamo tutti tifosi del Carpi. Esprimiamo la nostra solidarietà al Carpi e a tutte le altre società che non 'valgono un c...o' e che, ancora prima dei successi sportivi, si preoccupano di fare sport in maniera sana e corretta, rispettando i propri obblighi e le proprie scadenze. Speriamo fortemente che il calcio possa essere ancora un luogo dove il 'più forte' sia quello che riesce a vincere sul campo indipendentemente da 'bacini di utenza' e altri fattori esterni".

    17.15 MACALLI ALLIBITO... PERCHE' E' STATA REGISTRATA LA TELEFONATA - Mario Macalli, presidente della Lega Pro, commenta ai microfoni dell'Ansa la pubblicazione della telefonata tra il dg dell'Ischia Pino Iodice e il presidente della Lazio, Claudio Lotito: "In tanti anni di calcio una cosa così schifosa non l'avevo mai vista. Registrare la telefonata! Sono allibito. Non ho neanche voluto sapere il contenuto, ma quello che so è che da due mesi stiamo subendo un vero e proprio stalking mediatico e forse non si è ancora toccato il fondo. E' proprio una brutta pagina, la lascio a chi l'ha scritta. Cosa deve succedere alla prossima assemblea di Lega Pro? Sarà solo la prosecuzione dell'assemblea interrotta a dicembre, con all'ordine del giorno le linee guida per l'assegnazione dei diritti tv e la nomina di un consigliere. Siamo tranquilli. Le parole di Lotito? Ho saputo che avrebbe detto che tra un anno e mezzo dovrò lasciare. Troppa grazia. L'anno scorso pensavo di avere davanti solo sei mesi e sono ancora qui".

    15.55 - PROCURA FIGC APRE UN FASCICOLO? - La Procura federale dela Figc sta valutando, a quanto apprende l'Adnkronos, se aprire un fascicolo sulla telefonata tra il presidente della Lazio, Claudio Lotito e Pino Iodice, direttore generale dell'Ischia, svelata oggi dal quotidiano La Repubblica. Il contenuto della conversazione, si legge su Repubblica.it, è attenzionato dalla Procura che sta seguendo la vicenda. 

    15.45 PARLA TAVECCHIO - Il presidente della Figc Carlo Tavecchio ha espresso la sua opinione sul colloquio Lotito-Iodice, che il dg dell'Ischia ha registrato e reso noto: "Toni e contenuto della telefonata sono da censurare, così come le modalità con cui è stata realizzata. La Figc è garante della regolarità del campionato, le promozioni sono decise dal campo, ogni altra logica è inaccettabile"

      

    14.23 IODICE RINCARA LA DOSE - Il direttore generale dell'Ischia Isolaverde, Pino Iodice ha dichiarato: "In merito alla registrazione audio pubblicata questa mattina su La Reppublica, posso tranquillamente affermare che non è il solo audio a mia disposizione. Ho altri documenti che attestano come Lotito mi abbia minacciato, in caso di mancato appoggio all'attuale governance, di togliere i finanziamenti che ci spettano. La registrazione di oggi rappresenta solo una telefonata intercorsa tra me e Lotito. Le sue parole sono comunque inaccettabili. Mi spiegate come si possa parlare di Beretta come di un presidente che non conta nulla, o di società come il Carpi e Il Frosinone, che visti i pochi introiti che potrebbero arrivare dai diritti televisivi, è il caso che non salgano in Serie A? Purtroppo nel calcio che conta le le decisioni vengono prese a tavolino da coloro che rivestono importanza. Si tratta di cose gravissime d inamissibili. Se Beretta, Tavecchio, Abodi e Macalli hanno un minimo di senso del pudore, dopo dichiarazioni del genere, dovrebbero rassegnare immediatamente le dimissioni. Lo ripeto ho altre registrazioni con situazioni ancor più gravi. Non sono impazzito. Se ho denunicato questa situazione è perchè ho prove importanti nelle mie mani. Ho deciso di fornire tale registrazione a La Repubblica proprio perchè bisogna dare una scossa, anche perché, solo ascoltando le dichiarazioni concrete si può capire veramente chi è Lotito. Auspico che intervenga qualche personsaggio autorevole. Questa non è una situazione che interessa la sola Lega pro, ma l'intero calcio nazionale. Ho registrato la telefonata per abbattere l'omertà. Dal presidente della Lazio sono arrivate minacce al sottoscritto e ad altre personeSpero ora che qualcuno prenda provvedimenti, se non dovesse accadere vorrebbe dire che siamo veramente nella Repubblica delle banane. Non ho scopi personali, non voglio arrivare alla Lega, non ambisco a poltrone nella Lazio, né nella Salernitana, assolutamente. Io l'ho fatto per abbattere questo muro di omertà. Le stesse minacce che Lotito ha fatto a me le ha fatte a tante altre persone, a tanti altri presidenti". 

