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  • Lotito 'festeggia' il compleanno con la retrocessione del Frosinone e quella quasi certa del Carpi
Lotito 'festeggia' il compleanno con la retrocessione del Frosinone e quella quasi certa del Carpi

Lotito 'festeggia' il compleanno con la retrocessione del Frosinone e quella quasi certa del Carpi

CAMPIO-NATI il 9 maggio. Gli auguri odierni di buon compleanno sono per:


FULVIO COLLOVATI, 1957, ex difensore di Milan, Inter, Udinese, Roma, Genoa. Quando nell'82 passò dal Milan all'Inter, la stampa lo dipinse come “ingrato transfuga”. "Il passaggio fu clamoroso, sono stato uno dei primi dell'era moderna ma la verità è una e una soltanto. L'ho fatto perché avevo paura di perderla davvero la Nazionale, stavolta. A Como i tifosi del Milan ci contestarono, si disse che presero di mira me in particolare, ma ero il capitano ed il simbolo dei malumori dopo la retrocessione"  E' stato campione del mondo nel 1982: “Quello è stato un Mondiale storico, per tanti motivi. Per quando l'hai vinto e per come l'hai vinto: Brasile, Argentina, Germania. Tutte sconfitte, tutte battute. E poi c'era Pertini, il Presidente più amato dagli italiani. Venne prima e dopo la finale del Bernabeu negli spogliatoi, dopo la vittoria andammo al Quirinale a mangiare con lui. Tutto molto semplice, tutto da Pertini. Sembrava quasi di essere in trattoria. Ho ancora negli occhi il gesto delle tre dita, con cui sfogò la sua gioia, in finale. E poi quella partita a carte in aereo, con Zoff, Causio e Bearzot. Era un ambiente di un'umanità pazzesca". 
Dopo aver chiuso col calcio giocato (“Scoglio cercò di convincermi a non appendere le scarpette al chiodo e di andare a Messina con lui, finendo a trentanove..."). è diventato produttore e commentatore televisivo

LUCIANO SPINOSI, 1950, ex  difensore di Roma, Juventus, Verona.Milan, Cesena. "Sono sempre passato per un picchiatore, ma non era così. Certo, le mie entrate le facevo, ma non ho mai fatto male a nessuno e, soprattutto, non sono mai stato espulso per un fallaccio. Ricordo che girava voce che dovessi andare alla Juve, ma dalla società non trapelava niente. Una delle ultime partite di campionato la giocammo proprio a Torino contro i bianconeri. Mentre facevo riscaldamento, si avvicinò Boniperti. Ci salutammo e lui mi fece notare che avevo i capelli troppo lunghi e che li avrei dovuto tagliare. Lì ho capito che sarei andato alla Juve! Mi ricordo un episodio curioso: giocavamo al Comunale, era inverno e faceva un freddo cane. Il campo era metà al sole e metà all’ombra. A un certo punto il mio avversario (non ricordo chi era) mi dice: “Senti Luciano, io vado a giocare al sole che qui all’ombra fa freddo. Tu mi segui?”. Io gli risposi: “Certo”. “Bene, allora andiamo”, disse lui. E così facemmo". Era detto Spinosi II, per distinguerlo dal fratello maggiore Enrico, che giocò nel Cagliari

MAREK JANKULOVSKI, 1977, ex terzino sinistro ceko di Banik Ostrava, Napoli, Udinese, Milan, una carriera funestata dai continui infortuni. L'11 maggio 2005, nella semifinale di Coppa Italia Udinese-Roma si fratturò la caviglia in seguito ad un duro intervento di Cufrè, nato anch'esso il 9 maggio.

LEANDRO DAMIAN CUFRE', 1978, difensore argentino, in Italia dal 2001 al 2006, (Roma e Siena). Già nella gara di campionato tra Udinese e Roma giocata il 10 aprile si era reso  protagonista di un brutto gesto quando colpì con un pugno in piena area di rigore Di Michele. L'episodio, avvenuto a palla lontana, sfuggì ad arbitro e guardalinee, non all'occhio delle telecamere. Il giudice Laudi fece valere la prova televisiva e squalificò per due giornate Cufrè, che aveva già un precedente simile con Del Piero (ma allora non fu punito). 

