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Maldini, 8 anni fa la contestazione: dopo aver visto Totti, fa più male

Maldini, 8 anni fa la contestazione: dopo aver visto Totti, fa più male

  • Gianluca Minchiotti
Sono passati otto anni oggi dall'ultima partita di Paolo Maldini con la maglia del Milan, a Firenze, il 31 maggio del 2009. Un periodo non sufficiente però per dimenticare la vergogna con la quale una parte del tifo rossonero lo 'salutò' una settimana prima, contestandolo e fischiandolo il 24 maggio del 2009, nell'ultimo match casalingo disputato contro la Roma. 

"Grazie capitano: sul campo un campione infinito ma hai mancato di rispetto a chi ti ha arricchito" si leggeva in curva sud. E poi: "Per i tuoi 25 anni di gloriosa carriera sentiti ringraziamenti da chi hai definito mercenari e pezzenti". "Sono orgoglioso di non essere uno di loro", fu il commento lapidario di Maldini. 

INVECE DEL PIERI, ZANETTI E TOTTI... - Otto anni dopo, è un ricordo che fa male a tutti gli appassionati di calcio, non solo ai tifosi del Milan. Anche perché poi lo strappo non si è mai ricucito completamente. E non solo con il mondo ultrà, ma anche con la società, quella vecchia (che non ha mai voluto dargli un ruolo importante) e quella nuova (alla quale Paolo ha detto no, non convinto dal progetto). Ed è un ricordo che fa ancora più male dopo aver visto, nel corso degli anni, gli struggenti saluti riservati dai sostenitori della Juventus ad Alessandro Del Piero, dai tifosi interisti a Javier Zanetti e, soprattutto, dal popolo della Roma a Francesco Totti

MERITAVA UN ADDIO DIVERSO - In queste ore, mentre si parla di Maldini come nuovo team manager della Nazionale al posto di Gabriele Oriali, non si può non ripensare a quei momenti. E non si può non pensare che quel filo, spezzato nel maggio del 2009, meriti un giorno di essere ricucito. "Maldini meritava un addio diverso", ha dichiarato in queste ore Massimo Ambrosini. Sottoscriviamo.  

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