    14.14 COMUNICATO CARPI - "Il Carpi F.C. 1909 S.r.l. ha letto, con INCREDULITÀ E VIVA INDIGNAZIONE, la conversazione divulgata questa mattina dai mezzi di informazione, peraltro supportata da un file audio, apparentemente originale ed autentico, pubblicato sulla homepage del sito ufficiale di uno dei principali quotidiani nazionali.

    Ove confermate, le affermazioni del legale rappresentante di un Club di massima serie appaiono, a tacer d’altro, del tutto inopportune, fuori luogo, nonchè offensive della dignità e onorabilità della scrivente società, dei giocatori, dello staff tecnico, dei dirigenti, della storia che questi rappresentano e, soprattutto, della tifoseria che, con serietà, correttezza e lealtà, segue da sempre le sorti della propria squadra. A maggior ragione ove si consideri che colui che avrebbe espresso tali giudizi ricopre anche la carica di Consigliere Federale e membro del Comitato di Presidenza della F.I.G.C..
    Altrettanto inquietante, per non dire INACCETTABILE, è che un Presidente di Serie A, Consigliere Federale e componente del Comitato di Presidenza della F.I.G.C. esprima valutazioni di tal genere al cospetto del Presidente della nostra Associazione di categoria, la Lega Nazionale Professionisti Serie B, Andrea Abodi, alla quale è completamente estraneo, in quanto privo di qualsivoglia ruolo al suo interno, per giunta auspicando risultati sportivi ed esiti finali dei Campionati a cui partecipa il Carpi F.C. 1909 S.r.l., a questa avversi, motivati con le assurde argomentazioni che sono sotto gli occhi di tutti.
    Forse è anche vero, come si legge sui media oggi e si sente chiaramente nella registrazione audio, che qualcuno non sappia “manco che esiste….il Carpi”. Noi, però, che piaccia o no, ESISTIAMO, e siamo, che piaccia o meno, una società, sì di provincia, ma che ha vinto 4 campionati in 5 stagioni, partendo dai dilettanti e, nell’attuale torneo, a 17 giornate dal termine, si trova solitaria in vetta, avendo maturato 10 punti di vantaggio sulla terza in classifica.
    Quindi, MERITIAMO RISPETTO, da parte di tutti, così come noi, per primi, rispettiamo tutti, siano essi avversari, presidenti, dirigenti, tifosi, arbitri e ogni soggetto operante all’interno del movimento sportivo di cui facciamo parte.
    PRETENDIAMO, quindi, che tale comportamento venga tenuto anche nei nostri confronti, nei confronti della meravigliosa città che ci onoriamo di rappresentare, della nostra magnifica tifoseria, fatta di giovani supporter e tante donne, nonchè di tutti gli addetti che collaborano con il Club, anche quelli meno conosciuti e visibili che, per pura passione, credono nella nostra mission e nel nostro lavoro. Il Campionato di Serie B è una manifestazione stupenda, che esprime valori unici ed inimitabili, di esempio anche per le altre realtà del panorama calcistico professionistico italiano, nel quale crediamo fermamente perché tale fiducia è stata pienamente meritata nel corso del tempo da chi ci guida.
    Il Campionato di serie B, inoltre, è e deve rimanere impermeabile rispetto a BIECHE VALUTAZIONI MERCANTILI E DI MERE OPPORTUNITÀ SPECULATIVE, e, al termine dello stesso, deve essere promosso in Serie A chi avrà maturato la classifica migliore e sopravanzato le altre contendenti, non certo chi è in grado di ottenere più abbonamenti alle televisioni pay per view o conseguire audience maggiori. Ci rifiutiamo anche solo di pensare che siffatte logiche possano trovare spazio all’interno della nostra Associazione.
    NON E’ TOLLERABILE essere definiti, noi del Carpi F.C. 1909 S.r.l., al pari di qualsivoglia altra consorella, quali “squadre che non contano un c….”. Il Campionato di Serie B è una manifestazione nella quale lo share, i soldi, i contributi e la mutualità sono sì importanti ma ancora più importanti sono la fiducia, la correttezza e l’onestà che noi proprietari, atleti, tecnici e dirigenti del Carpi F.C. 1909 S.r.l. abbiamo sempre dimostrato di possedere e sapere insegnare a tutti, a partire dai giovani della nostra scuola calcio. Nel perseguimento di questo obiettivo, alla luce dei gravi accadimenti resi pubblici in data di oggi, siamo certi che il Presidente Andrea Abodi, dirigente nel quale sinceramente crediamo ed al quale abbiamo affidato le redini della Lega, ma anche la F.I.G.C. e l’A.I.A. sapranno tutelare le 22 società facenti parte della Lega Nazionale Professionisti Serie B, riservando alle stesse un trattamento assolutamente paritario ed equanime, come hanno sempre fatto sino ad oggi.
    Inoltre, nella riconosciuta, piena ed insindacabile autonomia degli organi di giustizia sportiva, riteniamo che i fatti in commento meritino la massima attenzione da parte della Procura Federale per le determinazioni di competenze.
    Questo perchè il Campionato di Serie B deve essere preservato da ogni ombra, sospetto o anche semplice considerazione che non sia ispirata all’unico valore che conta nel mondo dello sport: la meritocrazia, in forza della quale vince, le partite ed i campionati, chi ha ottenuto i migliori risultati, si chiami Juventus, Real Madrid, Bayern Monaco o Carpi.
    Ci auguriamo che le stesse finalità siano perseguite da ogni componente del nostro movimento, che non può e non deve essere inquinato da comportamenti e rapporti che non hanno nulla a che vedere con i principi fondanti il nostro sport". 

