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  • Juve-Napoli, parliamo di calcio!

    Juve-Napoli, parliamo di calcio!

    • Luca Borioni
    Abbiamo archiviato il campionato prima della pausa pasquale registrando le vittorie della Juventus e del Napoli, rispettivamente contro Torino e Genoa. Mai sosta fu più strategica per stemperare le pressioni di vario genere scaturite da quell’ultimo turno di partite, pieno di pessime abitudini del nostro calcio, ovvero pieno di polemiche arbitrali a vario titolo. Anche se in realtà, più che per l’impegno della Nazionale, bisogna evidenziare come il silenziatore alle manfrine sia stato definitivamente messo dalle notizie relative alla nuova carneficina causata dal terrorismo internazionale, a Bruxelles. La tragica realtà purtroppo ha superato la fantasia polemica delle piccole cose calcistiche. Ora è come se da Toro-Juve e Napoli-Genoa sia passato un mese. Sembra un po’ più lontana, ad esempio, l’eco della solita interpellanza parlamentare sull’arbitraggio pro Juventus. Sembra: speriamo bene.

    Si ripartirà, per farla breve, in un contesto nuovo, forse più sereno. Juve e Napoli al vertice, sempre distanziate da appena 3 punti. Il quadro degli infortuni modificato in meglio dalla sosta soprattutto per quanto riguarda la squadra di Allegri. Due sfidanti in buona forma e determinate a tenere sempre alto il ritmo da qui all’ultima delle 8 gare ancora in programma. La buona prova della Nazionale di Conte ha restituito al Napoli un Insigne sempre più in grado di fare la differenza al fianco di un Higuain inevitabilmente destinato a finire sempre di più al centro di speculazioni di mercato. Ma la squadra di Sarri, che ha battuto il Genoa in rimonta, ha dimostrato di aver raggiunto una maturità caratteriale che la pone al riparo da possibili cali di concentrazione. Altrettanto va detto della Juve che ogni volta, da sempre, reagisce alle difficoltà con feroce determinazione. 

    A proposito dello stop del campionato e delle cattive abitudini italiane, abbiamo appreso (lo sospettavamo) che forse allenarsi un po’ meno non è necessariamente negativo: Morata ha confidato a Marca che in Italia si è adattato ad allenarsi e a correre come fosse un centrocampista, anche se poi i troppi chilometri si pagano davanti alla porta, al momento di fare gol. E lo stesso Montella ha avanzato un dubbio: “Forse all’estero vanno più forte perché si allenano meno”. Meditate, allenatori, meditate. In ogni caso che cosa potrà accadere, alla ripresa, perché gli equilibri si spostino da una parte o dall’altra al vertice della classifica? Gli impegni in programma tra sabato e domenica (altro elemento di contrasto evidenziato da Sarri: i bianconeri scendono in campo sempre prima degli azzurri) propongono difficoltà di pari valore. Juve in casa con l’Empoli e Napoli fuori con l’Udinese. Piuttosto, qualche incertezza pare legata al turno successivo, quando la Juve andrà a giocare in casa del Milan e il Napoli ospiterà il Verona. Poi alla 33esima, nuovo possibile snodo con l’anticipo del Napoli in casa dell’Inter e l’impegno allo Stadium della Juve contro il Palermo.

    Senza andare oltre, si prevede ancora massimo equilibrio. Non è da escludere che le distanze rimangano sostanzialmente invariate fino alla fine di aprile. E poi fino al rush conclusivo con una serie di impegni teoricamente abbordabili per entrambe le sfidanti. Se così fosse, sarà un torneo straordinariamente avvincente e spettacolare come lo è stato fino alle ultime sfide giocate. Al riparo dalle polemiche da bar, volesse il Cielo.

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