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  • Manchester United, è asta miliardaria per la cessione del club: contendenti e cifre record, c'è anche Elliott
Manchester United, è asta miliardaria per la cessione del club: contendenti e cifre record, c'è anche Elliott

Manchester United, è asta miliardaria per la cessione del club: contendenti e cifre record, c'è anche Elliott

  • FT
"Il Consiglio prenderà in considerazione tutte le alternative strategiche, inclusi nuovi investimenti nel club, una vendita o altre transazioni che coinvolgono la Società". E ancora: "Valuteremo tutte le opzioni per assicurarci di servire al meglio i nostri tifosi e che il Manchester United massimizzi le significative opportunità di crescita a disposizione del Club oggi e in futuro". Parole dei fratelli Avram e Joel Glazer, co-presidenti dello United che già il 22 novembre 2022 si dicevano pronti a vendere il club al miglior offerente. Poco più di un mese fa, a metà febbraio, due contendenti si sono distinti sugli altri: si tratta dei consorzi guidati rispettivamente dallo sceicco Jassim Bin Hamad Al Thani e dal magnate inglese Jim Ratcliffe, l'uomo più ricco di Gran Bretagna, che hanno presentato le loro offerte: la soglia dei 5 miliardi di sterline, al cambio 5,7 miliardi di euro, è già stata toccata, facendo di questa operazione, qualora venga finalizzata, la più onerosa della storia relativamente alle società sportive. 

CHI LA SPUNTA? - Lo sceicco Al Thani, il cui nome suona familiare, altri non è che il nipote del proprietario del Psg, e punta all'acquisizione del 100% della società per rilanciarla dopo anni di insuccessi in campo inglese. Presidente della Qatar Islamic Bank, Al Thani si professa da sempre grande tifoso dei Red Devils ma dovrà fare i conti con il tifo organizzato che non vedrebbe di buon occhio una proprietà "imparentata" con quella dei cugini del Manchester City. Ratcliffe, anche lui tifosissimo, mette sul piatto un patrimonio ancora maggiore, derivante dalla proprietà del colosso della chimica Ineos, e un'offerta per la stessa fetta dello United che possiedono i Glazer, ovvero il 69%, con apertura alle altre cordate interessate a fornire un contributo minore: secondo Sky Sport UK, tra queste c'è anche Elliott, il fondo che fino a pochi mesi fa investiva nel Milan. 

LA PROSSIMA FASE - Entro fine mese, i Glazer decideranno quale delle offerte sul tavolo li soddisfa di più, e solo allora si aprirà la vera e propria trattativa con il consorzio selezionato. Gli attuali proprietari hanno le risorse per continuare a portare avanti il club e potrebbero anche rifiutare ogni offerta, ma le cifre in ballo sono talmente alte che solo una totale chiusura alla possibilità di cedere potrebbe mandare tutto a monte. E come si evince dal comunicato di novembre, non è questo il caso. 

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