     

     

    13.15 PARLA ULIVIERI - Il presidente dell'associazione allenatori, Renzo Ulivieri ha commentato: "Se i valori sono questi è la fine dello sport. Le parole di Lotito sono offensive nei confronti dei giocatori, degli allenatori e dei dirigenti. Bisogna che qualcuno prenda le distanze". 

    13.01 IL SINDACO DI CARPI - Alberto Bellelli ha dichiarato: "Le frasi di Lotito possono avere una logica economica, ma non hanno senso per lo sport e non danno una visione edificante di quello italiano. Noi siamo un esempio per l'economia e la qualità della vita, nonostante il terremoto che ci ha colpito. Noi siamo qualcosa di più, non possiamo essere giudicati da Lotito sulla base dei diritti televisivi". 

    12.27 LOTITO SI DIFENDE - Il presidente della Lazio, Claudio Lotito ha dichiarato all'ingresso in Lega Calcio: "Non ho fatto pressioni su nessuno, ho solo posto il problema. Ho semplicemente detto che il sistema sta saltando. Rivendico quello che ho detto, anche in forma premeditata, perché ero a conoscenza che la persona con la quale ero al telefono avrebbe fatto questa scelta (di registrare la telefonata, ndr). Andate a vedere il curriculum di Iodice e guardate di chi parliamo. Porta pure sfiga, le squadre per cui ha lavorato sono tutte fallite. Con lui ci vedremo in altre sedi. Il problema è che c'è un gruppo di persone che vogliono impadronirsi della Lega per scopi personali. Beretta non si è nemmeno preoccupato. Ho semplicemente detto, riferendomi sia a Beretta che a Macalli, che è inutile che facciamo saltare il presidente perché il presidente conta zero. Non Beretta in quanto Beretta, ma in quanto presidente della Lega. Beretta è organo di garanzia, chi conta è l'assemblea". 

