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  • Borioni: Toro, i tifosi non hanno perso

    Borioni: Toro, i tifosi non hanno perso

    Quattro gol e poco gioco, un episodio con Zaza protagonista che ha fatto discutere, l’espulsione di Molinaro: non è stato un derby felice per i tifosi del Toro che, in massa, hanno occupato il settore loro dedicato allo Juventus Stadium. Ma, almeno in questa occasione, hanno scelto di andare controcorrente, ovvero hanno trasformato la delusione in cori di incitamento e in canti per la propria squadra.

    Ottima scelta. Del resto, i tifosi granata avrebbero tutto per conquistare uno spazio unico e inimitabile anche in un contesto internazionale dove già spiccano tifoserie speciali come quelle del Celtic, del Borussia Dortmund oppure del Boca Juniors: una storia unica, una tradizione fortissima, una passione incontrollabile per quanto è forte e travolgente. Giusto allora valorizzare il brand con un tifo intelligente. Proprio come è accaduto questa sera: la sconfitta cocente contro la Juve non ha impedito alla squadra di Ventura, a fine gara, di andare a raccogliere applausi di stima sotto la curva in trasferta. Qualcosa di insolito, forse di mai visto.

    E c’è da dire che il tutto era stato preceduto dalla commozione condivisa con lo stadio bianconero per il ricordo di Ale e Ricky, i due ragazzi delle giovanili morti nove anni a Vinovo in circostanze assurde e tragiche. Una dimostrazione di maturità che sarebbe da annoverare nella normalità di qualsiasi persona dotata di sensibilità e buonsenso ma che sappiamo purtroppo non sempre scontata in certe curve.

    La partita, il derby numero 190 ha poi emesso un verdetto impietoso. Niente a che vedere con la storia recente che aveva evidenziato le difficoltà della Juve nei confronti del granata, a partire dalla gara di andata della scorsa stagione in campionato decisa al fotofinsh da Pirlo per proseguire con la sconfitta nel ritorno firmata da una prodezza del buon Darmian fino alla sofferta (ma significativa: da lì è partita la rimonta) affermazione nell’ultima stracittadina prima della Coppa Italia, quella decisa dalla scivolata di Cuadrado ancora in overtime.

    L’ultimo derby invece ha messo in mostra una Juve con lo spirito che la leggenda vorrebbe granata e un Torino incapace di capire che cosa stesse accadendo, stordito dal furore di Zaza (rischio doppio giallo nel primo tempo: polemiche), poi piegato dal solito Dybala e umiliato dal redivivo Pogba.

    Ma quando la squadra perde, i tifosi del Toro comunque non cadono. Ed è da qui la squadra granata può ripartire in campionato, perché i valori tecnici restano e il prossimo derby forse sarà un'altra cosa.

     Luca Borioni

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