Calciomercato.com

  • Marotta: 'Witsel rinviato. Higuain anche con Pogba, ma è voluto partire'

    Marotta: 'Witsel rinviato. Higuain anche con Pogba, ma è voluto partire'

    Giuseppe Marotta ha parlato ai microfoni di Jtv, commentando il mercato e l'inizio di stagione della Juve:

    SUL VOTO AL MERCATO BIANCONERO - "È stato un mercato che ci rende soddisfatti ed è l'occasione da parte mia pee ringraziare tutti coloro i quali si sono attivati per raggiungere questi obiettivi. In primis Fabio Paratici, Pavel Nedved, il presidente e tutta l'area tecnica e sportiva che ha contribuito a questo obiettivo". 

    SULLE STRATEGIE - "È normale che si creino degli obiettivi, poi non sempre vengono raggiunti perché questo sarebbe sinonimo di perfezione. Ma siccome l'essere umano non è perfetto qualcosa non è andato come speravamo. Però direi che tuttosommato, come tu hai rimarcato poco fa, siamo molto soddisfatti. Perché abbiamo raggiunto tanti di quelli obiettivi che avevamo in testa".  

    SUGLI OBIETTIVI RAGGIUNTI - "Direi che il mercato ha nelle due finestre di gennaio e di luglio la sintesi di un lavoro che si svolge durante l'anno attraverso relazioni e monitoraggio di giocatori. Quindi stiamo già lavorando per obiettivi futuri che sono quelli di individuare giovani interessanti e per identificare opportunità altre tanto interessanti". 

    SUGLI ACQUISTI DI GENNAIO - "Speriamo di non comprare nessuno. Nel senso che significherebbe che le cose sono andate molto bene. Però l'obiettivo della Juventus è quello di rinforzarsi sempre. Obiettivo e dovere da parte dei dirigenti è quello di cogliere le opportunità. Per cui quello di gennaio è un mercato direi complementare rispetto a quello estivo. Non sempre poi ci sono opportunità da definire. È normale che oggi è un po' prematuro azzardare pronostici, però diciamo che il nostro lavoro continua perlustrando quelle che sono delle eventualità oggi per trasformarle in cose definitive". 

    SULLE CIFRE DEL MERCATO - "Posso dire che le cifre negli ultimi anni si sono incrementate notevolmente e anche in modo molto illogico. Ma questa è una conseguenza del reddito che ogni nazione e ogni club riesce a produrre. Gli introiti sportivi sono aumentati, le risorse delle singole nazioni, quindi dei singoli club sono state valorizzare al massimo. Per cui grande disponibilità da parte di numerosi club e come sempre tutti questi ricavi vanno a confluire nelle spese per acquisizione dei calciatori. E non sottovalutiamo l'incremento per quanto riguarda gli stipendi degli stessi giocatori. Per cui è un mercato come sempre non controllabile e razionale. Ci sono delle nazioni come l'Inghilterra che hanno un pothere d'acquisto più forte rispetto alle altre e quindi per loro stessi, al loro interno, è un mercato molto diverso da quello italiano". 

    SULLA CHAMPIONS - "Nè un sogno nè un ossessione. È un obiettivo. Ogni qual volta la Juventus partecipa ad una competizione ha l'obbligo di cercare di vincere. E quindi sia la Champions, Supercoppa italiana, Campioonato Coappa Italia, qualsiasi competizione deve essere per noi un motivo di soddisfazione nel senso di essere soddisfatti, perché ci partecipiamo, ma soprattutto deve essere un obiettivo per ottenere il massimo e cercare di vincerlo. Per cui quello della Champions diciamo che è un obiettivo che vorremmo ottenere". 

    SULLE VITTORIE CON FATTURATI MINORI - "Se si può? Direi parzialmente, nel senso che ormai il calcio va considerato con un'attività di impresa. E un'attività di impresa esistono delle competenze,esistono delle motivazioni. Quindi quando alla base ci sono competenze e motivazioni credo che i risultati siano più facili da raggiungere. Anche se all'interno delle stesse competizioni bisogna fare una grande differenza. Alcuni competitzioni come la Champion che sono considerate non a caso come un torneo, dove l'imprevedibilità recita un ruolo molto importante. Il campionato, invece dove si può considerare una corsa a tappe. Quindi quella competizione a gioco lungo vince sempre la migliore. La Champions, invece, bisogna arrivare alla sera della partita nelle migliaio condizioni atletiche, nelle migliori condizioni di formazione,non ci devono essere squalificati, le condizioni atmosferiche devono essere ottimali. Lo abbiamo verificato l'anno scorso in pochi minuti ci siamo giocati un superamento del turno in quel di Monaco. Quindi l'imprevedibilità al di là dei valori ha un ruolo assolutamente fondamentale". 

