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  • Lotito e Inzaghi, tutti i retroscena sulla sfuriata twittata da un tifoso giallorosso

    Lotito e Inzaghi, tutti i retroscena sulla sfuriata twittata da un tifoso giallorosso

    • Luca Capriotti
    Doveva essere una giornata di avvicinamento ad un match importante, di richiamo, anche se ad inizio campionato. Il calendario ha riservato alla Lazio un inizio shock: Napoli e Juventus, che a lungo si sono battute per lo Scudetto. La sconfitta contro il Napoli ha fatto un po' tremare l'ambiente Lazio: il calciomercato appena terminato è stato messo sotto accusa, sono stati in molti, sul web e nelle radio romane, a discutere le scelte del duo Lotito-Tare, le sostituzioni e il modulo difeso da Inzaghi. Tensione che a Roma è naturale conseguenza di ogni sconfitta. Poi la doppia bomba: prima la vicenda legata ai volantini distribuiti in Curva Nord, poi il video, twittato, che immortala Lotito a Cortina, ripreso di nascosto, mentre discute animatamente al telefono. L'interlocutore è Simone Inzaghi, è chiaro: lo ha confermato anche il portavoce della società, Arturo Diaconale. Che ha bollato l'episodio come avvenuto 'ai primi di agosto', lo ha riferito al mercato in fase culminante, e ha minimizzato l'episodio come "normale dialettica tra presidente e allenatore. Qualsiasi tecnico spera di avere 11 Ronaldo e staff medici all’altezza dei massimi luminari, allo stesso tempo un presidente ha il diritto di poter rispondere che ciò non è possibile. Non c’è alcun contrasto tra Lotito e Inzaghi, c’è stata una discussione ma questo non intacca il loro rapporto e spero non turbi la squadra alla vigilia di una partita delicata".

    Che sia dialettica, è altrettanto chiaro, che in certi momenti sia normale, anche. Altrettanto chiaro che si tratti di una discussione, anche piuttosto animata. Lotito accusa l'interlocutore di "lamentarsi sempre", nonostante abbia parlato anche con Tare. Poi la stoccata, sicuramente affilata: "Pensa a fare l'allenatore". Sul banco degli imputati, più che il mercato e 'gli undici Ronaldo' sembrerebbe esserci un membro dello staff medico, da poco silurato: "Già te l’ho detto, decido io, non decidi te. Te lo sto dicendo in tutte le salse. Voglio avere la certezza che chi sta male, sta male, chi non sta male, non sta male. No che qualcuno dica ‘zitto che questo sta male’. Vedi lo staff che c’ha tuo fratello. Cominciano a chiarire. Ti stai sempre a lamentare di tutto. Caz** hai una squadra che vale 10 volte quella che valgono le altre. Te lo ha detto Tare e tu fai finta di non capire. Pensa a fare l'allenatore”. In questo caso si vola sul campo delle ipotesi (anche se suffragate da molti spifferi) ma, da quanto filtra, Lotito farebbe riferimento ad un membro dello staff fisioterapico meno sereno di altri sulle condizioni dei giocatori, magari più vicino alle istanze dello spogliatoio piuttosto che alle esigenze della società. Anche meno accondiscendente, a quanto pare ("zitto, sta male"). Inzaghi avrebbe lamentato l'allontanamento di un membro dello staff gradito al gruppo e al mister, denunciando la penuria di fisioterapisti. L'osteopata Contigliani avrebbe dato le dimissioni, Berini sarebbe andato via durante la seconda parte del ritiro, in Germania. Il presidente avrebbe risposto picche.

    Il mercato riguarda evidentemente la seconda parte della discussione, quella relativa alla rosa, che "vale 10 volte le altre". Difficile capire se il riferimento sia alle altre pretendenti per la Champions (sembra complicato ipotizzarlo), o alla media delle altre squadre di A. Difficile credere che la rosa della Lazio sia 10 volte superiore ad altre, nonostante quello che avrebbe detto, evidentemente, Tare ad Inzaghi. La discussione, evidentemente privata, sicuramente non destinata ai social, è stata di certo oggetto del dileggio di chi lo ha postato sui social, che ha prontamente cancellato il tweet (la Lazio ha annunciato tramite comunicato di voler passare alle vie di fatto in sede legale). Il cinguettio in questione ironizzava sui buoni "rapporti tra Lotito e Inzaghi". Ovviamente l'account che ha lanciato il sasso e nascosto la mano appartiene ad un tifoso della Roma, senza ombra di dubbio, nonostante la velocità istantanea nel premere il tasto "Delete". Non è difficile, scorrendo la timeline di Twitter, ritrovare le "tracce" del suo cinguettio. Un piccolo e significativo "conflitto d'interessi" che ha chiaramente molto poco di nobilmente informativo, ed è più vicino al campo del reato. Da più parti nell'ambiente Lazio, dalle stesse parole di Diaconale, la tensione del dialogo viene derubricata a normale (per quanto magari poco piacevole) discussione tra dipendente e datore di lavoro, addirittura un tentativo di destabilizzare l'ambiente nelle vicinanze di un match fondamentale, quello contro la Juventus.

    Risulta difficile associare la tempestività dei social alla cronologia suggerita da Diaconale, che data il video ai primi di agosto. Sembra impensabile che l'improvvido twittatore abbia aspettato così tanto per esprimere tutta la sua fervida ironia. In casa Lazio tensione c'è stata. Ad agosto, o ieri, importa solo per mettere a fuoco l'argomento del contendere. Il calciomercato durante il suo svolgimento o al termine, prima o dopo la sconfitta di Napoli. Lo staff medico, storico motivo del contendere a Formello, oggetto di diplomazia costante tra istanze della squadra e società. Tensioni che, normali o meno, sarebbero rimaste private, se qualcuno non avesse deciso di farsi grasse risate alle spalle della Lazio. Che intende appurare se sia possibile ridacchiare anche in un'aula di tribunale.

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