    12.06 ABODI TWITTA - Il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi ha scritto su Twitter: "Conta solo il campo e questo principio vale per tutti noi della B, 22 Club e la Lega! Il Carpi continuerà a fare quello che ha fatto fino ad oggi, con dignità, qualità e determinazione. Che si fa? C'è molto da fare, molto... Basta! Sono all'estero, non ho sentito la telefonata, ho solo letto il giornale e mi basta. A Lotito ho detto 'semplicemente' che vive su un altro pianeta e che il calcio è un'altra cosa, esattamente quello che penso. Non è vicepresidente Figc, ma non cambia la sostanza. Dopodiché la mia risposta è la classifica del nostro campionato. Il Carpi primo in classifica è la dimostrazione più bella, conta solo il campo! Abbiamo 22 squadre e tutte meritano lo stesso rispetto! Noi andiamo avanti con i nostri Valori e chi vive la Serie B sa che non sono 'chiacchiere e distintivo'. Generalizzare sarebbe l'errore più grande. Non siamo tutti uguali e ognuno risponde di quello che fa e dice, sono sempre stato contrario ai 'daspo' di gruppo. Non sono il braccio destro o sinistro di nessuno, sono un uomo libero. Ma cosa c'entra in questo caso Tavecchio? Sostenendo la sua candidatura alla presidenza della Figc pensavo di contribuire a dare risposte positive, buone soluzione e una immagine diversa, molto diversa". 

     

     

    9.03 RASSEGNA STAMPAC'è una telefonata che da giorni agita il calcio italiano. Risale al 28 gennaio. A un capo del filo, Claudio Lotito. All'altro, Pino Iodice, direttore generale dell'Ischia Isolaverde. Iodice, 49 anni, un lungo passato nel Napoli, rappresenta in Lega Pro uno dei club che hanno sfiduciato il presidente Mario Macalli, che è anche numero 2 della Figc. Lotito, patron della Salernitana, lavora per restituire a Macalli la maggioranza nell'assemblea del 16 febbraio. E si presenta come il vero deus ex machina del calcio italiano. Comanda, dice, nelle leghe e in Figc. A lui, dice, tutti si rivolgono per avere un'idea, risolvere grane, trovare fondi. Iodice lo chiama e a insaputa di Lotito registra la telefonata. Ora la fa ascoltare a Repubblica. "Ecco qui, sentite, ho registrato tutto. Lotito fa pressioni: l'Ischia deve sostenere il suo programma o non avremo contributi. Io rappresento una piccola società, lui è un uomo potente: ho registrato per cautelarmi". 

    Chi decide davvero. Iodice vuole silurare Macalli. Lotito lo invita a ragionare: "Ho un programma, in sei mesi incrementerò i ricavi, porterò uno sponsor al campionato e i soldi dello streaming. Ho parlato con quello che ha portato 1,2 miliardi alla Lega di A e 14 milioni in più di Rcs alla Figc". Il riferimento è all'advisor Infront. "Ti faccio un discorso: secondo te in Lega di A decide Maurizio Beretta? Sai cosa decide? Zero. E allora: il presidente (Macalli, ndr) fra un anno e mezzo va a casa da solo, l'accompagno io, e rappresenta zero. Viene fatta una commissione strategica, tre presidenti, uno del Nord, uno del Centro, uno del Sud, e ogni 20 giorni vedono l'attuazione del programma. Il direttivo viene tolto, Pitrolo (vicepresidente di Lega, ndr), quello, tutti. Chi viene eletto va lì a lavorare. E vi tranquillizzo, io non sono candidato a niente, non m'interessa, voglio salvare la Lega Pro. Se la Lega Pro nel giro di dieci giorni non trova un gruppo di maggioranza che io in questo momento ho su questo progetto che ti ho detto, ti spiego che succede. Il 16 abbiamo l'assemblea, a me non cambia, ho preso 100mila euro, ma 4 milioni l'anno ci metto nella Salernitana. Se non si risolve 'sto problema, il 16 non arrivano i soldi, perché non ci sono. Carpi e Frosinone non devono venire in Serie A, con loro non guadagnamo nulla". 

     


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