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  • Mancini: 'Balotelli al City manca a tutti'

    Mancini: 'Balotelli al City manca a tutti'

    Gli ultimi momenti insieme al Manchester City erano stati scanditi dalla tensione per un litigio che aveva fatto notizia. Roberto Mancini e Mario Balotelli erano anche arrivati alle mani, qualche spintone prima che il mercato sancisse il divorzio definitivo. L'allenatore di Jesi ha scoperto Balotelli ai tempi dell'Inter, lo ha aggregato alla prima squadra nella stagione 2007/2008 per farlo poi esordire in A il 16 dicembre 2007 contro il Cagliari. E' proprio cinque anni fa che inizia la carriera di Supermario, un percorso che dopo due stagioni con Mourinho torna ad incrociare quello di Mancio.
     
    L'allenatore di Jesi fa carte false per averlo con lui al Manchester City convincendo lo sceicco Mansour a spendere 28 milioni di euro per il cartellino. La sua esperienza inglese è scandita da colpi di genio e di testa: dai gol senza esultanza alle freccette tirate ai ragazzini della Primavera del City. "Mario deve crescere". Le critiche di Mancini al suo attaccante sono spesso forti e inequivocabili ma l'attaccante segna comunque 30 gol nei suoi due anni e mezzo inglesi. 
     
    La partenza dall'Inghilterra verso il Milan sembrava aver sancito l'addio definitivo tra i due, una collaborazione terminata con gli spintoni immortalati dai fotografi inglesi sul campo d'allenamento del City. Carmelo Abbate ha intervistato in esclusiva per Panorama l'allenatore italiano del Manchester City e tra i tanti argomenti toccati c'è anche Supermario. 
     
    Le faccio un nome: Balotelli. 
    Mario ha tutto per essere uno dei migliori al mondo, ma al momento sfrutta solamente il 50 per cento delle sue potenzialità. E per questo ti fa arrabbiare.Il problema è che poi ti mette in difficoltà.
     
    In che senso?
    Nel senso che Mario è un ragazzo educato, simpatico, di cuore, se può aiutare qualcuno in difficoltà non si tira mai indietro. Bravo, bravo, bravo. È difficile non volergli bene.
     
    Che ricordi ha lasciato qui a Manchester?
    I suoi compagni di squadra sentono molto la sua mancanza.
     
    Che cosa manca di lui nello spogliatoio del City?
    La sua genialità. Lui riusciva a fare tutto ciò che gli altri non riescono neppure a pensare. E finiva per creare armonia. Siamo tutti felici che stia facendo bene al Milan.
     
    Alla fine ce la farà a sfruttare tutte le sue potenzialità?
    Spero di sì. È in un club importante dove i giocatori vengono seguiti,li curano. Ha tutto per farcela. Dipende da lui.

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