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  • Maradona, Ibra, Ronaldo, Kondogbia e gli altri: le 10 presentazioni più belle

    Maradona, Ibra, Ronaldo, Kondogbia e gli altri: le 10 presentazioni più belle

    • Angelo Taglieri
    L'affare del secolo, quello che, per il momento, riscrive la storia. Neymar, il Paris Saint-Germain, 222 milioni di euro, lo stipendio monstre, i saluti social dei compagni: c'è tutto in questa moderna sceneggiatura calcistica. Non manca niente. Neanche il lieto fine, per i tifosi parigini, con la presentazione in pompa magna a Parigi del nuovo numero 10: conferenza stampa mondiale e poi i soliti, palleggi, allo stadio davanti alle macchine fotografiche. Parigi non è nuova, a queste presentazione: ricordate Ibra? Eh sì, Zlatan, sbarbato, sorridente come un bambino all'ombra della Tour Eiffel. Da qui partiamo per la Classica di CM settimanale, con le 10 presentazioni più belle. 

    VERSIONI ITALIANE - Ronaldo e l'Inter, i bambini che corrono ad abbracciare un Fenomeno sbarcato sulla terra. Pochi bambini, ma tanto entusiasmo, invece, per... Geoffrey Kondogbia: 40 milioni di euro investiti, lo scippo al Milan che sembrava in vantaggio, la presentazione sotto gli occhi dei tifosi che cantavano, a squarciagola: "Che ce frega de Pogba, noi c'abbiamo Kondogbia". Ecco, probabilmente il giorno della presentazione è stato il picco della carriera interista del francese, quello che doveva essere l'alter ego dell'allora stella juventina. E invece... Nella Milano rossonera, invece, oltre a Ronaldinho, per il quale è stato aperto appositamente San Siro, tutti ricordano Donadoni, l'elicottero di Berlusconi, l'Arena Civica e la Cavalcata delle Valchirie. Fuori categoria, invece, Diego Armando Maradona a Napoli. Oggi come sempre.

    ALL'ESTERO - In Spagna è abitudine aprire i cancelli dello stadio. Chiedere al Real Madrid, che in pochi giorni ha accolto Benzema, Kakà e Cristiano Ronaldo, in un crescendo di pubblico che ha fatto la storia delle presentazioni. E Beckham? Galacticos di un'altra era, è stato presentato alla grande dai Los Angeles Galaxy, aprendo la strada, definitivamente, alle stelle europee per il calcio americano. Ah, e infine, un pizzico di romanticismo: Alan Shearer che torna a casa. Presentato davanti alla sua gente, quella di Newcastle, dicendo no allo United di Ferguson. Ah, e con due birre al suo fianco...

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