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Lulic: 'Rudiger? A Stoccarda vendeva calzini e cinture, ora fa il fenomeno'
SU RUDIGER - "Rudiger parlava già da prima della partita, con atteggiamenti da fenomeno. A Stoccarda fino a due anni fa vendeva calzini e cinture. Ma la colpa non è sua, bensì dell'ambiente che fa fare queste cose ad un ragazzo maleducato. Alla fine si faranno i conti, oggi abbiamo perso ma non chineremo la testa. Dobbiamo soltanto smettere di fare certi errori". Il riferimento è stato a un'intervista di Rudiger che aveva detto di non conoscere neppure il nome dell'allenatore della Lazio.
LE SCUSE DELLA LAZIO - A margine della conferenza stampa di Inzaghi, il responsabile della comunicazione della Lazio, Arturo Diaconale, ha spiegato la posizione della Lazio in merito alle dichiarazioni di Lulic: "La società si duole e chiede scusa. Sono espressioni a caldo di un derby perso che ha fatto male ai giocatori, che erano molto abbattuti: lo sentivano molto. La frase di Lulic è una polemica andata oltre le righe, iniziata dal giocatore della Roma. Noi la vogliamo chiudere qui con le nostre scuse e quelle del calciatore: invito tutti al buonsenso di non caricare e dare enfasi a certe frasi. Non possiamo pretendere che i giocatori siano dei santi politicamente parlando, ma è importante capire quando si sbaglia e non ripetere più questi errori. La società vuole mantenere la lealtà e vogliamo che le competizioni calcistiche avvengano secondo questo stile. Lo stile della Lazio".