DOMENICO CASO, 1954, ex  centrocampista di Fiorentina, Napoli, Inter, Perugia, Torino,  Lazio, Latina, Orceana. Nel 1975 ebbe un incidente d'auto con Vincenzo Guerini, che a 22 anni dovette abbandonare il calcio. Caso, invece, riportò la frattura del naso e rientrò dopo pochi mesi. Esordì in Nazionale a 20 anni, ma quella rimase la sua unica presenza. E' poi diventato allenatore: “Quando è arrivato Lotito, che non sapeva nulla di calcio, sono stati Negro, Peruzzi, Oddo e Giannichedda a chiedergli di affidarmi la prima squadra. Lotito ha accettato senza ritoccarmi di un solo euro il contratto da allenatore della Primavera e io non ho chiesto nulla e, anche se era una sorta di salto nel buio, ho accettato, per il bene della Lazio. Dopo tre giornate di campionato eravamo imbattuti e secondi in classifica, dietro la Juventus. A quel punto è venuto di corsa da me chiedendomi di rinnovare il contratto. A quel punto sono stato io a dire di no, spiegandogli che io non allenavo per soldi e che quel gesto doveva farlo prima, non perché stavamo vincendo. L’ho fatto per fargli capire che i valori si applicano nei rapporti tra le persone, non a parole per poi contraddirsi nei fatti. Sarri è uno come me. E’ il prototipo di quello che serve al calcio di oggi per rinascere. Gente che ha fatto la gavetta, senza sponsor o calci nel sedere. In tanti dovrebbero andare a studiare da lui, sia la tattica che la gestione del gruppo”. Nel 1985 gli fu diagnosticato un tumore al fegato, ma fortunatamente è riuscito a sconfiggere la malattia


Buon compleanno anche a:

JOSEF HEYNCKES detto Jupp,1945, ex attaccante e allenatore tedesco. E' uno dei 5 allenatori ad aver vinto 2 Champions League con 2 squadre diverse:Real Madrid nel 1998 (dopo 32 anni di astinenza) e Bayern Monaco nel 2013.

LEANDRO RINAUDO, 1983, difensore di Palermo, Varese, Salerno, Cesena, Siena, Napoli, Juventus, Novara, Livorno, Virtus Entella, Bari, Vicenza, attualmente svincolato. Il 5 gennaio 2014, in Fiorentina Livorno, “contribuì” all'ennesimo infortunio di Pepito Rossi

JULIO CESAR URIBE, 1958, detto "El Diamante negro", ex  centrocampista peruviano al Cagliari dal 1982 al 1985.  Nel 1982 arriva terzo nella classifica del Pallone d’oro sudamericano dietro Maradona e Zico. Il 21 novembre 1982, a Verona,  è stato il  primo giocatore ad essere contestato in Italia per il colore della sua pelle. Dalla curva gli vengono lanciate addosso delle banane. In Perù è considerato il vero inventore dell'elastico di Ronaldinho.

HUGO MARADONA, 1969, detto El Turco, ex centrocampista, fratello minore, in tutti i sensi, di Diego Armando. Giocò 13 partite, ma solo 3 dall'inizio, nel 1987-88 nell'Ascoli, dove era stato parcheggiato dal Napoli, che era stato costretto ad  acquistarlo da Diego, ma aveva già, come secondo straniero (allora se ne potevano avere solo due) un certo Careca. In precedenza era stato offerto alle neopromosse Pisa e Pescara che avevano declinato l'offerta: "Cedete pure Pagano al Napoli, ma non fatevi appioppare Hugo Maradona, per carità! (Giovanni Galeone, tecnico degli abruzzesi)". 


Auguri pure per:

MASSIMO PACI, 1978 ex difensore di Ancona, Juventus, Viterbese, Ternana, Lecce, Ascoli, Parma, Novara, Siena, Brescia, Pisa allenatore Civitanovese.

LUCA ROSSETTINI, 1985, difensore del Bologna. 

DAVIDE BERTONCINI. 1991, difensore del Modena, in prestito dal Frosinone.

DANIELE PINTO, 1986, centrocampista del Giana Erminio.

FABRIZIO DE SIMONE, 1997, centrocampista del Messina, in prestito dal Napoli

TOMMASO COLETTI, 1984, centrocampista del Foggia. 


Auguri anche a:

CLAUDIO LOTITO, 1957, che festeggerà insieme il compleanno e la  retrocessione di  Frosinone, certa,  e Carpi, probabile.

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