Mareco rilancia| 'Salvezza e Nazionale'
Una nazione che vive di calcio Mareco quindi è pronto a ripartire. Sempre con la maglia azzurra, anche se giusto un anno fa si pensava che la sua avventura all'ombra del Cidneo fosse terminata: «Non me la sono sentita di dire addio senza aver conquistato la promozione, per rispetto verso la società, la gente e l'intera città. Ora alle porte c'è la serie A, un'avventura che vorrei vivere dando come sempre tutto me stesso. Rispetto all'ultima volta mi sento senza dubbio più maturo e pronto per affrontarla». Nel cuore biancazzurro del difensore ci sono però venature biancorosse, come i colori della maglia del Paraguay. «Ho seguito il Mondiale, la Nazionale ha ottenuto un risultato fantastico, ha fatto la storia del nostro Paese, che vive per il calcio e ha trovato tanta allegria». E adesso? «Adesso spero di farne parte anch'io. Un anno in serie A può aiutarmi parecchio, perché ti confronti con grandi campioni e hai la possibilità di metterti in mostra a livello internazionale. Anche se il contributo fondamentale dovrò darlo io: in serie B puoi cavartela anche dando cinquanta, d'ora in avanti servirà il massimo ogni domenica». D'altronde i pezzi da novanta da fermare aumentano e per Mareco, come per tutta la difesa azzurra, di lavoro da fare ce ne sarà parecchio da agosto a maggio. «L'attaccante che più di tutti spero di fermare? Beh, l'interista Milito», dice il centrale dopo un po' di insistenza, tanta è la scelta di punte di primo piano. Giusto un nome, per fare esperienza internazionale. Si sa mai che poi arrivi la chiamata del Paraguay: in tal caso meglio essere preparati e aver studiato.