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  • Lotito:| Mani sulla Salernitana

    Lotito:| Mani sulla Salernitana

     

    Claudio Lotito si candida a essere il primo. Solo qualche settimana fa il Consiglio Federale ha deciso di concedere alle società di A di diventare proprietarie di una squadra in serie D. Opportunità da cogliere al volo, per il bene della Lazio e non solo. Lotito, infatti, è pronto a presentare una offerta al sindaco di Salerno, De Luca, per acquisire lo storico club cittadino, quello legato al nome di Gipo Viani e alla travolgente cavalcata verso la A firmata da Delio Rossi. L’investimento richiesto è abbastanza contenuto: trecentomila euro. Interessi calcistici, motivazioni familiari. Perché, il cognato del presidente della Lazio è Marco Mezzaroma, marito di Mara Carfagna, ministro per le pari opportunità, salernitana. Lui dice: «In genere intervengo laddove mi viene richiesto e c’è necessità della mia professionalità. La Salernitana è una grande piazza e qualora ci fosse bisogno di me sarei disposto a fare la mia parte » . 

    INTERESSE - In realtà, in privato, Lotito sarebbestato molto più deciso, molto più sicuro. Nel corso del Consiglio Federale di ieri, della questione ha parlato con Carlo Tavecchio, presidente della Lega Dilettanti (la serie D è sotto il suo controllo) e con alcuni consiglieri. Sarebbe stato proprio Tavecchio a chiedergli conferma delle sue intenzioni. E Lotito non si sarebbe tirato indietro. Al presidente della Dilettanti ( e non solo a lui) avrebbe risposto che è intenzionato a presentare una offerta al sindaco di Salerno. Ovviamente, è convinto di spuntarla. Nell’impresa dovrebbe accompagnarlo Marco Mezzaroma, suo cognato, il marito del ministro Carfagna. Anche perché la Salernitana non è che possa rimanere in serie D: la squadra e la piazza ambiscono al calcio professionistico. Ma una promozione farebbe scattare il «conflitto di interessi» e con il «conflitto» il divieto: i proprietari di serie A possono acquisire club dilettantistici ma devono cederli una volta passati tra i professionisti. Insomma, una volta «lievitata» dal punto di vista della categoria, la Salernitana dovrebbe passare in altre mani, molto meglio se amiche. 

    CONCORRENTI - Per i club di A questa è una grande opportunità. Certo, il progetto iniziale della Federazione prevedeva di seguire il modello spagnolo, con le squadre B nella terza categoria. Ma via Allegri non è riuscita ad andare oltre questa mediazione che, comunque, consente ai club professionistici di mettere alla prova in campionati competitivi i ragazzini della Primavera. Lotito, si sa, è un uomo che nutre una incrollabile fiducia nei propri mezzi e normalmente riesce a raggiungere gli obiettivi che si pone. Ma per lui Salerno è «campo neutro» e in pista non c’è solo lui. Infatti, sul tavolo del sindaco De Luca dovrebbero giungere altre due proposte. A presentarle, imprenditori edili attivi nella realtà salernitana: Rainone e Lombardi, solo omonimo di quel Lombardi che ha accom-pagnato la squadra fuori dal calcio professionistico. Quest’ultimo sarebbe il concorrente più forte, vicino a De Luca e con un’esperienza nel calcio come presidente della Scafatese.

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