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  • Lozano fulmina il Napoli: la verità su quanto è stato pagato e chi gli farà spazio

    Lozano fulmina il Napoli: la verità su quanto è stato pagato e chi gli farà spazio

    • Andrea Sereni
    Veloce, come un serpente che si avvicina alla preda, silenzioso ma fulmineo: all'anagrafe Hirving Lozano, per tutti El Chucky la "bambola assassina" della famosa pellicola horror (Childs'play, 1988). Terrificante, per gli avversari al punto da rivoltare la partita del Napoli contro la Juve. Strappi, accelerazioni, inserimenti, tagli e cambi di ritmo brucianti. Non solo, anche un gol, il primo di un messicano in Serie A, all’esordio, come gli era sempre capitato in carriera. Il classe '95 si presenta col botto, fa rumore. A 19 anni il debutto con il Pachuca nel campionato messicano, con rete annessa. Poi con la selezione Under 20 del suo paese, doppietta contro Cuba: con la Nazionale maggiore invece a segno in Confederation Cup nel 2017 e al Mondiale del 2018. In Europa, con il Psv, in rete  alla prima in Eredivisie e in Coppa d’Olanda, così come in Champions. Lozano è nato pronto.

    IL PIU' PAGATO - Il Napoli per lui ha investito tanto: 38 milioni di euro più bonus al Psv, più le laute commissioni (tra 8 e 10 milioni) per Raiola, il suo agente. In totale, quindi, una spesa complessiva di circa 50 milioni di euro. Hirving è così divenuto l’acquisto più costoso della storia degli azzurri, superando campioni del calibro di Higuain, Manolas e Milik. Una spesa non casuale: Ancelotti lo ha esplicitamente indicato al ds Giuntoli, che per settimane ha curato rapporti e contatti con il Psv e con l’entourage del giocatore. Non è stato facile superare lo scoglio dei diritti d’immagine, in quanto in Messico Lozano è una vera e propria star. Ma la scelta era stata fatta, e ora Ancelotti se lo gode.

    NUOVE SOLUZIONI - I 45 minuti giocati con la Juve sono un manifesto figurato, firmato dal Chucky: sono già pronto, non ho bisogno di tempo per inserirmi. Il messicano è un attaccante duttile, ha caratteristiche perfette per essere utilizzato in diverse posizioni del reparto offensivo. Con la Juve si è piazzato alle spalle della punta, in quel caso Mertens. Può però partire anche dalla fascia, come spesso ha fatto in Olanda. Se Ancelotti dovesse proseguire con il 4-2-3-1, Lozano può agire sulla trequarti, in qualsiasi posizione: su una delle fasce o al centro. Ma c’è un’altra soluzione. Nel 4-4-2 schierato spesso lo scorso anno, el Chucky potrebbe tranquillamente agire da seconda punta di movimento, affiancando Milik (più difficilmente Mertens). Tante possibilità, una duttilità preziosa che Ancelotti sta già studiando. La stagione è lunga, le partite da giocare tante. Ad oggi, Insigne (seppur in difficoltà con la Juve) e Callejon sembrano inamovibili, possibile dunque che a fargli spazio sia uno tra Milik e Mertens.

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