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  • Magic moment Barella, la nomina al Pallone d'Oro e il rinnovo con l'Inter entra nel vivo: i dettagli

    Magic moment Barella, la nomina al Pallone d'Oro e il rinnovo con l'Inter entra nel vivo: i dettagli

    • Federico Albrizio
    "A chi chiedo qualcosa in più? A Nicolò Barella che arriva dal Cagliari?". Non sono passati neanche due anni dallo sfogo di Antonio Conte: era il 5 novembre 2019, l'Inter aveva appena perso 3-2 contro il Borussia Dortmund compromettendo il superamento della fase a gironi di Champions. Frasi ormai lontane, remote, perché in due anni Barella non è più il ragazzo di talento che tentava il salto di qualità: il salto è riuscito, il 24enne è ormai un campione consolidato a livello nazionale e non solo. La stagione magistrale che ha portato allo scudetto dei nerazzurri è stato solo un tassello, al quale si sono aggiunti rapidamente il sontuoso rendimento negli Europei vinti dall'Italia e un avvio di 2021/22 agli ordini di Simone Inzaghi nel quale il livello si è alzato ulteriormente. Una crescita esponenziale che ha anche trovato il bollino di certificazione più prestigioso che ci sia: Barella, come il compagno Lautaro Martinez e altri 4 azzurri (Bonucci, Chiellini, Donnarumma e Jorginho) è stato inserito nella lista dei 30 candidati al Pallone d'Oro, non è ovviamente uno dei favoriti per la conquista finale del più ambito trofeo individuale ma il suo nome è comunque accostato a quello di mostri come Messi, Ronaldo, Neymar, Mbappé, De Bruyne. Insomma, l'ex Como e Cagliari non è più una scommessa in divenire ma una certezza: per l'Italia e per l'Inter, che sa di non potersi lasciar scappare.

    COSA SERVE PER IL RINNOVO - Non sono casuali quindi le parole di ieri di Beppe Marotta, l'ad nerazzurro ha sottolineato che nelle settimane a venire parlerà con l'entourage del centrocampista per arrivare alla fumata bianca e blindarlo con un nuovo contratto. "Non un rinnovo, ma una gratificazione per quanto ha fatto". Il tema infatti non verte tanto sull'estensione temporale dell'accordo che già lega Barella alla società di viale della Liberazione fino al 2024, quanto più all'ingaggio percepito dal 23 nerazzurro: Barella ora guadagna 2,5 milioni di euro netti a stagione, cifre nettamente inferiori ai 5 milioni percepiti da altri big come Dzeko, Calhanoglu e Perisic, senza scomodare i 6,5 di Vidal o i 7 di Sanchez. Raddoppiare l'attuale ingaggio è quindi l'obiettivo dell'entourage di Nicolò, arrivare a un accordo che preveda almeno 4 milioni di parte fissa più bonus, e in questo senso le parole di Marotta suonano come una netta apertura: "E' giusto adeguarlo ad una fascia importante di giocatori". Si lavora quindi per trovare la giusta formula e spegnere le sirene estere (Premier League e PSG), la volontà delle parti è quella di proseguire insieme ma serve la fumata bianca e la firma per chiudere ogni discorso. Barella è il presente e il futuro dell'Inter, con uno sguardo su quella fascia ora al braccio di Handanovic: una qualifica da conquistare con qualità professionali e umane da leader, doti che il centrocampista ha già iniziato a mostrare trascinando dalla propria parte il pubblico interista che lo ha già eletto suo beniamino e 'capitan futuro'.

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