    SULLA NUOVA CHAMPIONS - "Giustissimo un tema, direi un'esistenza a cui il Presidente di sta dedicando moltissimo con grande competenza, con grande passione. È uno degli artefici di questo cambiamento e quindi a lui vanno ascritti tanti meriti, in quello che potrebbe essere un format futuro è diverso rispetto a oggi. Laddove alcune nazioni predominanti come l'Italia possano ascrivere 4 club, rispetto ad oggi che vedono l'Italia gareggiare con solo due squadre e la terza deve andare allo spareggio. E negli ultimi club è stato nefasto per moltissimi club". 

    SU POGBA E HIGUAIN - "Pogba? Il destino è nella loro testa. Non lo volevamo vendere, ma lui ha voluto cambiare aria. Era impossibile tenerlo. Higuain? Voglio precisare che sarebbe arrivato a prescindere dalla cessione di Pogba"

    SULLE ROSE RIDOTTE - "Diciamo che il tetto massimo di giocatori iscritti nella lista e di 25 elementi, all'interno dei quali ci devono essere 4 giocatori provenienti dal proprio settore giovanile e 4 cresciuti in società delle Figc se non si riescono a centrare questi obiettivi la rosa diventa di 24/23 fino a scendere". 

    SULLA ROSA DA 20 - "Posso avere anche una rosa di 20 assolutamente si, lasciando perdere gli Under 21 che possono essere tesserabili e utilizzabili in qualsiasi momento". 

    SULLE SECONDE SQUADRE - "È un argomento che abbiamo molto a cuore secondo me è uno strumento di crescita del movimento e soprattutto è uno strumento che messo a disposizione di alcuni club potrebbe facilitare la crescita calcistica e umana dei nostri giocatori perché avrebbero la possibilità di allenarsi continuamente con i campioni e avrebbero le possibilità di assimilare le metodologie tecnico e agonistiche della prima squadra e renderebbero più facile magari il fatto che l'allenatore della prima squadra avendoli sottocchio potrebbe anche utilizzarli. E quindi creare da una giovane promessa a un campione vero e proprio."

    SU WITSEL -"Abbiamo una Rosa molto forte quest'anno. Possiamo contare in quel settore su Asamoah, Lemina in crescita. I paragoni non vanno fatti. Quella di Witsel era una possibilità e con l'accordo dello Zenit eravamo d'accordo per le visite mediche. Poi il mancato arrivo di un sostituto allo Zenit ha bloccato o meglio, rinviato il tutto."

    SU MATUIDI - "Matuidi? Abbiamo abbozzato una trattativa col Psg. Nelle dinamiche tra giocatori e società noi non possiamo entrare. Il Psg se l'e tenuto stretto."

    SUL NUOVO CORSO - "Come cambia la Juve quest'anno? Siamo davanti ad un processo evolutivo partito dal 2010 in termini anche di qualità. Vogliamo giocatori che possono accrescere la qualità della nostra squadra. Tutte le risorse della società sono state incrementate al massimo così che l'Area Sportiva potesse fare degli investimenti. Pjaca? Zaza voleva giocare con continuità. Abbiamo fatto investimenti importanti come Pjaca e Mandragora. È il nostro obiettivo è mescolare giovani e meno giovani.  Fuori lista Champions Lichtsteiner? L'esclusione è legata solo a logiche tecniche. In quel settore abbiamo giocatori come Cuadrado e Dani Alves. Non è un provvedimento disciplinare. Nel corso della stagione potrà servire, è in scadenza di contratto anche se oggi è difficile parlarne. Più forte è la Rosa, più facilmente arrivano gli obiettivi, questo lui deve capirlo. 

    SU MARCHISIO - "Marchisio come sta? Marchisio è alle prese con questa rieducazione. Nel giro di un paio di mesi tornerà il Marchisio di sempre, tornando ad essere una sicurezza."

    SULLA PARTENZA - ""Juve partita molto bene? Non è logico fare conclusioni. L'anno scorso siamo partiti malissimo e poi abbiamo recuperato. Non dobbiamo cullarci quest'anno. Consideriamo il lavoro svolto e l'impegno dei giocatori".

    Altre Notizie