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  • Maroni e Marotta:|Vite parallele degli amici di liceo

    Maroni e Marotta:|Vite parallele degli amici di liceo

    La tre giorni elettorale è passata lasciando una serie di microstorie in cui anche il calcio ha un ruolo. Roberto Maroni ad esempio è stato legato al pallone da ministro dell’Interno, tra tessera del tifoso e barriere da eliminare negli stadi. La sua simpatia milanista è nota e martedì ha vinto le elezioni in Lombardia: nel programma ha puntato sullo sport di base ma è possibile che nei prossimi anni abbia a che fare con il suo Milan e l’Inter, i top club della regione. Soprattutto se l’Inter insisterà sul nuovo stadio. L’aspetto curioso — e questo sì, meno noto — è che Maroni è stato compagno di liceo di Beppe Marotta, l’uomo che prende decisioni per la Juventus, grande rivale delle due milanesi.

    Due avvocati? Erano gli anni Settanta, Maroni e Marotta facevano il liceo classico a Varese. Stessa scuola, non stessa sezione e nemmeno stessa classe perché Maroni è un ’55, Marotta un ’57. Però si conoscevano bene, condividevano qualche partita e qualche discorso di calcio, sapendo che le strade si sarebbero divise dopo l’università: entrambi si sono iscritti a Giurisprudenza ma Maroni è arrivato alla laurea mentre Marotta no, la passione per il calcio era troppa. Dopo pochi esami si è concentrato sulla carriera da dirigente perché la vocazione esiste: a 8 anni chiedeva ad Angelino, il magazziniere del Varese, di pulire le scarpe assieme a lui, a 19 era già dirigente, a 36 dava l’ok a un investimento di un miliardo e mezzo per portare al Ravenna un giovane attaccante, Bobo Vieri. Il giovane attaccante ha fatto carriera ma anche gli altri due — Beppe e l’altro Bobo — non sono rimasti indietro.

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