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  • Manchester City, Guardiola: 'Alla fine è solo una partita... Per noi un sogno, ma ossessione è una bella parola'

    Manchester City, Guardiola: 'Alla fine è solo una partita... Per noi un sogno, ma ossessione è una bella parola'

    • Redazione CM
    Pep Guardiola, tecnico del Manchester City, ha parlato a Sky alla vigilia della finale di Champions League contro l'Inter: 

    "Le farfalle nello stomaco ci sono, domani ancora di più, ma non devo dimenticare che alla fine è una partita di calcio, dobbiamo fare quello che sappiamo, analizzare l'Inter e ricordare di essere tranquilli, perché è una semplice partita di calcio".

    DUE TROFEI - "Abbiamo dato tanti giorni liberi, ci siamo visti 11 mesi e siamo stanchi di vederci. Abbiamo poi conosciuto l'Inter, le sue potenzialità, ma siamo stanchi e dovevamo arrivare con tranquillità. Dobbiamo parlare poco e domani fare tanto".

    STANCHEZZA - "Quello che penso è che l'unica cosa che conta sia quello che fai in campo domani, la storia non conta e neanche quello che hai fatto fino a questo momento. Dobbiamo conoscere l'Inter il meglio possibile e immaginare quello che faranno. Fanno un grande possesso palla, con inserimento dei centrocampisti, specialmente Barella. Non penso ad altro se non a questo. Se vinceremo saremo la squadra più forte d'Europa, altrimenti i secondi, che non è comunque male. Loro con lo 0-0 penseranno di stare vincendo, noi che stiamo perdendo. Se prenderemo gol non dobbiamo pensare che dovremo fare tre gol, ne basta uno".

    HAALAND - "No, non abbiamo parlato di questo. Ha una grandissima opportunità ma penso che ci sarà tante volte. Gli ho detto che avrà poco spazio, con tre centrali e Brozovic con Calhanoglu. Lui sa che ci vorrà pazienza, gli faremo arrivare le palle per poter segnare".

    Manchester City - Inter (21:00 10/06)
    Poi in conferenza stampa: ​"È un sogno. È sempre un sogno vincere dei trofei. Anche la parola ossessione è una parola positiva, ma è ovviamente un sogno per noi".

    FAVORITI - "Non posso controllare cosa dicono o pensano le persone. Tutto dipenderà da noi e dall'Inter. La squadra più forte sarà la vincitrice: se alzerà la coppa, l'Inter sarà più grande del City. Conta solo la partita".

    CHIAVI - "Sono tante. L'Inter è una squadra abituata non solo a difendere. C'è la convinzione che le squadre italiane sappiano solo difendere, ma l'Inter sa fare tante altre cose. Acerbi, Darmian, Bastoni e Onana sono molto efficaci nel far ripartire la squadra. E tutti gli attaccanti, da Lautaro a Correa, sanno essere pericolosi. L'Inter ha la capacità di tenere la palla e di finalizzare, sa attaccare dal centro e dalle fasce. Cercheremo di difendere il meglio possibile, sia alti che bassi".

    COSA E' IMPORTANTE PER VINCERE - "Avere ottimi giocatori. Avere Messi prima e Haaland ora. Ridete? Non sto scherzando".

    DUE ANNI FA COL CHELSEA - "Vorrei dirvi tante cose. Che abbiamo imparato la lezione, ma non so che dire: sono squadre diverse, giocatori diversi, annate diverse. Col Chelsea non siamo riusciti a vincere. Per domani abbiamo un piano, abbiamo un'idea, ma poi bisogna vedere cosa dirà il campo. Noi siamo pronti e ci proveremo".

    LAUTARO - "Per come sta giocando nelle ultime settimane, cosa posso dire? È un campione del mondo, è un giocatore speciale: sa portare palla, sa essere pericoloso in area. Stiamo parlando dell'attaccante di una squadra che giocherà una finale di Champions".

    CREATIVITA' - "Su tutta la partita, è importante sapere quello che devi fare e farlo bene. Però ci sono dei momenti in cui le partite diventano pazze, per cui magari devi inserire un attaccante in più o un difensore in più. E poi ci sono momenti in cui non si pensa alla tattica, ma a quello che ti dice il cuore. Nelle finali, non penso che sia giusto dire ai giocatori di lasciare troppo spazio alla creatività, a fare quello che vogliono: bisogna difendere bene, la cosa più importante è che stiamo perdendo, non che stiamo 0-0. E far sì che, sullo 0-0, l'Inter pensi di stare vincendo. A quel punto, potremmo farci avanti".

    DECISIVO PER L'INTER - "Per come giocano, Onana è fondamentale. Bastoni è eccezionale in quello che fa, aiuta ad avere una connessione migliore con gli attaccanti. Detto questo, dovremo cercare di difendere nel migliore dei modi e, quando avremo la palla, di attaccare creando problemi all'avversario".

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