Rinato, rigenerato. Marchetti si è ripreso la Lazio. Il portierone, come lo chiamano dentro lo spogliatoio, si è rialzato in modo definitivo e ora, dopo aver giocato finalmente due partite consecutive, e non succedeva da sei mesi, in allenamento scalpita, contando quasi i giorni che mancano alla prossima gara. Un’altra vita. L’ennesima. Ma che fatica. E quante storie o leggende metropolitane sono circolate sul suo conto. Alcune davvero pessime che gli hanno fatto male e l’hanno ferito, ma il ragazzo ha le spalle grosse.

La sua vita non è stata semplice anzi piena di alti e bassi, con episodi, alcuni davvero tragici, che hanno segnato e temprato caratterialmente questo ragazzo. La carriera di Marchetti è stato un saliscendi sia dal punto di vista umano che tecnico vero e proprio, quindi sa bene cosa significa soffrire e rialzarsi ogni volta. L’anno scorso persone a lui care non sono state bene e Federico ha passato un brutto momento. Si è buttato giù, sembrava quasi svuotato - racconta Il Messaggero - Poi quando per l’ennesima volta ha tentato di tornare a fare quello che più gli piace, ovvero giocare a pallone, ha dovuto pagare un prezzo ancora più salato con una serie incredibile di infortuni, dovuti per la maggior parte ad una particolare intossicazione alimentare. Una vicenda che l’ha condizionato parecchio sia a livello posturale che muscolare, tanto da essere costretto ad effettuare una dieta speciale per rimettersi in sesto. Tante le persone che gli sono state vicine e, oltre alla sua famiglia, anche alcuni amici, tra i tanti uno in particolare, Morgan De Sanctis. Il portiere della Roma è legato a Federico e sia in Sudafrica, durante i mondiali del 2010, che l’anno scorso gli è stato molto vicino, incoraggiandolo e spronandolo.

Entrambi sono rivali in campo ed entrambi fanno il massimo per le rispettive squadre, soprattutto quando c’è di mezzo il derby, ma il giallorosso è stato felice, ha esultato, quando ha rivisto il suo caro amico in campo contro l’Udinese. Da quel giorno è ripartita la carriera del portiere laziale. E anche se quella sera la squadra di Pioli ha perso, l’estremo difensore è stata l’unica nota lieta. A Palermo un’altra conferma, con la vittoria della Lazio che porta anche la sua firma, considerate le due splendide e fondamentali parate su Dybala. Con Berisha c’è stima e leale concorrenza, ma adesso Federico non intende più mollare di un solo centimetro il posto che si è appena riconquistato. E questa è pure una vittoria di Pioli che su questo giocatore ha sempre puntato. Contro il Sassuolo toccherà di nuovo a lui difendere la porta biancoceleste. Il suo obiettivo è tornare quello di due anni fa, quando insieme a Buffon era il portiere più forte d’Italia, e perché no, riprovare a tornare in nazionale. Conte è stato chiaro anche con lui: io aspetto anche te. Lui adesso ci crede, si è ripreso di nuovo la sua vita ed è pronto all’ennesima scalata.