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  • Mancini ha sbagliato il mercato estivo, Juve all'altezza del Bayern Monaco

    Mancini ha sbagliato il mercato estivo, Juve all'altezza del Bayern Monaco

    • Cesare Prandelli
    Il derby tra Milan e Inter ha confermato la crescita continua e il consolidamento degli equilibri che Mihajlovic ha saputo dare alla formazione rossonera, mentre Mancini e i suoi hanno perso ogni tipo di certezza e convinzione maturata nella prima parte di campionato. Quello nerazzurro continua ad essere un cantiere aperto, in cui era impensabile che l'ultimo arrivato Eder potesse da subito inserirsi in certi meccanismi di gioco. Quello che le ultime ore del mercato invernale stanno evidenziando è che il centrocampo esclusivamente muscolare pensato da Mancini la scorsa estate si sia rivelato insufficiente per assecondare le enormi qualità dei tanti giocatori offensivi a disposizione. In questo momento all'Inter il problema principale è relativo ai tempi di gioco e all'incapacità di servire gli attaccanti con i tempi giusti; è un discorso di qualità e di caratteristiche degli attuali interpreti del centrocampo.

    HONDA COME NAKATA - Tra i grandi protagonisti in casa Milan c'è il giapponese Honda, un giocatore che si sta rivelando fondamentale per dare equilibrio e solidità al 4-4-2 di Mihajlovic. Mi ricorda molto il Nakata che ho allenato a Parma: anche lui giocava da esterno e anche lui faticò all'inizio prima di convincersi di poter risultare efficace con la sua qualità e la sua quantità, segnando e facendo segnare. Esattamente come Honda. I meriti di Mihajlovic sono tanti e non solo nel derby. Paradossalmente, le tante critiche subite negli ultimi tempi hanno compattato la squadra e regalato serenità ai giocatori, sollevati da molte responsabilità proprio dal loro allenatore. Il Milan sta diventando una squadra vera, con una difesa più solida e una circolazione di palla che inizia ad essere fluida e piacevole.

    LA FORZA DELLA JUVE - C'è tantissimo di Allegri nella cavalcata trionfale della Juventuas delle ultime settimane e si può dire assolutamente che questa sia la versione più bella e convincente da quando lui è l'allenatore dei bianconeri. Mi piace sottolineare l'importanza dello zoccolo duro dello spogliatoio, del gruppetto di senatori che è stato fondamentale per aiutare i nuovi arrivati ad inserirsi. Buffon, Chiellini, Barzagli, Bonucci e Marchisio possono essere paragonati allo storico quartetto Tassotti-Costacurta-Baresi-Maldini del Milan di Sacchi e Capello per il carisma e la mentalità vincente che hanno saputo infondere. E poi c'è una società che lavora di comune accordo con lo staff tecnico e che negli anni, pur mutando gli interpreti (da Boniperti quando gocavo io all'Andrea Agnelli di oggi), non perde la capacità di trasmettere quella mentalità e quella filosofia che fa la differenza. Non è un caso se le società che hanno proprietà, presidenti e staff dirigenziali distanti non possano pensare di costruire un progetto vincente.

    SARRI E INSIGNE, CHE FENOMENI - Stupisce la compattezza, la regolarità di questa Juve, ma è altrettanto impressionante la continuità di gioco espressa dal Napoli. E' una squadra che riesce a porsi un obiettivo di partita in partita, che ha una varietà di soluzioni offensive incredibile. E l'ambiente sembra più maturo perchè sta riuscendo a gestire le pressioni create dal grande campionato del Napoli nel modo migliore. In questo c'è tanto del lavoro di Sarri, che ha saputo rimotivare alcuni calciatori e lavorare con profitto sulla base creata negli scorsi due anni da Benitez. E' uno scandalo che un allenatore della bravura di Sarri sia arrivato ad una grande di Serie A solo a 57 anni, ma lasciamo perdere i paragoni con Arrigo Sacchi, l'unico vero innovatore del calcio italiano. Chiudo parlando di Insigne, un giocatore che sta attraversando un momento strepitoso, che abbina quantità a qualità, segna e fa segnare. Gli lancio una sfida: con le sue caratteristiche e con il talento di cui è in possesso, se vuole diventare un attaccante di livello internazionale deve chiudere la stagione a quota 15-17 gol stagionali.
     

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